Pensione a 62 anni ultime notizie. Ecco come potrebbe cambiare la flessibilità in uscita dal lavoro. Proposte e novità sulle riforma pensioni 2023.
Pensione anticipata a 62 anni oppure con 41 anni di contributi versati, sono le ipotesi avanzate dai sindacati durante gli incontri con il governo sulla riforma pensioni. L’esecutivo però sembra preferire altre strade per garantire flessibilità in uscita dal lavoro nel 2023.
Facciamo quindi il punto della situazione: come si potrebbe andare in pensione a 62 anni secondo la proposta dei sindacati e quali sono le pensioni news.
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In pensione a 62 anni, notizie sulle pensioni oggi
I rappresentanti sindacali Cgil, Cisl e Uil, per il 2023 vorrebbero introdurre nuove forme di flessibilità in uscita che superino quelle attuali (quota 102 in particolare). Per farlo propongono di permette di andare in pensione a 62 anni (in alternativa a 64 anni), con un minimo di contributi versati.
In alternativa richiedono la pensione anticipata per lavoratori e lavoratrici con 41 anni di contributi versati, a prescindere dall’età (ovvero la cosiddetta quota 41 per tutti). Entrambe le ipotesi però dovrebbero fare i conti con penalizzazioni sull’assegno pensionistico, che le parti sociali vorrebbero eliminare o quantomeno limitare.
Il governo dal canto suo preferirebbe misure meno costose per le casse dello stato. Ad esempio la pensione anticipata contributiva, con penalizzazione per ogni anno di anticipo rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia. In altre parole le posizioni sono ancora lontane dal trovare un accordo.
Quando è prevista la riforma pensioni 2023?
Al momento non ci sono ancora date definite sull’arrivo della riforma previdenziale in Italia. Il confronto fra sindacati e governo è ancora in corso, anche se l’ultimo incontro che doveva esserci il 7 febbraio è stato cancellato.
Secondo le ultime news sul calendario, la prossima riunione dovrebbe avvenire il 15 febbraio 2022. In questa occasione ci saranno sicuramente delle novità sia per le pensioni a 62 o 64 anni, sia eventualmente su quelle contributive.
Ovviamente quello di metà febbraio non sarà l’ultimo incontro fra le parti, che comunque mirano a raggiungere un’intesa entro i prossimi mesi. Questo per evitare di arrivare in autunno come lo scorso anno e per seguire le indicazioni del Presidente rieletto Mattarella, che ha sollecitato partiti e governo a proseguire le riforme.
News pensioni 2023
Abbiamo visto le ipotesi avanzate dai sindacati e quando si potrebbe arrivare a nuove proposte e alla riforma pensioni vera e propria, almeno nelle intenzioni. Secondo le ultime news, fra le opzioni al vaglio del governo ci sono anche bonus contributivi per giovani e donne. In sintesi, si mira a garantire a coloro che hanno carriere lavorative discontinue, dei contributi extra che consentano il raggiungimento di un pensione dignitosa in futuro.
Queste le ultimissime di oggi sulla pensione. Fra proposte e problemi di sostenibilità economica, la riforma pensioni 2023 resta incerta sia per tempi che per contenuti.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web