L’ultimo turno di campionato del 2020 provoca la clamorosa caduta della Juventus, mentre Milan e Inter continuano a correre
Calcio Serie A, quattordicesima giornata – Proprio quando sembrava che la Juventus avesse davvero superato il varco delle proprie incertezze, è arrivata la caduta più clamorosa per la squadra bianconera che perde in casa (0-3) dalla Fiorentina e vede aumentare a un autentico baratro il proprio distacco da Milan e Inter.
Juventus, doppia sconfitta
In una sola giornata la Juventus perde letteralmente sei punti. Prima si è vista negare la vittoria, ormai era data per scontata, per via della partita non giocata dal Napoli a Torino dopo il blocco della ASL nei confronti della società partenopea. Ci sono voluti molti mesi ma alla fine, nell’ultimo grado di giudizio sportivo, la sentenza è stata annullata. Tolti i tre punti inizialmente assegnati a tavolino alla Juve; annullata la sentenza è un punto di penalizzazione al Napoli La partita ora dovrà essere rigiocata.
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Una sentenza che ha scatenato molto malumore nella società juventina anche se, per la verità, il peggio è accaduto nel match contro la Fiorentina che ha visto la squadra bianconera battuta in modo netto. L’unica volta che i Viola riuscivano a battere la Juventus con un punteggio così ampio fuori casa era stato negli anni ‘50, quando la Fiorentina aveva vinto il campionato con largo distacco. Juventus che subisce la sua prima sconfitta di quest’anno in campionato all’Allianz Stadium e che a questo punto vede aumentare addirittura a nove punti il proprio divario sull’Inter, secondo in classifica e a dieci, sul Milan leader della graduatoria.
Nulla è ancora detto, il campionato è ancora lungo. Ma il passo falso della Juventus, proprio quando la squadra di Andrea Pirlo sembrava avere superato le proprie difficoltà è un segnale che fa pensare. Molte proteste per due episodi dubbi in area riconosciuti dall’arbitro: ma a onore del vero il pensiero più di buon senso lo offre a fine gara Cristiano Ronaldo: “Nessuna discussione, nessuna polemica. Abbiamo giocato malissimo e meritato di perdere…”
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Milan senza freni
Anche contro la Lazio, avversario assolutamente temibile, il Milan getta il cuore oltre l’ostacolo dimenticando infortuni e problemi. Non si parla di chi non c’è, e sono tanti (Ibrahimovic, Kjaer, Kessie, Gabbia….). Ma di chi in campo ancora una volta riesce a fare la differenza. Un Theo Hernandez incontenibile: è lui a firmare il gol al 92’ che vale la vittoria. Un Calhanoglu ancora una volta straordinariamente autorevole con Donnarumma e Romagnoli a fare la differenza quando necessario. Milan imbattuto, ancora una volta travolgente, protagonista di un calcio piacevolissimo e mai banale. Un dato su tutti, quello con il Milan è il 15esimo successo ottenuto dal Milan segnando almeno due gol. Contro le prime cinque squadre del campionato il Milan ha conquistato 13 punti su 15…
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Inter, vince senza convincere
É completamente un’altra storia per l’Inter di Conte che anche senza divertire, non si può certo dire che il calcio dei nerazzurri sia brillante come quello dei cugini milanesi, non perde occasione per piazzare la zampata vincente e conquistare i punti che servono. Settima vittoria consecutiva, ottenuta su un campo difficile come quello di Verona al termine di un durissimo ciclo di otto partite in rapida successione.
D’altronde con un Milan del genere non ci sono molti conti da fare: bisogna correre e veloci. L’Inter rischia pochissimo non concedendo quasi nulla a un Verona che ha una delle difese più solide del campionato. Ma è l’Inter a rivelarsi il miglior attacco di Serie A: 34 reti in quattordici turni, più di chiunque altro. Un punto da recuperare sul Milan.
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Panchine in evoluzione
Già detto della vittoria della Fiorentina, la prima dopo il ritorno di Prandelli che potrà trascorrere delle festività natalizie particolarmente felici, torna alla vittoria dopo quasi tre mesi anche il Genoa. Il cambio in panchina ha portato i tre punti a Davide Ballardini, uomo della provvidenza pronto a cercare per l’ennesima volta il miracolo della salvezza. Le vittorie di Crotone e Genoa rendono la coda della classifica ancora più imprevedibile e incerta. Il Torino è drammaticamente ultimo in classifica, ma Giampaolo per ora resta al suo posto.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.