Il Napoli pareggia 1-1 contro il Barcellona nella gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Grande sofferenza nella prima mezz’ora: ma poi anche capacità di reazione, panchina determinante e il gol del solito Osimhen che diventa di nuovo decisivo.
Napoli-Barcellona 1-1
Il Napoli si presenta in Champions League con un allenatore esordiente. Francesco Calzona, chiamato 48 ore prima del big match contro il Barcellona, ha potuto dirigere un paio di allenamenti prima di mettere in campo la squadra: con il rientro dal primo minuto di Osimhen, oltre a Politano e Cajuste titolari. Di fronte un Barcellona non particolarmente brillante al centro di una stagione interlocutoria al termine della quale Xavi lascerà la guida della squadra.
Ma il Napoli nei primi minuti segue quasi frastornato le offensive del Barcellona che si fa molto pericoloso nella trequarti avversaria: vivacissimo il 16enne Yamal, il più giovane esordiente in una fase a eliminazione diretta nella storia della Champions League che sulla destra va via in più occasioni. Suo, dopo una ottima opportunità per Gundogan, la prima conclusione a rete che impegna Meret. Barcellona di nuovo pericoloso con Lewandowski: troppi palloni persi da un Napoli che fatica a contrastare. Continua a crescere e a premere il Barcellona: Lewandowski impegna Meret con una conclusione ravvicinata, poi il portiere del Napoli vola a togliere dall’angolo una gran conclusione di Gundogan.
Il Napoli mette il naso fuori dalla propria tre quarti con molta cautela: ma crea poco, e sulle ripartenze rischia sempre qualcosa. Il pareggio senza conseguenze al termine del primo tempo è quasi da considerare positivamente per una squadra che ha creato poco e subito molto, soprattutto all’inizio.
Il secondo tempo, il gol
La ripresa si apre sull’onda della stessa inerzia della prima frazione, con il Napoli che non affonda per non rischiare e il Barcellona che mantiene l’iniziativa ma con maggiore cautela. Poche le emozioni, pochissime le conclusioni a rete. Dopo un quarto d’ora quasi impalpabile il Barcellona trova il vantaggio, complice una deriva in marcatura del Napoli: Pedri con grande intelligenza attende lo sganciamento di Rrahmani e offre un pallone meraviglioso a Lewandowski che in un lampo converge e calcia a fil di palo anticipando sia Di Lorenzo che Juan Jesus.
Nel momento di maggiore difficoltà Calzona si affida a Osimhen, ma toglie Kvaratskhelia che non la prende benissimo: con Lindstrom in campo la squadra prova ad affacciarsi in avanti e alla prima vera occasione da gol arriva il pari: stavolta a sbagliare è Martinez, a vuoto in anticipo su un appoggio di Anguissa, Osimhen nel approfitta e insacca la prima vera palla giocabile in area di rigore.
Entrano anche Simeone e Raspadori a tenere alta una squadra che ha poche energie. Il finale è tutto del Napoli che attacca finalmente convinzione costringendo il Barcellona a difendersi in modo a tratti neppure troppo brillante. Il pareggio tiene aperti i giochi, ma servirà una grande impresa al ritorno…
In vista del match di ritorno
Il Napoli giocherà la gara di ritorno martedì 12 marzo alle 21 allo stadio Olimpico del Montjuic. Serviranno altri gol e una vittoria.
L’Inter ieri ha vinto la gara d’andata contro l’Atletico Madrid. In Europa League ora tocca al Milan, ospite del Rennes e alla Roma, che dovrà battere il Feyenoord. Â
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.