Il Barcellona conquista la sua seconda Champions League consecutiva dopo quella dello scorso anno, battendo il Lione, la bestia nera che fino a oggi non era mai riuscito a sconfiggere. Una finale davvero splendida quella del San Mames di Bilbao, giocata da due squadre che stanno segnando un epoca e il cui ciclo non è ancora concluso in dualismo destinato a durare. Decisivo il gol di Aitana Bonmatì al 63’ in una partita sostanzialmente molto equilibrata e decisa solo da pochi dettagli. Significativo il 2-0 siglato a tempo scaduto da Alexia Putellas. Un 2-0 che non ammette repliche: ma che non è stata una passeggiata…
Folla straordinaria
Partiamo dal colpo d’occhio, che è assolutamente pazzesco. Il San Mamés al completo tiene quasi 55mila persone. Non c’è un posto. Notevole la prevalenza dei tifosi del Barcellona che sono sicuramente in numero maggiore. Formazioni esattamente come nella previsione della vigilia: c’è anche Ada Hegerberg, top scorer più prolifica di sempre in Champions, ma reduce da un lungo infortunio. É disponibile in panchina. Grande attesa e attenzione intorno a Sonia Bompastor che stando a voci sempre più insistenti potrebbe essere al suo ultimo match con il Lione. Per lei è pronto un contratto sontuoso per sostituire Emma Hayes al Chelsea. Giraldez dal canto suo ha già scelto di cambiare: lascerà il Barcellona per andare ad allenare negli USA, le Washington Spirit.
Barcellona-Olympique Lione 2-0
Di solito è il Barcellona a dettare i tempi di qualsiasi match con un approccio sempre molto aggressivo. Ma le blaugrana non fanno nemmeno in tempo a presentarsi sul campo che il Lione comincia a farsi ben presente nella trequarti avversaria. Paredes resta a terra dopo un contrasto ruvido con Dumornay in quello che sarà uno dei duelli portanti del match.
La prima grande occasione è del Lione. Appoggio di Dumornay per Diani con Bronze lucidissima in un intervento difensivo che evita il peggio su Cascarino. Il Barcellona si presenta con un’azione di Graham Hansen per Salma Paralluelo il cui tiro è nello specchio, ma non insidioso per Endler. Altro cross di Graham Hansen per Paralluelo e Rolfö con il Lione che si difende a fatica.
Clamorosa palla gol per le francesi al quarto d’ora: nel tentativo di liberare l’area di rigore su azione di calcio d’angolo Bronze coglie la propria traversa. Il difensore inglese del Barça si fa perdonare poco dopo con una bella percussione indirizzata da Rolfö: palla alta e non di molto.
Dopo dieci minuti di sofferenza il Barcellona sembra avere conquistato i suoi spazi e gioca con molta maggiore efficacia.
L’occasione migliore al 28’: Caldentey ruba palla a Gilles ed entra minacciosissima in area di rigore: potrebbe crossare, preferisce tirare con Endler che si salva miracolosamente prima di una mischia furibonda che il Barcellona però non risolve.
Al 36’ il Lione risponde con Carpenter il cui cross viene allontanato da Coll: controllo delizioso di Cascarino che accomoda il pallone per Dumornay. Intervento decisivo di Paredes… Al 37’ proteste del Barcellona per un atterramento di Gilles su Salma Paralluelo. Nessun intervento né dell’arbitro né del VAR.
Si vede poco Salma. In compenso Graham Hansen prende quota considerevolmente con il passare dei minuti e chiude il primo tempo in crescendo.
Il secondo tempo
Il Lione non riesce a reggere lo stesso ritmo del primo tempo e già dall’avvio della ripresa è evidente che il Barcellona abbia preso il controllo della partita. Se si eccettuano un tentativo dell’eterna Renard, pericolosissima su azione di calcio d’angolo, e un paio di giocate pregevolissime di Dumornay, sono le blaugrana a fare la partita con sempre maggiore insistenza e continuità .
Al 60’ Rolfo tenta di nuovo di mettere in movimento Paralluelo, anticipata. Subito dopo il Barcellona fa saltare il banco: accelerazioni di Aitana Bonmatì che chiede e ottiene il triangolo da Mariona Caldentey. Il pallone d’oro si infila a tutta velocità nel corridoio sinistro dell’area di rigore e calcia con forza. Una leggera deviazione di Gilles la aiuta: e il Barcellona è in vantaggio, coronando un periodo di evidente superiorità .
