Le proprietà medicamentose della melissa sono note fin dall’antichità, ma questa pianta è ottima anche in cucina per dare un tocco particolare ad alcuni piatti e si può usare inoltre come tonico per la pelle.
Proprietà Melissa. La melissa, il cui nome scientifico è melissa officinalis, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Lamiacee e cresce spontanea in Europa e in Asia. In Italia, a seconda della regione in cui ci si trova, viene chiamata anche setrunedda, limonella, erba cedrata, mentuccia o fior d’api. Si tratta di una piccola pianta erbacea che cresce in altezza per circa trenta centimetri e tende ad espandersi orizzontalmente, molto semplice da coltivare e dalle molteplici proprietà.
Proprietà della melissa
La melissa viene utilizzata da secoli per le sue proprietà curative e secondo la tradizione è sempre stata considerata un’erba dal potere calmante e rilassante. L’uso della melissa viene quindi consigliato in caso di insonnia e generale nervosismo.
Sembra però che la melissa abbia molte altre proprietà: è utile in caso di emicranie e nevralgie, per calmare dolori intestinali e mestruali, per ridurre l’aerofagia, per placare la tosse e per limitare la tachicardia.
Sembra inoltre che la melissa aiuti in caso di acidità di stomaco e colite e favorisca la digestione. Ma la melissa, a quanto pare, aiuta anche a dimagrire: la sua azione rilassante infatti può ridurre la fame nervosa.
Infine, con le sommità fiorite della melissa si possono preparare tonici e creme per purificare la pelle.
Come usare la melissa
Della melissa si usano sia le foglie che i fiori. Utilizzando le foglie, sia fresche che essiccate, si può preparare un infuso. Basta mettere una manciata di foglie appena colte, o un cucchiaio di foglie essiccate, in un litro di acqua bollente e lasciare in infusione per circa dieci minuti, a fuoco spento. Questo infuso è ottimo da bere caldo prima di andare a dormire, o dopo i pasti.
Aggiungendo alle foglie di melissa anche scorza di limone o arancia si può poi preparare una tisana, buona da bere sia calda che a temperatura ambiente.
Per aiutare a curare la tosse, il mal di testa, il mal di stomaco e lenire altri disturbi come ansia e irritabilità esiste poi la tintura madre di melissa, ottenuta lasciando macerare a freddo le foglie di melissa per tre settimane nell’alcol. Le foglie devono essere fresche, raccolte prima della fioritura.
Per uso cosmetico viene inoltre utilizzato l’olio essenziale di melissa, che pare essere ottimo per curare le pelli troppo grasse o impure. Questo olio si può aggiungere in piccole quantità alle creme per il viso e per le mani.
Possibili effetti collaterali e controindicazioni
La melissa, come moltissime altre piante, può creare problemi se assunta in dosi troppo elevate. Pare infatti che ingerendo grandi quantità di melissa ci si possa sentire ansiosi e agitati anziché calmi. Questa pianta, che sembra essere utile a chi ha problemi di ipertiroidismo, va invece evitata da chi soffre di ipotiroidismo e da chi è malato di glaucoma o rischia di svilupparlo.
La melissa in cucina
Non sono in molti a sapere che la melissa è ottima anche da usare in cucina, per aromatizzare alcuni piatti, cui dona un aroma particolare e delicato, a metà tra il limone e la menta.
Si possono aggiungere foglie di melissa fresche sia in preparazioni dolci – come gelati e creme, marmellate, crostate e frullati di frutta – che in piatti salati, ed è ottima per aromatizzare l’olio o l’aceto balsamico.
La melissa fresca si può anche aggiungere nelle insalate per dare un leggero sapore di limone. In questo caso è bene che le foglie vengano tagliate molto finemente.
Aggiunta poi a verdure cotte e a farciture, la melissa dà un gusto caratteristico e sembra sia particolarmente interessante l’accostamento tra melissa e funghi.
Come coltivare e conservare la melissa
La melissa è una pianta che cresce con grande facilità e non necessita di particolari cure o terreni specifici. Si può dunque seminare in giardino o in terrazza, direttamente in piena terra in primavera, possibilmente in una zona non eccessivamente soleggiata, oppure si può far crescere in vaso senza problemi. Per quanto riguarda la conservazione, le foglie fresche di melissa si possono congelare oppure essiccare. Una volta essiccate, le foglie di melissa vanno conservate in contenitori al riparo dalla luce, in un luogo fresco e asciutto.
Melissa, storia e curiosità
Il nome della melissa deriva dal greco e significa ape. Secondo un antico mito, Melissa era una ninfa e Apollo era tanto innamorato di lei che dimenticò di guidare il carro del sole, lasciando che il mondo cadesse nell’oscurità. Così Zeus, per punire Apollo, trasformò Melissa in un’ape.
Che la pianta della melissa sia particolarmente amata dalle api è noto fin dall’antichità: già Plinio nella Naturalis historia consigliava agli apicoltori di strofinare gli alveari con le foglie di questa pianta per far sì che le api non sciamassero altrove. Ma la melissa non era cara solo dalle api: gli antichi greci ne conoscevano già i benefici effetti per la cura dell’ansia e dell’agitazione.
Successivamente, nel Medioevo, i frati cominciarono a coltivare la melissa negli orti dei loro conventi e per via delle sue proprietà curative la melissa diventò presto un importante ingrediente di tisane, liquori ed elisir di lunga vita.
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