Juventus e Sampdoria, due squadre in salute e di buon umore anche se al termine della partita, considerando il largo risultato, a far festa è soltanto la Juventus per la quale la Coppa Italia è uno degli obiettivi primari della stagione in quanto detentrice del trofeo.
La Samp esce ridimensionata, ma solo fino a un certo punto, da una partita che non toglie nulla al valore di una squadra che sta andando al di là di ogni più rosea previsione in campionato e che non ci si aspettava nemmeno così avanti in questa competizione.
Sampdoria-Juventus 0-4
Le due squadre si ritrovano l’una contro l’altra a distanza di meno di un mese dalla clamorosa vittoria blucerchiata in campionato che è costata carissima in termini di classifica alla Juve.
Montemurro opta per un cauto turnover confonfermando Girelli, Caruso e Bonansea ma con l’inserimento di alcune riserve – Palis, Cafferata e Aprile tra le altre – e tutti i nuovi arrivi in panchina e, in particolare Calligaris e Sliskovic, oltre al piacevolissimo ritorno di Julia Grosso dopo il grave infortunio di alcuni mesi fa e ad Asia Bragonzi, che aveva deciso proprio la gara di campionato di dicembre.
Anche nella Sampdoria ci sono alcune novità interessanti che faranno comodo nella corsa verso la salvezza come ad esempio Brustia e Nagy, appena arrivate dal Sassuolo.
Una buona partita di allenamento senza stress ma con valori evidenti in campo che vedono la Juventus sempre proiettata in fase offensiva: molto attiva Cristiana Girelli, anche lei al rientro dal primo minuto con un paio di buone opportunità a cavallo di uno splendido calcio di punizione che Bellucci spedisce direttamente sulla traversa.
Juventus che sblocca il risultato al 41’ con Bonansea, fredda e lucida sull’appoggio che la libera al tiro confezionato da Arianna Caruso.
Secondo tempo nel quale la Juve non rischia praticamente nulla. Un fallo di Tori DellaPeruta su Salvai, anche lei appena arrivata insieme alla sorella Talia – entrambe all’esordio dopo l’intervallo – frutta il calcio di rigore che vale il 2-0. Girelli si vede respingere il tiro sul montante ma poi insacca sula ribattuta. In modo naturale, quasi consequenziale, arrivano il terzo gol di Bonansea e il poker servito da Garbino con un delizioso sinistro all’incrocio dei pali che ricorda il gol che è valso la Supercoppa. Juve che chiude in dieci: espulsa Salvai per una doppia ammonizione molto ingenua, in due minuti e a risultato ampiamente acquisito.
Qualificazione alla semifinale ormai ipotecata per la Juventus in vista della gara di ritorno in programma a Biella tra 15 giorni. Tutto invece è ancora da decidere nella sfida tra Fiorentina e Inter, conclusa in pareggio, mentre la Roma sarà costretta a una grande impresa per rimediare alla pesantissima debacle subita ieri a Napoli. Ultimo quarto in programma quello tra Sassuolo e Milan.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.