Il calciomercato riporta Alvaro Morata alla Juventus. Lo spagnolo ritrova Pirlo, stavolta da allenatore. Un giocatore “rimpiazzo” capace di gol da Champions e dallo stipendio contenuto
La Juventus e Alvaro Morata, parte seconda. Il calciomercato regala storie ed emozioni e così sarà lo spagnolo il nuovo attaccante agli ordini di mister Andrea Pirlo. Per lui, dunque, scatta la seconda esperienza a Torino, dopo aver vestito la maglia dei bianconeri già per due stagioni, dal 2014 al 2016.
Una trattativa lampo, chiusa in poche ore nella giornata di lunedì. Rimasta intrappolata nelle contorte trame d’accordi fra Milik e Dzeko, la Juventus ha deciso di rompere gli indugi e – abbandonata la pista che avrebbe portato al bosniaco – ha virato su Morata: l’apertura dell’Atletico Madrid al prestito con diritto di riscatto ha fatto il resto.
L'(ormai) ex colchoneros, però, ritrova una squadra molto diversa da quella che aveva lasciato ormai quattro anni fa. E non solo perché Pirlo è passato da compagno ad allenatore. Approfondiamo quindi insieme cosa Morata può dare a questa Juve, le differenze con Edin Dzeko e quanto costerà il suo arrivo.
Vedi anche: Giocatori juve 2020 2021 formazione Juventus
Juve, Morata: età e passato in bianconero
Rispetto agli altri profili trattati fin qui dalla Juventus, Morata ha dalla sua l’età. L’attaccante spagnolo, infatti, compirà 28 anni il prossimo 23 ottobre, contro le 33 candeline di Luis Suarez e le 34 di Edin Dzeko. Un particolare che – al di là delle occasioni di mercato – ha sicuramente influito nella scelta, vista la volontà del club, ribadita dallo stesso Andrea Agnelli, di ringiovanire la rosa.
In questo senso, allora, parliamo di una perfetta operazione “svecchiamento” visto che Morata prenderà il posto di Gonzalo Higuain, 33 anni a dicembre. Come spesso succede nel calcio, un vero scherzo del destino: proprio il Pipita, infatti, aveva sostituito lo spagnolo nel 2016, dopo la recompra del Real Madrid.
Riavvolgiamo il nastro. Nel 2014, Morata arriva alla Juve dai blancos per 20 milioni. Nel contratto, però, viene prevista una clausola: il Real avrebbe potuto riacquistare il giocatore al termine della stagione (o di quella successiva) per 30 milioni.
Il primo anno in bianconero di Morata è stellare. Lo spagnolo fa coppia con Carlitos Tevez nel 4-3-1-2 di Massimiliano Allegri e realizza 15 reti in 46 presenze. Ma i gol – si sa- non si contano, si pesano. E Morata mette il suo zampino nelle partite più importanti: va a segno in 5 gare su 7 nella fase a eliminazione diretta della Champions League, comprese le due sfide in semifinale col Real Madrid e la sfortunata finale di Berlino contro il Barcellona.
Anche la sua seconda stagione continua nel segno di un Morata “bello di notte”. Solo 12 gol in 47 presenze, ma due reti nelle prime due gare di Champions (arrivando così a 5 partite di fila a segno nella competizione, record eguagliato soltanto da Alessandro Del Piero) e la straordinaria cavalcata contro il Bayern Monaco per la rete di Cuadrado.
This run by Morata and goal by Cuadrado vs Bayern is world class
🎥: SEN31 pic.twitter.com/f9CB8sMLKn
— FUT Stephen A (@FutStephenA) September 15, 2020
A giugno del 2016, però, il Real Madrid esercita la clausola e Morata torna a in Spagna. Prima di ritornare quest’anno a Torino, anche due anni al Chelsea di Antonio Conte e all’Atletico del “Cholo” Simeone. Ad aspettarlo – ora – c’è la maglia bianconera, magari con quel numero 9 già indossato da Morata. E, guarda caso, al momento vacante in casa Juventus.
