Conguaglio pensioni: cosa vuol dire conguaglio sulla pensione Inps, come funziona e quando arriva. Esempi.
Il conguaglio pensioni è un’operazione con cui vengono ricalcolate le imposte versate nell’anno precedente. In altre parole l’Inps verifica le tasse sulla pensione pagate e trova eventuali differenze. Se il pensionato ha versato di più, l’istituto restituisce la somma sull’assegno pensionistico. Ma esistono conguagli anche per le rivalutazione degli assegni. Questo processo, che interessa una larga parte dei pensionati italiani, merita una spiegazione più dettagliata.
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Quando avviene il conguaglio pensioni Irpef?
Ogni anno l’Inps effettua un conguaglio sulle pensioni. Quello relativo a imposte come l’Irpef, pagate in eccedenza dal pensionati nell’anno precedente, vengono restituite nei primi mesi di quello seguente. Quindi se siete fra questi nelle prime mensilità dell’anno come marzo o aprile, potreste ricevere un importo più alto.
Per comprendere meglio il concetto, immaginate di aver pagato una somma superiore rispetto a quanto previsto, dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi, magari per via di una trattenuta errata o di un calcolo impreciso da parte dell’INPS. In questo caso, il conguaglio fiscale corregge la situazione, restituendo l’importo in eccesso direttamente sulla pensione. Ecco un esempio numerico.
In base al vostro 7e30 e alle imposte pagate, gli eventuali conguagli fiscali a vostro favore saranno di diverso importo. Quindi non c’è una somma uguale per tutti i pensionati, ma cambia caso per caso.
Eventuali altri conguagli durante l’anno dipendono dalla rivalutazione annuale previsto sugli assegni pensionistici.
Conguaglio pensioni per rivalutazioni: cos’è e quando c’è
Un’altra tipologia di conguaglio riguarda l’adeguamento delle pensioni, che avviene generalmente fra marzo e giugno. Ogni anno, l’INPS aggiorna l’importo dei trattamenti pensionistici in base alla variazione legata all’inflazione, al fine di preservare il potere d’acquisto dei beneficiari.
Se nel periodo tra gennaio e marzo le pensioni sono state erogate senza tener conto di queste rivalutazioni, l’INPS recupera la differenza a partire dal primo mese disponibile, con un conguaglio sugli importi precedentemente versati. Vediamo un semplice esempio anche in questo caso.
Nella grafica è stato preso in riferimento un periodo di 3 mesi, ottenendo l’importo di 60 € così calcolato: 20×3. In caso di periodo più lungo (esempio 4 o 5 mesi) l’operazione sarebbe stata effettuata moltiplicando per 4 o 5 l’importo della rivalutazione, ottenendo un importo totale più alto.
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Conguagli pensione: come verificare sul cedolino
In sintesi, il conguaglio pensioni serve a garantire che i pensionati non paghino più tasse del dovuto. La misura permette di correggere eventuali errori nei pagamenti dell’anno precedente e di ricalcolare con precisione le imposte. Ma anche di restituire le somme dovute per la rivalutazione annuale degli assegni pensionistici.
Il saldo avviene ogni anno fino al mese di giugno, con importi che cambiano caso per caso. Per i pensionati, quindi, è importante tenere sotto controllo il cedolino pensione per verificare eventuali importi extra o correzioni a favore. Conoscere il funzionamento del conguaglio pensioni può aiutare a evitare sorprese e a comprendere meglio le dinamiche dei pagamenti ricevuti.
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