Champions League femminile 2022 2023 – le campionesse d’Italia della Juventus Women, affronteranno nella doppia sfida il Racing FC Luxembourg. Vediamo chi sono le avversarie delle bianconere
Il bel cammino della Juventus femminile dello scorso anno in Champions League comincia a portare i primi privilegi. Alla sua quinta presenza consecutiva nella più prestigiosa competizione europea per squadre di club la Juventus ha un abbinamento non impossibile. Semifinale con il Racing Football Club Luxembourg, una squadra che non dovrebbe impensierire la formazione del riconfermato Joe Montemurro.
Il Racing FC Luxembourg
Nata all’ombra della squadra maschile, che gioca nel massimo campionato lussemburghese senza trofei apprezzabili, la formazione femminile del Racing è una bella realtà che valorizza molto i giovani. Con poche individualità e un progetto molto consolidato a livello nazionale, il Racing ha dominato il campionato dello scorso anno vincendo senza rivali un campionato modesto: 70 punti in 24 partite. Secondo trofeo consecutivo, bissato dalla vittoria nella Coppa nazionale femminile.
Come per la Serie A donne anche il campionato nazionale femminile in Lussemburgo deve ancora iniziare. Non ci sono risultati ufficiali questa stagione. La squadra ha un portiere d’esperienza in Andrea Burtin, oltre 180 presenze con la maglia del club, e punta molto sull’estro della centrocampista Kimberly Dos Santos, passaporto lussemburghese ma radici brasiliane, e sulla concretezza offensiva dell’attaccante Elodie Martins, francese di 37 anni arrivata quattro anni da Metz a portare esperienza. Un paio di giovanissimi talenti molto interessanti, la 16enne islandese Armansdottir, la 17enne Moreno Andrade e un tecnico nuovo di zecca.
Il calcio femminile in Lussemburgo
In Lussemburgo come nel resto d’Europa il campionato appena concluso e vinto ha dato un grande impulso a tutto il movimento femminile: “Abbiamo ancora tanta strada da fare – dice Elodie Martins – ma non abbiamo mai visto così tante ragazze giovani chiedere di allenarsi con noi. É un buon momento. Il nostro è un paese piccolo, con tre sole divisioni di campionato e poche iscritte. La Juventus? Una bella prova per noi. Non c’è nulla di impossibile. Ma non possiamo nasconderci che sa davvero durissima. Qui le calciatrici professioniste sono pochissime. La maggior parte di noi lavora otto ore al giorno e viene ad allenarsi. Il Racing fa moltissimo per noi. Ci mette a disposizione mezzi, professionisti e strutture di prim’ordine. Sfide come queste servono a crescere e maturare”.
Il Lussemburgo sta affrontando una lenta ma radicale trasformazione del calcio femminile. Fino all’anno scorso club era obbligato a schierare sempre sette giocatrici di passaporto nazionale. Ora l’obbligo riguarda cinque giocatrici e si sta preparando una riforma più profonda rivolta soprattutto ai settori giovanili. Ma la realtà dei fatti è che l’Italia è decima nel ranking UEFA: il Lussemburgo 49esimo, su cinquanta iscritti.
La Juventus Women in Champions League
La scorsa stagione europea ha visto le bianconere arrivare a un passo dalla semifinale, eliminando le campionesse del Chelsea e mettendo in grande difficoltà persino l’Olympique Lione che poi alzò il trofeo. Tanta esperienza ma anche un punteggio più alto per le bianconere devono di nuovo ripartire dal primo turno di qualificazione ma da un percorso agevolato, sulla carta meno proibitivo rispetto a quello delle ultime stagioni. Nel 2019 la Juventus perse al primo di turno dal Broendby, poi fu surclassato dal Barcellona, quindi niente meno che dal Lione, la squadra più vittoriosa nella storia della competizione. Ma lo scorso anno la musica è cambiata.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.