Non c’è dubbio: sarà la miglior finale possibile per una edizione di Champions League di altissimo livello che ha offerto parecchie sorprese strada facendo ma che, alla fine, vedrà le due super favorite giocarsi il trofeo più importante.
Da una parte l’Olimpique Lyonnais, alla sua 11esima finale assoluta e con otto trofei in bacheca. La squadra femminile più vincente di sempre nel mondo. Dall’altra il Barcellona che ha affiancato il Lione in un record non da poco: centrare la sua quarta finale di Champions League consecutiva grazie a una bella rimonta sul campo del Chelsea.
Lione-Paris St.Germain 1-2
Già nella gara d’andata il Lione aveva dimostrato la sua straordinaria tempra e capacità andando a rimontare il doppio vantaggio della formazione avversaria con un clamoroso ribaltone che si era concretizzato in tre gol in rapida successione negli ultimi dieci minuti della partita.
Stavolta però, senza lasciare quasi iniziativa alla fortissima formazione avversaria, il Lyon – che si è appena laureato campione di Francia per la diciassettesima volta – decide di non lasciare nemmeno l’iniziativa alle sue avversarie prendendo immediatamente le consegne di una partita che la squadra di Sophie Bompastor interpreta da protagonista assoluta.
In un Parco dei Principi gremito e carico di entusiasmo l’impatto del Lione femminile sulla partita è devastante: dopo soli tre minuti le Fenottes sono già in vantaggio.
Su quella che sembrava una banale azione di alleggerimento, Selma Bacha lascia partire un gran tiro che coglie completamente di sorpresa Picaud e si infila nell’angolino del primo palo. Niente deviazione, il sinistro della numero #4 è vincente.
PSG sotto shock: il Lione ha almeno altre due clamorose occasioni per il raddoppio sulle quali la difesa delle padrone di casa si salva a stento. In particolare dopo un devastante slalom di Diani in piena area al 34’ e subito dopo su una maldestra deviazione difensiva che costringe Picaud a un autentico miracolo all’incrocio dei pali.
Con OL padrone del campo e nettamente superiore sia sotto l’aspetto statistico che tattico, il Paris Saint-Germain, incredibilmente, trova il pareggio a cinque minuti dall’intervallo: lo sigla l’ex interista Tabitha Chawinga che riceve da Katoto e con una precisissima conclusione di sinistro dall’interno dell’area di rigore avversaria punisce una marcatura appena un po’ troppo comoda. Partita piacevolissima. Prima dell’intervallo c’è spazio per un’altra conclusione dell’ex di turno, Diani, che Picaud alza sulla traversa.
Il secondo tempo
Ma nella ripresa il Lione continua a far vedere i sorci verdi alla difesa avversaria costretta a difendersi strenuamente e con parecchia fortuna prima Diani e poi Horan hanno una clamorosa doppia occasione per chiudere i conti andando a pochi centimetri dalla seconda rete. Al 64’ su una disastrosa gestione difensiva da parte del PSG, Picaud è costretta per ben due volte a chiudere lo specchio della porta ad altrettante conclusioni avversarie. Prima Majri e poi Dumornay vanno di nuovo a un nulla dal gol del raddoppio. Lyon in balia delle offensive avversarie: un’uscita a vuoto di Picaud viene graziata da Horan e da un Lione le cui occasioni raggiungono la doppia cifra senza che il Paris St. Germain riesca nemmeno lontanamente a reggere lo stesso volume di gioco offensivo.
É solo una questione di centimetri e di minuti. All’80’ su un pallone che prima difende caparbiamente e poi calcia a rete al termine di una bella azione collettiva, Melchie Dumornay raddoppia e chiude una partita che il Lione domina molto al di là di quello che dicono il risultato e le statistiche.
Se per lo meno nel primo tempo di Lione il PSG aveva dimostrato di poter tenere testa all’autorevolissima avversaria, nella partita del Parco dei Principi davvero non c’è storia. Il Lione domina, vince e accede con pieno merito alla sua finale di Champions League numero #11.
In finale
Barcellona e Lione rispettano quelli che erano i presupposti della vigilia e le previsioni fin dall’inizio della fase a gironi. In campo al San Mames di Bilbao nella serata del 25 maggio che chiuderà la stagione femminile europea prima delle Olimpiadi, saranno di fronte la squadra più vincente di sempre, il Lione, e quella che ha dominato le ultime stagioni.
Il Lione, 11esima finale con otto vittorie, e il Barcellona, quinta finale, due delle quali vinte. PSG ancora una volta beffato sul più bello dalla sua avversaria di sempre. Lione e Barcellona si ritroveranno di fronte in una rivincita della finale del 2019 ma anche di quella del 2021. Il Lione le vinse entrambe.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.