Il giovane cantautore di Latina, Calcutta, dagli esordi nel 2009 fino al successo di oggi ci ha regalato molte hit memorabili. Abbiamo scelto per voi le sue 10 canzoni piĆ¹ belle.
Uno degli eredi di un certo cantautorato italiano ĆØ certamente il giovane Edoardo dāErme, in arte Calcutta. Originario di Latina, sebbene il nome dāarte sembri richiamare altre provenienze, Calcutta inizia a calcare la scena underground a 17 anni, suonando nei palchi di locali e bar di provincia, per poi fondare un duo musicale, Calcutta appunto, un paio di anni dopo.
Il duo perĆ² si separa, e Calcutta decide di andare avanti da solo. Pubblica il suo primo disco, “Forseā¦”, che gli consente di uscire un poā dalla dimensione provinciale, ma il successo vero arriva nel 2015. Grazie ad alcune fortunate collaborazioni, Calcutta pubblica un nuovo disco āMainstreamā (titolo ironico, ipotizziamo), con diversi singoli di successo che gli valgono lāattenzione nazionale.
La sua carriera prende il volo e Calcutta diventa non solo un cantautore apprezzato ma anche un autore per altri, tanto che firma diversi brani per J-Ax, Fedez, Francesca Michielin, Elisa, con cui canta anche un duetto, con un brano estratto dal suo ultimo album, Evergreen. Ma vediamo quali sono le sue 11 canzoni piĆ¹ belle.
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Le canzoni piĆ¹ belle di Calcutta (finora)
Oroscopo
āPerchĆ© non mi ricordi nessuna guagliona
Una cassa che suona, una casa che brucia
Tutta la notte, tutta la notte
Ma io mi ricordo una scritta sul muro
Un rullo, un tamburo, una danza kuduro
Tutta la notte, tutta la notteā
Uno dei primi brani di successo firmato dal cantautore romano ĆØ Oroscopo, con ben 19 milioni di visualizzazioni su Youtube. La vocalitĆ ricorda vagamente Lucio Battisti, mentre il testo parla di una donna di cui probabilmente il protagonista ĆØ innamorato. Il brano ĆØ un featuring con Takagi e Ketra.
Gaetano
Con un semplice accompagnamento al piano, Calcutta confeziona questo brano dai toni morbidi e malinconici. Il testo vagamente criptico con alcune immagini a volte non molto decifrabili evoca atmosfere un poā enigmatiche. Come molti dei suoi brani, in pieno stile indie 2008, Calcutta decide di usare la propria voce doppiata con una contromelodia, o semplicemente la stessa melodia cantata unāottava sopra.
Frosinone
Ancora un brano con pianoforte e batteria e una vocalitĆ semplice e diretta. Anche per Frosinone Calcutta punta alla semplicitĆ , con un sottotesto immediato e molto semplice. Anche il video ĆØ allāinsegna della semplicitĆ , e consiste in Calcutta che suona una tastierina mentre attraversa le strade poco illuminate di una cittĆ deserta.
Cosa Mi Manchi a Fare
āRaggiungermi ĆØ un orgasmo da provare
Ricordami le olive sono buone
Mi prenderĆ² un gelato con il tuo sapore
Ti spaccherĆ² la faccia se non mi dai il cuoreā
Calcutta si colloca a piene mani in un genere indie molto soft, e anche con questo brano, che ĆØ stato uno dei suoi primi successi, conquista il pubblico con sonoritĆ morbide e testi un poā poetici. Sfruttando unāestetica legata a quella dimensione provinciale tipicamente italiana, Calcutta canta un sentimentalismo un poā manierato ma sicuramente efficace.
Orgasmo
āE se ti parlo con il cuore chiuso
Rispondi tanto per fare
E se mi metto davvero a nudo
Dici che ho sempre voglia di scopare
Servirebbe un secondo piĆ¹ all’anno
Per fare un respiro profondo
Per rilassare le spalle
Tanto tutte le strade mi portano alle tue mutande.ā
Lāorgasmo sembra essere un argomento centrale della poetica di Calcutta, tanto che ha deciso di usare questa parola come titolo di una delle sue grande hit, āOrgasmoā appunto. Protagonisti del video sono un uomo e una donna che camminano per strade trafficate, forse cercandosi ma senza trovarsi, o forse cercandosi per poi trovarsi davvero. Ancora una canzone d’amore.
