Superbonus 110 novità decreto semplificazioni 2021. Ecco cosa cambia con il nuovo modello Cila semplificato.
Superbonus 110. I lavori di ristrutturazione su un immobile potranno partire in modo più semplice, fruendo dell’agevolazione del 110% sulle spese sostenute. Questa è la principale novità introdotta dal decreto semplificazioni approvato del governo Draghi, grazie ad un nuovo modello Cila.
In pratica le comunicazioni saranno più snelle con questo provvedimento. Cerchiamo allora di capire cosa cambia davvero e perché sarà più facile avviare gli interventi.
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Nuovo modello Cila Superbonus 110 come funziona
Nel Dl semplificazioni è stato approvato il modello unico Cila (Comunicazione di inizio lavori). Esso consente di avviare facilmente le pratiche per il Superbonus 110. Infatti, al suo interno basterà inserire una semplice descrizione dell’intervento da effettuare (o anche un’elaborazione grafica del progettista, se necessaria). La Cila deve anche contenere gli estremi del titolo abilitativo dell’immobile o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione.
Attraverso questo modulo, da inviare in via telematica (tramite PEC) al proprio comune, potranno partire i lavori di ristrutturazione su un’abitazione, senza inviare ulteriori comunicazioni. In altre parole c’è il superamento della verifica dello stato legittimo degli immobili, da parte di un tecnico, che rallentava di parecchio l’avvio dei lavori.
Il modulo è unico, ossia valido in tutta Italia. La sua approvazione avverrà nei prossimi giorni dalla Conferenza unificata. In questo modo il governo ha ascoltato una delle richieste dell’Anci, per velocizzare le procedure degli interventi di ristrutturazione.
Come cambia il superbonus 110 con il dl semplificazioni
Oltre all’introduzione del modello Cila, le modifiche apportate dal dl semplificazioni permettono di effettuare lavori:
- sul cappotto termico, anche in deroga alle norme sulle distanze con gli immobili vicini.
- Di installazione pannelli fotovoltaici anche nelle zone A dei centri storici, se integrati e non riflettenti.
La presenza di varianti negli interventi, rispetto a quanto previsto inizialmente, potrà essere comunicata a fine ristrutturazione, integrando opportunamente la Cila. Quindi eventuali errori nella prima comunicazione, non pregiudicano l’ottenimento del bonus, purché corretti.
Infine, ricordiamo che per i lavori iniziati prima dell’entrata in vigore del vigore del dl n. 77 del 2021, sarà comunque necessario inviare la Cila.
Quando si perde il superbonus 110?
Detto delle novità introdotte dal dl semplificazioni, ricapitoliamo quali sono i casi di decadenza di questa agevolazione fiscale:
- mancata presentazione del modello Cila.
- Non corrispondenza delle attestazioni inviate.
- Presenza di interventi realizzati diversamente da quanto indicato nella Cila.
- Assenza dei dati su titolo abilitativo o epoca di costruzione dell’immobile.
Insomma, il nuovo modello Cila permette di avviare velocemente i lavori con comunicazioni snelle. Tuttavia le informazioni riportate nel modulo devono corrispondere ai lavori effettivamente realizzati (con possibilità di modifica a fine interventi), pena la perdita al diritto di ricevere il superbonus 110.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web