Conguaglio pensioni: ecco cosa c’è da sapere sulla misura Inps
E’ un periodo delicato quello che il nostro paese sta affrontando, sia dal punto di vista dell’economia stagnante, sia per quello governativo, viste le ultime notizie che ci parlano dell’arrivo possibile di una procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea.
Essa “rimprovera” al nostro paese l’elevato debito pubblico in costante crescita, anche a causa delle misure introdotte negli scorsi mesi, stiamo parlando del reddito di cittadinanza e della riforma sulle pensioni (quota 100 in particolare).
Proprio in materia di pensioni ci sono diverse news che non riguardano quota 100, ma sono diventate operative nel mese in corso e hanno provocato polemiche nel mondo dei pensionati e dei sindacati. Per questo motivo andiamo qui di seguito ad approfondire l’argomento.
Il conguaglio sulle pensioni partito a giugno: di cosa si tratta
Per quanto riguarda le ultime notizie sulle pensioni l’Inps ha dato il via al conguaglio su di esse, in relazione al taglio della rivalutazione annuale previsto sugli assegni pensionistici del 2019.
In particolare durante il mese corrente, ossia giugno, l’istituto nazionale di previdenza è stato autorizzato dal Governo italiano a recuperare la differenza del periodo compreso fra gennaio e marzo 2019, in cui le pensioni erano state erogate includendo la rivalutazione.
Si tratta di una misura prevista dall’ultima Legge di Bilancio e che inevitabilmente ha destato qualche malumore.
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Tale notizia riguarda le pensioni il cui ammontare è superiore a tre volte il minimo, valore stabilito in 1.522 euro al mese. Il totale di questa operazione, stando a quanto trapela dalle ultime notizie sulle pensioni dovrebbe essere di circa 100 milioni, portando dunque un beneficio piuttosto significativo alle casse dell’Inps e conseguentemente a quelle dello stato italiano.
Il conguaglio riguardante l’assegno percepito da tantissimi pensionati renderà quindi il cedolino di giungo più leggero, anche perché accompagnato dalla minore rivalutazione che d’ora in poi sarà applicata a priori.
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La reazione dei pensionati e dei sindacati al conguaglio Inps
Ovviamente questa misura ha portato la reazione non soddisfatta da parte dei pensionati e dei sindacati, che si sono detti profondamente contrari alla misura decisa dal Governo in carica, avanzando anche qualche dubbio perfino sulla scelta delle tempistiche, ossia il mese di giugno, subito dopo lo svolgimento delle elezioni europee.
Queste le parole di denuncia rilasciate dall’accoppiata Spi-Cgil: “avevamo segnalato da tempo questa ingiustizia e ora arriva la certezza. Dopo averli definiti avari, il governo beffa ancora 5,5 milioni di pensionati, riprendendosi i soldi che hanno avuto in più di rivalutazione nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Dispiace dirlo, ma fanno come e peggio degli altri. Altro che cambiamento”.
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Tale testimonianza è stata rilasciata dalla viva voce del segretario generale Ivan Pedretti, come si legge dal sito ufficiale di Ansa.it. Di certo la questione è destinata a tenere banco ancora per un bel po’ di tempo, con manifestazioni, proteste nelle piazze e non solo.
Oltretutto una parte dei pensionati del nostro paese è anche interessata al taglio effettuato sulle pensioni d’oro, sui trattamenti pensionistici superiori a 100.000 euro lordi annui. Di conseguenza la somma di questi ridimensionamenti non fa che agitare ancor di più gli animi all’interno del folto popolo dei pensionati nostrani.
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Insomma le ultime notizie in materie di pensioni lasciano l’amaro in bocca ai diretti interessati, ma ci sono molti che sperano tali misure possano in qualche modo risolvere i problemi di bilancio dello stato italiano e che il Governo in questo modo abbia a disposizione le risorse necessarie per investire nel mondo del lavoro.
Tutto allo scopo di far ripartire un progetto serio in grado di dare un futuro ai più giovani, vittime della crisi economica vissuta in Italia negli ultimi anni. Sarà quindi una mossa vincente quella del conguaglio sulle pensioni? Lo scopriremo nei prossimi mesi.
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