Al 68’ rischia il Barça: erroraccio di Coll che concede palla su un rilancio sbagliato: la conclusione di Majri, appena entrata in campo al posto di Cascarino, è debole. Al 74’ Barcellona micidiale in contropiede: altro triangolo stretto tra Graham Hansen e Salma, ma al momento del tiro l’intervento disperato di Bacha, della serie palla o calcio di rigore, è provvidenziale. E il Lione si salva dal tracollo. Partita molto intensa in questa fase: Diani dalla distanza cerca una delle sue conclusioni a giro. Palla alta di poco sulla traversa di Coll.
Partita vera anche dal punto di vista fisico. Al 78’ Battle si ferisce dopo un contrasto: cadendo i tacchetti di Diani le rompono la pelle sotto lo zigomo. Serviranno dei punti. A centro area Coll esce per anticipare Horan, le due si scontrano ed è una gran botta che richiede l’intervento dei medici. Coll resta in campo vistosamente sofferente.
Il Lione si getta in avanti con tutte le energie che ha affidandosi ad Ada Hegerberg che in Europa di gol ne ha segnati 64, la top scorer migliore di sempre. La norvegese, prossima avversaria anche della nostra Nazionale nella doppia sfida del 31 maggio a Oslo e del 4 giugno a Ferrara, ci prova in un paio di occasioni. Il fortino del Barcellona, costretto a difendersi con le unghie, trema ma regge.
Entrano anche Claudia Pina e l’altro pallone d’oro, Alexia Putellas, il Barcellona soffre, sbuffa, arranca ma regge. E al quinto di recupero Alexia, appena entrata in campo con la fascia di capitano al braccio, festeggia il contratto appena rinnovato con il Barcellona con il gol che chiude la partita. Lione sbilanciato e azione da manuale della fuoriclasse che chiude da favola una giocata di Claudia Pina meravigliosa. Per Alexia, reduce da due anni molto complicati dopo un drammatico infortunio, è la fine del tunnel.
Il Barcellona con la firma delle sue due fuoriclasse porta a casa una vittoria comunque straordinaria contro l’avversaria di sempre.
In sintesi
Una finale da favola, giocata tra due squadre che – non ce ne vogliano quelle di casa nostra – a tratti sembrano davvero giocare uno sport diverso. Mostruoso il Barcellona con tantissima qualità in campo e una serie di giocate che a tratti strappano applausi con una personalità di palleggio e di dinamica davvero stratosferica. Il Lione esce a testa altissima, una squadra che sta evolvendo e che si trova in un momento di transizione non facile dopo un lungo dominio. Finché la partita è stata in bilico le francesi se la sono giocata alla pari. E il 2-0 è un risultato bugiardo e che non deve trarre in inganno per quelli che sono stati i valori espressi dal campo.
BARCELLONA-OLYMPIQUE LIONE 2-0
63’ Aitana Bonmatìm 90’+5 Alexia Putellas
Barcellona (4-3-3): Cata Coll; Lucy Bronze, Irene Paredes, Ingrid Engen, Fridolina Rolfö (67’ Ona Battle); Aitana BonmatĂ, Keira Walsh (90’+2 Alexia Putellas), Patri Guijarro; Mariona Caldentey (90’+2 ClĂ udia Pina), Caroline Graham Hansen, Salma Paralluelo (85’ Esmee Brugts). A disposizione Sandra Paños, Gemma Font, Mapi LeĂłn, Jana Fernández, Marta TorrejĂłn, Bruna Vilamala, Vicky LĂłpez, Martina Fernández.
Olympique Lione (4-3-3): Christiane Endler; Ellie Carpenter, Vanessa Gilles (81’ Vicki Bècho), Wendie Renard, Selma Bacha; Damaris Egurrola, Lindsey Horan, Daniëlle van de Donk (81’ Ada Hegerberg); Kadidiatou Diani, Melchie Dumornay, Delphine Cascarino (66 Amel Majri). A disposizione Féerine Belhadj, Laura Benkarth, Alice Marques, Griedge Mbock, Perle Morroni, Alice Sombath, Dzsenifer Marozsán.
Arbitro: Rebecca Welch (Inghilterra)
Ammoniti: Renard (L), Putellas (B), Endler (L).
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.