Barcellona, rimonta e riscatto: quarta finale di Champions League a spese del Chelsea | Highlights

Chelsea Barcellona
Il Barcellona trionfa sotto la pioggia a Stamford Bridge – Credits IPA

Mai dare il Barcellona troppo per vinto. Alla pessima partita di sette giorni fa al Montjuic, la prima sconfitta in un anno, la prima partita in bianco e senza gol in due anni, il Barcellona risponde con una prestazione di enorme valore tecnico e ribalta il risultato con una secca vittoria che vale la quarta finale di Champions League.

Onore al Chelsea che ancora una volta si inchina alla squadra più forte, non senza giocarsela tutta fino in fondo. Ma dimostrando che due capolavori tattici contro un colosso del genere sono troppi persino per una squadra ben diretta e splendidamente allestita.

Chelsea-Barcellona 0-2

La prima nota riguarda Stamford Bridge, salottino nel cuore di Londra che porta quasi 40mila persone (record per il calcio femminile del club) alla causa delle Blues. Uno spettacolo fantastico che fa da contrasto con la pessima stagione della squadra maschile contestatissima dai suoi stessi tifosi.

Il Chelsea parte da un vantaggio importante rappresentato dallo splendido gol di Erin Cuthbert all’andata, all’Estadi Olímpic Lluís Companys. Al Barcellona ne servono due: e con Putellas di nuovo in panchina, le blaugrana fanno immediatamente capire di volersi prendere tutto quello che serve fin da subito. Il Chelsea si chiude e riparte di fronte alle manovre offensive organizzate e metodiche del Barça. Una partita in crescendo quella delle catalane che senza scomporsi né affannarsi si limitano a spingere senza mai scoprirsi.

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Tutta la delusione di Emma Hayes che lascia la Champions League e il Chelsea – Credits IPA

Il vantaggio inglese scompare al 25’ quando alla terza occasione e dopo due parate di Hampton il Barcellona passa: azione insistente che il Chelsea non riesce mai ad allontanare dalla propria trequarti. Dai limiti e da posizione decentrata Aitana Bonmatí lascia partite un gran tiro che una deviazione in spaccata di Kadeisha Buchanan rende imparabile per Hannah Hampton. Festa grande per gli oltre 2mila tifosi del Barcellona sugli spalti…

Il Chelsea, sotto di un gol, si scrolla di dosso sia la paura di perdere che quella di vincere e risponde con carattere chiamando Cata Coll a una deviazione provvidenziale su una conclusione molto insidiosa di Catarina Macario.

Il secondo tempo

Ad aggiungere drammaticità il secondo tempo regala condizioni pesantissime con un violento acquazzone che si abbatte su Londra. Il Chelsea spreca una clamorosa occasione al 50’ con Nuskens che interviene in spaccata su un cross dalla sinistra di Lawrence. Azione splendida: ma la conclusione apparentemente vincente sbatte sulla faccia del palo ed esce. In quella che sembra una vera e propria sceneggiatura d’altri tempi, sotto il diluvio, il Chelsea vede affogare le proprie speranze. Buchanan si fa espellere con due cartellini gialli nell’arco di cinque minuti (non senza polemiche) e con le avversarie in dieci il Barcellona completa la sua impresa eccellente.

Azioni sempre più tambureggianti e continue: arrivano un altro tiro di Bonmatì, un colpo di testa di Salma Paralluelo alto di poco. E con il Chelsea disperatamente chiuso in difesa ecco altre parate di Hampton ancora su Salma, Bonmatì e Batlle. Il Chelsea riesce una sola volta ad alleggerire: al 72’ l’episodio decisivo. Bonmatì si infila tra Carter e Lawrence: la prima la sbilancia, la seconda la aggancia. Rigore cercatissimo che Fridolina Rolfo trasforma in modo impeccabile.

E da lì in poi il Barcellona si limita ad accompagnare all’uscita una squadra intristita, frustrata e demotivata da una partita nel corso della quale niente è andato per il verso giusto. A cominciare dall’assenza di una giocatrice decisiva come Mayra Ramirez. Onore al merito al Chelsea che è riuscito già in un’impresa straordinaria, infliggere al Barcellona una di quelle sconfitte che fa scuola e che la formazione catalana si ricorderà per un pezzo. Ma una sconfitta, di misura per quanto importantissima, contro un colosso del genere, non può bastare.

Barcellona in finale

Aitani Bonmatì, con un ennesimo gol pesantissimo – il 21esimo in Champions League, tanti quanti quelli di Putellas, record assoluto – si porta a casa il meritatissimo trofeo MVP. Barcellona, campione d’Europa in carica, che diventa la seconda squadra a conquistare per quattro volte di fila la finale europea più importante. Stavolta lo fa in rimonta, cosa mai accaduta e, per la prima volta, addirittura leggermente sfavorito dalla sconfitta della gara d’andata.

Quattro finali consecutive in passato le aveva conquistate solo il Lione, impegnato nella sfida di ritorno e vittorioso nella gara di andata 3-2 contro il Paris St.Germain che, proprio come il Barcellona, è a caccia della rimonta estrema sul proprio campo nel match decisivo in programma domenica pomeriggio.

Ben tornato!