Contributo affitto e natalità 2023 Milano. 3.000 euro l’anno

Bonus affitti-natalità 2023 comune di Milano. Cos’è e a chi spetta il nuovo contributo per l’affitto di casa da 250 euro al mese. Isee, requisiti e quando fare domanda.

Contributo affitto 2023, a Milano arriva una novità importante per le tante famiglie che vivono in case non di proprietà e spesso pagano canoni di locazione molto alti. Si tratta del sostegno affitti-natalità, che consiste in un bonus che arriva fino a 3.000 euro l’anno per 3 anni e spetta ai nuclei familiari con un nuovo nato nel 2023.

Contributo affitto e natalità 2023 Milano

Ma questa non è l’unica novità annunciata dal sindaco Beppe Sala. Vediamo allora nel dettaglio chi sono i destinatari del nuovo contributo fitti e come si può richiedere in base alle indicazioni fornite dal comune.

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Contributo affitto e natalità 2023 Milano, chi ne ha diritto

Per contrastare il caro affitti, il comune di Milano ha introdotto un sostegno rivolto alle famiglie che danno alla luce un bambino o una bambina nel 2023. Per loro infatti è previsto un contributo pari a 250 euro al mese (che diventano 3.000 euro l’anno) per 3 anni. In questo modo l’amministrazione comunale aiuta economicamente i nuclei familiari a sostenere le spese per la locazione, che in questa città sono piuttosto elevate.

Nello specifico il contributi per i fitti viene assegnato ai genitori con i seguenti requisiti:

  • con un Isee familiare fino a 30.000 euro
  • con meno di 35 anni di età
  • residenti a Milano in una casa in affitto e con un figlio nato nel 2023.

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Contributo affitto giovani Milano 2023

Come si può notare dai requisiti, si tratta di un bonus per la nascita di un figlio erogato sotto forma di sostegno per il pagamento del canone di locazione alle famiglie residenti a Milano. Tuttavia ci sono anche altre caratteristiche. Infatti, questo contributo spetta alle giovani coppie, dato che uno dei requisiti necessari è quello di avere un’età inferiore a 35 anni. In aggiunta il nucleo deve avere un reddito medio-basso, fino a 30.000 euro annui.

Questo è il bonus natalità attualmente più alto in Italia come importo, e il comune ha destinato un fondo da 3 milioni di euro per finanziarlo. Inoltre, la durata è pluriennale, quindi non si esaurisce il primo anno e sostiene i genitori per le spese necessarie nei primi 3 anni di vita di un figlio. Insomma è una misura che vuole agevolare dal punto di vista finanziario i giovani a diventare mamma e papà. Queste al momento tutte le informazioni disponibili sul nuovo incentivo comunale. Per conoscere tempi e modalità di richiesta bisogna invece attendere la pubblicazione del bando pubblico, prevista nei prossimi giorni online, sul sito ufficiale del comune di Milano e in municipio.

Altri sostegni comunali per affittare casa a Milano

Oltre che il sostegno affitti alla natalità, il comune ha previsto due ulteriori misure in favore delle persone che cercano alloggio a Milano. Vediamo brevemente in cosa consistono.

La prima si chiama “Case ai lavoratori” e assegnerà i primi 300 appartamenti di proprietà comunale, in affitto alla metà del prezzo di mercato. Potranno essere destinatari di questi locali sfitti i lavoratori con Isee fino a 26.000 euro che operano nei servizi essenziali o nelle aziende pubbliche e private che collaborano con il comune. La seconda è invece denominata “Move-in San Siro”. Riguarda la riqualificazione del quartiere di San Siro, con 75 appartamenti comunali destinati a specifici progetti sociali. Quindi presumibilmente saranno assegnate alle famiglie in condizioni di disagio economico.

Ricapitolando, abbiamo visto chi ha diritto al contributo affitto a Milano, ovvero alle famiglie con nuovi nati nel 2023 e con altri requisiti previsti dal bando comunale. Il sostegno da 3.000 euro annui potrà essere richiesto entro le scadenze stabilite dal bando in pubblicazione nei prossimi giorni online dal comune. Vi invitiamo quindi a tornare su questa pagina aggiornata dai nostri esperti di economia, dopo che l’amministrazione comunale comunicherà modalità e scadenze per inviare la domanda.

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