Pesto
āEsco o non esco?
Fuori ĆØ caldo ma ĆØ normale ad agosto
Non ci penso ma poi sudo lo stesso
Un’ombra sul soffitto
Mi hai lasciato nei sospiri nel letto
Un filo di voce
Un filo di ferro dentro l’orecchio.ā
Video desolato per una canzone ancora dalle melodie semplici e lineari, ambientato in un tramonto desertico, mentre un uomo chiuso dentro una cabina telefonica si perde in una conversazione piuttosto infervorata con un misterioso interlocutore o interlocutrice.
Kiwi
āVesti come ti pare
Mettiti tutto il profumo che io possa odorare
Fammi vedere il campo di kiwi
Dove mi vuoi seppellire
Suonano queste campane
Mettimi sotto il cuscino un alveare
Tanto quello che voglio da te
Quello che voglio da te
Ć farmi pungicare.ā
Dallāultimo album Evergreen ĆØ invece tratto questo singolo, Kiwi. Il titolo della canzone viene da un verso particolarmente pregnante dellāautore, che usa il campo dei kiwi come una metafora per un amore finito o un amore che rischia di metterlo in difficoltĆ per le premesse che sembrano tuttāaltro che lineari.
Paracetamolo
Il protagonista di questa canzone soft rock italiano ĆØ invece il paracetamolo, farmaco ad azione antidolorifica. Il video, semplice ma di grande impatto che ricorda vagamente il celebre video dei The Knife āPass This Onā per alcune suggestioni, ritrae diverse situazioni di improbabili protagonisti in ambienti un poā desolati, sempre parte dellāimmaginario della provincia appartenente a Calcutta.
Se Piovesse Il Tuo Nome
āNon ci siamo mai detti le parole
Non ci siamo mai detti le parole giuste
Neanche per sbaglio
Neanche per sbaglio in silenzio
La cittĆ ĆØ piena di fontane
Ma non sparisce mai la sete
SarĆ la distrazione
SarĆ , sarĆ , sarĆ
Che ho sempre il Sahara in bocca.ā
Insieme alla celebre cantautrice friuliana Elisa, Calcutta scrive questa dolce ballata che racconta lāincomunicabilitĆ tra una coppia. La sua voce dolce si amalgama benissimo con la pulizia del canto di Elisa, che aiuta a creare unāatmosfera romantica, evocativa ma allo stesso tempo venata da una leggera sofferenza.
Due Punti
“Mia madre che mi chiede cosa ho
Ma questa ĆØ la risposta due punti non lo so
Cascate dove cascano le stelle
Costellazioni intere e in fondo io sto bene
Ma perchƩ tu non sei fuori
Ad ogni porta
Che apro per uscire io questo non lo so.”
Altro estratto dellāultimo album del cantante latinense ĆØ il singolo āDue Puntiā. I ritmi si fanno piĆ¹ dilatati e a batteria e piano si unisce una produzione un poā piĆ¹ complessa con alcuni suoni che riecheggiano a un electropop un poā vintage. Una malinconica fisarmonica ogni tanto compare in lontananza per dare piĆ¹ profonditĆ acustica.
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Calcutta, un giovane talento della canzone italiana
Seppur ancora molto giovane – Calcutta ĆØ infatti classe 1989 – il cantautore originario di Latina ha davvero dimostrato di essere allāaltezza dei colleghi cantautori piĆ¹ noti che popolano il panorama italiano odierno.
Cercando di raccogliere lāereditĆ lasciata dai grandi nomi che lāhanno preceduto comeĀ Rino Gaetano, Dalla, Battisti e, oltreoceano, Caetano Veloso, Calcutta sta dando prova di essere capace di creare un mondo musicale che viene esplorato con entusiasmo dai suoi numerosi fan, ma anche dai colleghi illustri che lo chiamano a scrivere i testi delle loro canzoni. Insomma, un giovane talento con ancora molto altro da regalare.
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Alice Del Monaco ĆØ nata a Roma nel 1991 e vive a Londra ormai da molti anni. Laureata in psicologia ĆØ appassionata di scrittura, musica e cinema – con una predilezione per il rock, il rap e il cinema horror – e di questi temi si occupa per Donne sul Web.