Mondiali femminili 2023. Quando iniziano e finiscono, location, squadre e regolamento del campionato mondiale di calcio femminile.
I Mondiali calcio femminile 2023 iniziano a breve e la nazionale italiana li giocherà insieme alle altre squadre qualificate alla fase finale del FIFA Women’s World Cup. Visto che si tratta dell’evento calcistico dell’estate, ecco tutto quello che c’è da sapere sul campionato mondiale di calcio femminile e come è messa l’Italia.
Mondiali femminili 2023 dove si giocano?
Il Campionato Mondiale 2023 di calcio femminile si gioca in Australia e Nuova Zelanda e sarà un’edizione da record. La prima ospitata in Oceania, la prima condivisa da due paesi. La prima che probabilmente registrerà un pubblico da record assoluto considerando l’immensa capacità degli stadi australiani. In una edizione che sarà la più ricca per premi a vincere e la migliore di sempre sotto l’aspetto tecnico.
Mondiali calcio femminile 2023: gironi, date e stadi
Il torneo è estremamente semplice per regolamento e format. Le squadre partecipanti sono 32, otto gironi da quattro squadre ciascuno. Le partite dei gironi iniziano il 20 luglio 2023 e si giocano ogni giorno. In ogni gruppo passano le prime due, che accederanno direttamente agli ottavi di finale.
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Da qui in poi eliminatorie dirette che si concluderanno con la finalissima in programma il 20 agosto 2023 in uno degli stadi più importanti e affascinanti del mondo, lo Stadium Australia di Sydney, costruito per le Olimpiadi del 2000, quasi 84mila posti a sedere.
La cerimonia inaugurale dei mondiali calcio femminile è invece in programma all’Eden Park di Auckland, Nuova Zelanda prima del match d’apertura tra le kiwis e la Norvegia. Anche il Mondiale, come l’ultimo Europeo, prevede l’ausilio di tutte le nuove tecnologie. E dunque VAR e goal line technology.
Mondiali calcio femminile 2023: le squadre partecipanti
Saranno presenti tutte le squadre più quotate del mondo, con qualche sorpresa e alcune novità . Gli Stati Uniti, squadra campione in carica, la più grande federazione di calcio femminile del mondo, è la testa di serie #1. Ma si sta confrontando con una profonda trasformazione dopo l’addio di alcune delle sue giocatrici simbolo dopo le Olimpiadi del 2021 che visto le americane battute in semifinale.
Presenti tutte le squadre europee più forti: e dunque nell’ordine Svezia (vicecampione olimpica a Tokyo), Germania, l’Inghilterra campione d’Europa, Francia, Spagna. A seguire Canada, oro alle Olimpiadi di Tokyo e Olanda, vicecampione europea.
Incredibilmente outsider il Brasile, solo nono nel ranking FIFA, la migliore delle sudamericane. Poi il Giappone, la scuola calcistica asiatica più importante. Numerose le squadre debuttanti: Filippine e Vietnam dall’Asia; Zambia e Marocco dall’Africa; Portogallo ed EIRE dall’Europa e infine Haiti e Panama, rappresentative del Centroamerica che hanno clamorosamente eliminato Cile e Paraguay con il Sudamerica che porta alla fase finale solo tre squadre.
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Situazione Italia ai Mondiali femminili
L’Italia, come il Brasile, è nella seconda fascia, al 14esimo posto del ranking mondiale. Ma adesso vuole migliorare il suo ranking FIFA, magari arrivando oltre i quarti di finale dei mondiali calcio femminile, la miglior prestazione di sempre delle azzurre. In modo da dare continuità di risultati rispetto all’altro grande evento calcistico per nazionali già giocato, vale a dire l’Europeo di calcio femminile 2022.
Quanti mondiali di calcio femminili ci sono stati?
Finora sono stati giocati 8 campionati Mondiali di calcio femminile. Quella in Australia e Nuova Zelanda sarà la nona edizione del torneo e rappresenta un salto di qualità di grande importanza nel calcio femminile internazionale, non solo sotto l’aspetto del numero di squadre partecipanti, mai così alto. Se in Germania, dodici anni fa le iscritte erano 16, tante quante all’ultimo Europeo 2022, il nuovo format del Mondiale gioca al raddoppio dopo le due edizioni a 24 squadre ospitate da Canada e Francia.
Le uniche squadre che hanno partecipato a tutte le fasi finali delle edizioni precedenti sono gli Stati Uniti (quattro titoli, sempre in semifinale), Germania (due titoli), Norvegia e Giappone (1).
Sarà anche il primo mondiale da professioniste per le calciatrici italiane. Uno status ormai istituzionale che avvicina il nostro calcio femminile a quello di altri paesi che hanno intrapreso questo percorso ormai da molto tempo. Una strada ancora lunga che tuttavia, sia sotto l’aspetto dei risultati che della credibilità del movimento azzurro, sta cominciando a mostrare progressi e risultati concreti.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.