La Juve vince il campionato di serie a, ma perde 1-3 contro la Roma. Un brutto segnale in vista della Champions. L’infortunio di Dybala preoccupa: è in dubbio per il Lione
La Juventus festeggia lo scudetto in campo, ma la testa è già alla Champions League. Nel silenzio dell’Allianz Stadium, capitan Chiellini e compagni hanno alzato al cielo il nono titolo consecutivo. Finite le premiazioni in campo, con Gonzalo Higuain mattatore della serata, i pensieri dei bianconeri sono subito volati alla sfida contro il Lione.
¡Humille, Pipa! El baile de Higuaín en la celebración de Juventus tras colgarse una nueva medalla. ¡Qué movimientos! 🤣🕺🏽 pic.twitter.com/T1oErxhAbx
— SportsCenter (@SC_ESPN) August 1, 2020
Juventus-Lione, come arriva la Juve?
Non nascondiamoci: quella contro il Lione è la partita più attesa da tutto il mondo Juve, ma arriva in uno dei momenti peggiori per gli uomini di Maurizio Sarri. Nonostante la conquista del campionato di Serie A, i bianconeri vengono da 3 sconfitte negli ultimi 4 incontri e non vincono in trasferta dal 30 giugno, 1-3 contro il Genoa.
Preoccupa soprattutto la difesa: la Juventus ha incassato 17 gol nelle ultime 8 gare, con un solo clean sheet nelle ultime 10. Numeri che fanno paura in vista del ritorno degli ottavi di finale contro il Lione: dopo l’1-0 dell’andata, subire anche una sola rete condannerebbe Cristiano Ronaldo e compagni a dover segnare almeno 3 gol per passare il turno.
Anche contro una Roma rimaneggiata, i segnali non sono stati incoraggianti. Dopo essere andata in vantaggio nelle fasi iniziali del match con la rete di Higuain, la Juve ha mostrato le solite insicurezze difensive. Se Rugani e Danilo si sono macchiati di errori grossolani sui primi due gol, è vero anche che è tutta la squadra a essere in affanno, come dimostra la terza rete, con Zaniolo lasciato libero di farsi 60 metri palla al piede e imbucare per Perotti nell’1-3 finale.
La Juve sembra essere arrivata al traguardo sì in debito di ossigeno, ma a pezzi anche mentalmente. Con la Champions di mezzo, le motivazioni non mancano, ma alcuni tasselli decisivi sono ormai a fine ciclo. Un nome su tutti: Miralem Pjanic. Il bosniaco, squalificato nell’ultima uscita, è da tempo il fantasma del giocatore che è stato. Una questione di stimoli, aggravata dall’ufficialità – a stagione ancora in corso – del passaggio al Barcellona dal prossimo anno.
Non è un caso che, contro la Roma, il migliore in campo sia stato Gianluca Frabotta, terzino sinistro della Juventus under 23. Un ragazzo che, in situazioni normali, dovrebbe faticare di fronte ai “big” e che, invece, ha mostrato di essere molto più in forma, anche mentalmente, dei titolari.
Juventus-Lione, gioca Dybala?
Uno dei dubbi che arriverà fino alla vigilia di Juventus-Lione è: «Giocherà Paulo Dybala?». La Joya si è infortunato lo scorso 26 luglio, durante il match-scudetto contro la Sampdoria. Il report medico ha parlato di un’elongazione del muscolo retto femorale della coscia sinistra. Tradotto in soldoni: campionato finito e Champions a forte rischio.
Dybala sta provando in ogni modo a esserci. Il suo campionato è stato positivo e oltre le aspettative, ma per consacrarsi definitivamente l’argentino deve fare il salto di qualità anche in Europa. Insomma, se vuole essere il Cristiano Ronaldo del futuro, la Joya non può permettersi un’altra Champions anonima.
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«Dybala sì, Dybala no», Sarri strapperà i petali della sua margherita fino all’ultimo. La speranza è di portarlo almeno in panchina e farlo entrare nel secondo tempo se le cose dovessero mettersi male. Higuain ha il piede caldo sotto porta e lo ha dimostrato contro la Roma, ma – per ribaltare l’1-0 dell’andata – alla Juventus servirà tutto l’estro delle sue stelle.
Anche perché, CR7 a parte, i campioni d’Italia fanno troppa fatica a segnare e, insistendo per vie centrali, sbattono spesso contro il muro avversario. Sarri ha pochi giorni per trasformare la zucca bianconera delle ultime uscite in una splendida carrozza. O per la Juve la favola Champions potrebbe finire presto.