Morata: stipendio e quanto è costato alla Juve
Con Morata, la Juve – al di là delle valutazioni tecniche – si è assicurata uno degli attaccanti migliori sul mercato. La qualità, però, si paga e la trattativa che porterà lo spagnolo a Torino non è stata sicuramente imbastita su cifre low cost.
D’altronde, il comunicato ufficiale parla di un affare da 55 milioni di euro complessivi se – dopo il prestito oneroso – il club bianconero decidesse di rilevare il suo cartellino: “Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Atletico de Madrid per l’acquisizione, a titolo temporaneo fino al termine della stagione sportiva 2020/2021, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Álvaro Morata a fronte di un corrispettivo di € 10 milioni. Inoltre, l’accordo prevede: la facoltà di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore entro il termine della stagione 2020/2021 a fronte di un corrispettivo di € 45 milioni”.
Al termine di questa stagione, il prestito potrà essere rinnovato di un ulteriore anno (sempre per 10 milioni di euro) e – in quel caso – la cifra per rilevare il cartellino a fine anno scenderebbe a 35 milioni, come sottolineato dal comunicato: “La facoltà di estendere l’acquisizione a titolo temporaneo fino al termine della stagione 2021/2022 a fronte di un corrispettivo di € 10 milioni e la facoltà di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore entro il termine della stagione 2021/2022 a fronte di un corrispettivo di € 35 milioni”.
Una formula pensata in chiave ammortamenti e bilancio, più che per una reale necessità di dover valutare il giocatore per un’altra stagione. Una sorta di leasing.
Ancora incerte, invece, le cifre del suo stipendio. All’Atletico Madrid, Morata percepiva 9 milioni di euro netti a stagione, cifre difficili da raggiungere per la Juve in questo momento. Per arrivare a Torino, quindi, Morata si sarebbe tagliato l’ingaggio. Le fonti più accreditate parlano di 5 milioni di euro netti che, coi bonus, potrebbero diventare 7,5.
Vedi anche: Stipendi Juventus
Per sfruttare il decreto crescita per i lavoratori rimpatriati, però, bisognerà aspettare che lo spagnolo diventi a tutti gli effetti un giocatore bianconero e che, quindi, la Juventus riscatti il suo cartellino dal prestito. In quel caso, risparmiando parte dello stipendio lordo, l’ingaggio netto del giocatore potrebbe tornare ai livelli di Madrid.
Juve, Morata: la formazione con Pirlo
La Juventus di Andrea Pirlo – come mostrato contro la Sampdoria – partirà (almeno all’inizio) con il 3-4-1-2 come modulo di base. In questo schieramento, Morata occuperà una delle due posizioni in attacco, insieme a Cristiano Ronaldo o a Paulo Dybala. O, magari, in coppia con entrambi, con l’arretramento in posizione da trequartista dell’ex Palermo.
In questo senso, lo spagnolo potrebbe essere un ottimo partner sia per CR7 che per la Joya: Morata, infatti, è una prima punta atipica. Strutturato fisicamente e bravo nel gioco aereo, ha però bisogno di campo per sfruttare la sua velocità e – se ingabbiato in area – soffre la marcatura asfissiante dei centrali di difesa. La sua duttilità, comunque, lo rende imprevedibile e capace di occupare diverse posizioni, come confermato da Massimiliano Allegri, suo ex allenatore, in una vecchia intervista a Sky Sport.
#morata pic.twitter.com/uMKVMevZzZ
— Antonello (@Antorco66) September 21, 2020
Alla Juve, poi, Morata ritroverà proprio Cristiano Ronaldo, con cui ha già fatto squadra ai tempi del Real Madrid. In quel frangente, il tandem fra i due aveva vissuto di alti e bassi: il portoghese preferiva giocare con Karim Benzema, più bravo in quel lavoro “sporco” e di sponda tanto ricercato da CR7. Oggi, però, Morata è cresciuto e la coppia con Cristiano sarebbe sicuramente letale dal punto di vista del dinamismo e della velocità. Caratteristiche che – soprattutto in Champions – fanno la differenza
Juventus, Morata e Dzeko: il confronto
Per alcuni giorni, la Juve è sembrata vicinissima a chiudere con la Roma l’affare Edin Dzeko, un giocatore che – per caratteristiche – è sicuramente diverso da Alvaro Morata. In comune, i due hanno una marcata supremazia nel gioco aereo, confermata dai tanti gol di testa realizzati nelle ultime tre stagioni.
