Campionato europeo femminile UEFA 2022, 13°edizione. Ecco il palmares dell’Italia donne agli Europei. Tutti i precedenti e i risultati dagli anni 80 a oggi.
Gli europei femminili di calcio si tengono ogni quattro anni sotto l’egida della UEFA. Vi partecipano tutte le nazionali qualificate dai gironi eliminatori giocati nei 2 anni precedenti l’evento. La nazionale italiana donne è fra queste ed è pronta a fare del suo meglio per provare a vincere Euro 2022. Ma quali sono i risultati ottenuti dall’Italia femminile nelle precedenti edizioni? Vediamoli insieme.
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L’Italia femminile all’Europeo
La nazionale italiana donne è sempre stata presente alla fase finale del torneo, tranne una volta, nell’edizione del 1995. Questa è la dodicesima partecipazione in totale. Una qualificazione conquistata sul campo grazie al secondo posto nel Girone B alle spalle della Danimarca. Ai gironi di Euro 2022 ora le azzurre giocheranno contro Islanda, Francia e Belgio.
Anche se l’Italia ha partecipato a undici delle dodici le precedenti edizioni non ha mai vinto l’Europeo femminile, sfiorandolo tuttavia in due occasioni: nel 1993 e nel 1997, arrivando a un passo dalla vittoria.
Nazionale di calcio femminile, i primi Europei giocati
La prima edizione, disputata nel 1984, è una sorta di campionato sperimentale che vede l’Italia abbinata alla Svezia, una delle squadre migliori del mondo. É la squadra di Carolina Morace e Betty Vignotto. Azzurre che perdono in casa 2-3 e in Svezia 2-1 dalla squadra che poi alzerà il trofeo.
Nel 1987 seconda edizione: si parte direttamente dalle semifinali. Italia sconfitta dalla Norvegia ma terza classificata grazie alla vittoria nella finalina di consolazione contro la Svezia proprio grazie ai gol di Morace e Vignotto.
Stessa formula nel 1989: stavolta l’Italia deve affrontare in semifinale la Germania Ovest e non è fortunata. Fatali gli errori dal dischetto che promuovono le tedesche con le Azzurre sconfitte, solo ai tempi supplementari, anche nella finale di consolazione dalla Svezia.
Non va molto meglio nel 1991. Italia ancora una volta sconfitta, questa volta più nettamente da una Germania fortissima che poi vincerà il trofeo. Niente podio per le Azzurre, battuta nella finale di consolazione ai tempi supplementari dalla Danimarca.
La prima medaglia di argento agli europei femminili
Le edizioni del 1993 e del 1997, con una squadra che punta ancora sull’esperienza di Carolina Morace ma anche su alcuni nuovi talenti, in un calcio femminile che sta cambiando quasi completamente, sono quelle che portano la maggiore soddisfazione alla squadra azzurra. Per ben due volte l’Italia ha la possibilità di giocarsi la medaglia d’oro.
Nel 1993, si gioca in Italia, le azzurre battono ai calci di rigore la Germania conquistando il diritto di una finale attesissima contro la Norvegia. Purtroppo l’avversario è una squadra straordinaria, oggettivamente più forte. Le Azzurre ce la mettono tutta senza troppa fortuna. Al Manuzzi di Cesena, di fronte a 10mila persone, l’Italia perde di misura, 0-1.
La mancata qualificazione della nazionale a Euro 95
Nel 1995, l’Europeo si giocava ancora ogni due anni, è l’unica volta in cui l’Italia non è presente alla fase finale. È un’edizione importante. Un vero e proprio spartiacque perché per la prima volta il torneo di qualificazione si estende in modo davvero generalizzato.
La nazionale italiana vince il suo girone di qualificazione ma viene poi eliminata allo scontro diretto nell’ultimo turno di qualificazione dalla Norvegia campione in carica, doppia sconfitta a Mantova e a Oslo.
La seconda medaglia d’argento dell’Italia donne
L’Italia, tuttavia si rifarà due anni dopo nell’edizione 1997. L’Europeo cambia definitivamente: stavolta la fase finale vede protagoniste otto squadre, divise in due gironi da quattro. Azzurre che si qualificano brillantemente alle semifinali vincendo il proprio girone imbattute, un pareggio con la Germania e con la Danimarca, poi la netta vittoria con la Norvegia con due gol dell’eterna Carolina Morace.
