Marchio Armani: storia e attualità di uno dei più geniali inventori dell’eleganza italiana nella moda.
Il marchio Armani è uno dei più noti a livello internazionale: Giorgio Armani è il fondatore di un brand diffuso universalmente, icona di eleganza e che ha un grandissimo successo economico (per Forbes Armani è il quinto uomo più ricco d’Italia con 7,6 milioni di dollari di ricchezza).
Giorgio Armani: biografia di un genio della moda
Nativo di Piacenza, classe 1934, Giorgio Armani era avviato ad una carriera nel campo della medicina che abbandonò nel 1957 quando lasciò la facoltà alla Statale di Milano.
Il suo apprendistato nel settore della moda avvenne con l’ingresso alla Rinascente dove contribuiva a creare l’immagine di uno dei grandi magazzini più importanti di tutta Italia. Fu però per Cerruti che incominciò l’attività più specifica nel campo dell’abbigliamento: la collaborazione per il brand Hitman proseguì fino al 1970 e Armani disegnava i capi della linea maschile.
Nel 1974, con l’approdo in Sicons, Armani potè iniziare a legare il suo nome ad una linea, la Armani by Sicons.
Giorgio Armani storia azienda
Appena un anno dopo re Giorgio era pronto per l’avventura autonoma: nascerà nel 1975 la storia del gruppo Armani come brand indipendente, una casa che passerà attraverso la produzione di capi di alta moda, occhiali, pelletteria, profumi, ma anche oggettistica per la casa, fiori e dolci, abiti per bambini, fino ad arrivare a dare il nome a ristoranti e a luxury hotel nel cuore di Milano e di Dubai.
Gli abiti iconici divennero immediatamente noti a livello mondiale: la giacca da donna ideata a partire dalle linee prettamente da uomo, i capi maschili che persero l’eccessivo rigore degli anni Cinquanta per approdare ad uno stile più informale ed elegante, dove la ricerca della materia prima diventava il cuore per la produzione di abiti raffinati e mai eccessivamente impostati. Il centro gravitazionale dello stile Armani iniziò proprio a diventare questo: saper essere estremamente eleganti senza diventare severi o inutilmente solenni.
E poi i colori di Armani: i grigi, gli scuri degli abiti eleganti, il greige, una via di mezzo tra grigio e color terra, ma soprattutto il blu, accostato anche al nero in sperimentazioni cromatiche meno convenzionali.
Giacca Armani: storia di un mito dell’abbigliamento
La giacca da donna Armani era già entrata nell’immaginario collettivo: Diane Keaton, che aveva vinto il premio oscar per il film Io e Annie, salì sulla passerella con addosso proprio una di quelle famose giacche. Altre star del cinema, dell’arte, dello sport, dell’entertainment portavano capi della maison come Richard Gere, Madonna, Christian Bale, Penelope Cruz, Jessica Chastain, Michael Fassbender e tanti altri, molti dei quali poi entrarono nelle amicizie personali di Giorgio.
Armani, con altri nomi della moda come Valentino, Trussardi, Missoni, Prada, Ferrè, le Sorelle Fontana, Versace, Elsa Schiaparelli, è stato al cuore di quel boom italiano, iniziato a cavallo della fine della seconda guerra mondiale ed esploso con gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Già nel corso di questo ultimo decennio Armani si allargava al mondo: non solo Europa e Stati Uniti ma anche sfilate in Giappone e persino entro la “cortina di ferro”, in Russia.Â
I riconoscimenti arrivarono dalla clientela e dai fatturati, in costante crescita, ma anche dalle maggiori istituzioni internazionali, come il Guggenheim di New York, che lo celebrò in una retrospettiva con numerosi capi, i tailleur Armani, storia riconosciuta della moda, ma anche le giacche femminili, i vestiti indossati dalle grandi personalità , i jeans, le giacche destrutturate senza i supporti all’interno e con i bottoni spostati, altro capo che identifica il brand.
Si iniziò a produrre per lo sport con Ea7, per il pubblico più largo con il marchio Armani Jens. Ea7 è legata ancora oggi alla gloriosa Pallacanestro Milano e ha vestito gli atleti azzurri alle olimpiadi di Londra
Marchio Armani oggi: fatturato e presenza nel mondo
La casa di moda Armani è indicata dal Centro studi Mediobanca come tra le più solide, sostanzialmente priva di debiti finanziari. Il gruppo Armani è terzo (dato 2016) per vendite in Italia con 2,5 miliardi di Euro dietro solo a Luxottica (di cui per altro la società ha il 5%) e Prada.
Il brand è diffuso in tutto il mondo, con 98 store solo in Italia suddivisi tra i marchi della maison (boutique Giorgio Armani, Armani Collezioni, Emporio Armani, A/X Armani Exchange, Armani Jeans, Armani Junior, Giorgio Armani Accessori, Armani Casa) ma può vantare presenze anche in India, in Kazakstan, in Angola, in Iran, a Taiwan…
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