Pensioni di giugno: 50 euro in meno sul cedolino, ma non per tutti. Chi sono i pensionati interessati e quando arrivano i soldi.
Per le pensioni giugno 2025 è prevista una riduzione di 50 euro al mese. Ma attenzione, non si tratta di un taglio generalizzato né di nuove tasse. Vediamo nel dettaglio chi è interessato da questo taglio, perché avviene e fino a quando durerà.
Pensioni giugno, perché sono più basse?
La riduzione sull’importo delle pensioni giugno è dovuta a un ricalcolo Inps per l’indennità una tantum versata ai pensionati nel 2022. In quell’anno, durante il Governo Draghi, era stato disposto un bonus straordinario da 150 o 200 euro per contrastare l’aumento dell’inflazione, destinato anche ai pensionati con redditi fino a 20.000 o 35.000 euro annui.
In seguito a controlli e verifiche, l’INPS ha accertato che alcuni beneficiari non avevano diritto, in tutto o in parte, a quella somma. Di conseguenza, la cifra deve essere restituita tramite trattenute mensili sul cedolino della pensione. La pensione è quindi decurtata solo a chi ha ricevuto questo incentivo senza averne diritto. Tutti gli altri riceveranno l’importo pieno nella mensilità di giugno, senza alcuna diminuzione.
Quanto dura la riduzione della pensione?
Per 4 mesi consecutivi: giugno, luglio, agosto e settembre 2025. Il motivo è che la somma erogata non dovuta è di 200 euro, da rimborsare in 4 rate tramite trattenuta sull’importo della pensione mensile. Questa novità è prevista dal comunicato stampa che trovate sul sito internet www.inps.it.
Da ottobre 2025 questa riduzione non ci sarà più e l’importo tornerà più alto di 50 €. Ma se non avete ricevuto alcuna comunicazione dall’Inps riguardo questo rimborso, il vostro assegno di giugno e i seguenti 3 non subiranno alcun taglio.
Date pagamento pensioni giugno 2025
Per quanto riguarda il pagamento della prossima mensilità, ci sarà un leggero ritardo rispetto al solito. Il motivo è che i primi 2 giorni del mese sono festivi (il primo giugno è domenica, mentre il giorno seguente è la Festa della Repubblica). Per questo l’accredito della pensione in banca avverrà a partire da martedì 3 giugno tramite bonifico.
Per quanto riguarda i pensionati che ritirano l’assegno presso gli sportelli di Poste Italiane, verrà adottata come di consueto una distribuzione scaglionata in base all’iniziale del cognome, a partire dal 3 giugno in poi. Quindi anche per il pagamento della pensione alle poste ci sarà con qualche giorno di ritardo rispetto al solito.
Pensioni giugno: le 4 novità in sintesi
Riassumendo ecco cosa cambia per la prossima mensilità:
- il taglio di 50 euro non riguarda tutti i pensionati, ma solo chi ha ricevuto indebitamente il bonus del 2022.
- La trattenuta durerà per 4 mesi: da giugno a settembre.
- Da ottobre l’importo tornerà alla normalità.
- Il pagamento della pensione di giugno sarà posticipato al martedì 3 a causa dei giorni festivi.
I pensionati che non hanno ricevuto comunicazioni da parte dell’INPS o non hanno beneficiato del bonus una tantum, continueranno a percepire l’importo pieno senza alcuna variazione.
Vuoi capire meglio come funziona il sistema pensionistico in Italia? Leggi anche questi approfondimenti:
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web