In semifinale l’Italia batte la Spagna punto a Oslo, Ma nella finalissima, la Germania della fuoriclasse Prinz è davvero troppo forte. E ancora una volta, le Azzurre, per la seconda volta, perdono la grande occasione di alzare il trofeo
Risultati della nazionale donne negli anni 2000
La crescita costante e sostanziale del movimento femminile porta a un’ulteriore riforma. L’Europeo diventa un appuntamento quadriennale e il torneo richiede una fase riqualificazione sempre più ampia ed estesa. Nel 2001, l’Italia non supera lo sbarramento del girone di qualificazione. Durante l’edizione 2005, sempre con una fase finale a otto squadre, l’Italia raccoglie un bilancio estremamente deludente, tre sconfitte in altrettante partite. Nel 2009 l’Europeo si amplia ulteriormente: la fase finale coinvolge ben 12 squadre, divise in quattro gironi.
L’Italia si qualifica terza per il rotto della cuffia in un girone durissimo con la Svezia e l’Inghilterra conquistando ben due vittorie e battendo proprio la temibilissima squadra inglese. Purtroppo l’abbinamento ai quarti di finale è il peggiore che si possa pensare: la Germania. L’Italia se la gioca con coraggio e determinazione finisce per perdere 2-1 contro la squadra che poi dominerà il trofeo alzando il suo settimo campionato europeo femminile.
Nell’edizione 2013, sempre con 12 squadre iscritte alla fase finale, l’Italia capita di nuovo in un girone di ferro, con le superpotenze della Scandinavia. Pareggia con la Finlandia, batte la Danimarca ed esce sconfitta dalla Svezia ma, passa comunque seconda incontrando – ancora una volta – la solita Germania che piegherà le azzurre di misura per poi andare a vincere l’ottavo trofeo della sua storia.
Europei femminili, ultime edizioni giocate dall’Italia
É un momento fondamentale nel mondo del calcio femminile in cui tutti i paesi crescono enormemente. Questo processo in Italia è più lento e sofferto e si sta evolvendo solo in queste ultime stagioni.
Con l’edizione 2017 possiamo dire che l’Europeo femminile entra nella sua fase della maturità: 16 squadre iscritte, provenienti da una lunga fase eliminatoria. L’Italia, ottava nel ranking internazionale, non ha fortuna. Ai sorteggi le toccano niente meno che Germania e Svezia. Ma le Azzurre, purtroppo, sprecando tutto fin dall’inizio nella prima partita contro la Russia, al termine di una sfida contro una squadra non straordinaria che uscirà eliminata proprio come le azzurre, e che forse si poteva anche battere.
UEFA Women’s Euro 2022
E arriviamo finalmente ai giorni nostri, con l’edizione del campionato europeo 2022. L’edizione di quest’anno, ospitata in Inghilterra, è particolare.
Si gioca infatti a cinque anni di distanza dal campionato precedente, vinto in casa dall’Olanda. Il torneo era in programma lo scorso anno ma fu rinviato a causa della pandemia. Proprio come l’Europeo maschile, poi vinto dall’Italia in Inghilterra, e le Olimpiadi. Dalla prossima edizione si tornerà agli anni dispari: e dunque si giocherà nel 2025, tra tre anni in una sede ancora da stabilire. Le candidature sono ancora aperte e l’assegnazione avverrà in dicembre.
L’Europeo 2022 è di gran lunga il campionato femminile continentale più importante nella storia di questa competizione relativamente giovane. Una grande occasione che conferma la squadra azzurra, praticamente sempre presente in quasi tutte le fasi finali del torneo, ma ancora alla ricerca di una grande affermazione.
Difficile pensare di poter replicare l’accesso a una finale come quelle del 1993 o del 1997. Il format è completamente cambiato, il livello si è alzato enormemente. Ma la Nazionale donne, grazie anche al crescente impulso delle squadre in Champions League e al percorso che ha confermato le Azzurre, in testa al loro girone con due sole gare da giocare, a un passo dal Mondiale in programma il prossimo anno in Australia e Nuova Zelanda.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.