Ultime 3 stagioni #Dzeko 57 gol (1 ogni 190′) 13 di testa #Morata 46 gol (1 ogni 180′) 16 di testa pic.twitter.com/Uhinew91rS
— pennaBianca (@pennabianca1196) September 21, 2020
I punti di contatto fra i due, però si esauriscono qui. Dzeko è un regista avanzato, bravissimo nel proteggere palla e nel valorizzare i giocatori attorno a lui. Morata, d’altro canto, è uno dei migliori interpreti del calcio verticale: sponde per poi attaccare l’area in velocità, come nel caso del gol forse più importante della sua esperienza all’Atletico, quello con cui ha contribuito quest’anno a eliminare il Liverpool dalla Champions League.
🔴⚪️ Your favourites for the title? Atlético beat the holders to reach the last 8…#UCLdraw pic.twitter.com/zCfx2yBXC7
— UEFA #SuperCup (@ChampionsLeague) July 10, 2020
La sua pecca, invece, è sicuramente la protezione palla e il numero di tocchi in area di rigore, aspetti in cui Dzeko è un maestro. Le dissonanze fra i due fanno così pensare a una Juve più interessata a cogliere le occasioni sul calciomercato piuttosto che a seguire una linea tecnica e assecondare le richieste “da campo” di Andrea Pirlo.
Indubbiamente, Morata è un “rimpiazzo”, arrivato dopo che le trattative per Suarez e Dzeko si sono arenate in un punto morto. Ai bianconeri, però, potrebbe anche non essere andata così male. Con lo spagnolo, infatti, trovano un attaccante capace di svariare lungo il fronte offensivo, in grado di dare quella velocità che da tempo manca alla manovra e – soprattutto – autore di gol pesanti in Champions League. Cristiano Ronaldo, finalmente, potrebbe aver trovato un compagno da notti europee.
Vedi anche: Ronaldo goal Juventus
Gentile juventino88,
non concordiamo che Morata sia stato il nome richiesto da Pirlo. Al netto di Suarez, bloccato da motivi extracampo, la Juve aveva già chiuso con Dzeko e solo la cocciutaggine di De Laurentiis nel prendere le multe e i diritti di immagine da Milik ha fatto saltare il doppio affare. A quel punto, la società ha virato su un “rimpiazzo” (di prestigio, ma pur sempre un rimpiazzo) come Morata. Ha colto un’occasione di mercato piuttosto che seguire la linea del tecnico anche perché Suarez, Dzeko e Morata sono tre tipologie di attaccanti totalmente agli antipodi.
Per il resto, lo stipendio è indicato (in attesa di una comunicazione ufficiale, visto che la Juventus è quotata in borsa) così come le sue caratteristiche e quale apporto potrà dare alla Juventus di Pirlo in termini di velocità e dinamismo, caratteristiche mancate ai bianconeri in Champions League dall’addio… proprio di Morata.
Gentile Gabriele,
purtroppo – come abbiamo sottolineato spesso nelle nostre analisi – la Juventus è bloccata sul mercato da alcuni esuberi con ingaggi fuori mercato. Lo stipendio, però, non se lo sono di certo rinnovato da soli. Negli anni passati, la dirigenza della Juventus ha seguito una politica su giocatori over 30 e seconde linee disastrosa. Menomale, in questa stagione sembra voler correggere un po’ il tiro.
un testo interminabile per non dire quanto guadagna cosa che il titolo promette. tante informazioni copiate e incollate
da altri siti di statistiche ma non c’è nulla che spieghi come gioca e quale sarà il suo impiego con pirlp. che e’ l’unica cosa che lo ha portato alla juve perchè il tecncico che ci ha giocato voleva lui e non e’ mai stato
Interessato a dzeko e milik
Ok l’acquisto di Morata, ma finché la Juve non si libera del quel pensionato di Khedira non potrà fare altre operazioni di calciomercato a mio avviso necessarie.