Come Della Valle è diventato Della Valle, tra luci e ombre. Da Tod’s e Hogan al Colosseo e la Fiorentina. Storia, fatturato e patrimonio aziendale del gruppo Della Valle.
Della Valle: storia di uno dei più importanti gruppi della moda italiana con succursali e store in tutto il mondo. Cosa c’è dietro il brand, cosa si produce, quanto rende la compagnia in termini di fatturato.
Della Valle: dall’azienda familiare alla conquista del mondo
Diego Della Valle nasce in una famiglia con tradizione nel ramo della fabbricazione di scarpe. Una piccola azienda che passa da nonno a padre a nipote e che con il terzo grado della famiglia inizia a crescere moltissimo. Dal 1975, anno in cui salì in sella a dirigere l’azienda, l’espansione fu continua fino ad arrivare alla quotazione in borsa e alla creazione di colossi internazionali come Hogan e Tod’s.
La storia del gruppo comincia però a inizio del Novecento: Filippo Della Valle riuscì a dare vita al primo nucleo produttivo che era ancora semi-artigianale. E così restò per un settantennio.
Gli anni 70, il boom di Tod’s
Importanti azioni di marketing, diversificazioni dei brand, ottima capacità di raccogliere capitali con la quotazione in Borsa: dagli anni Settanta il piccolo stabilimento di Della Valle diventa una holding con svariati marchi identificati come la migliore eccellenza produttiva nell’ambito calzaturiero (e non solo). Nascono i brand Tod’s, Hogan, vengono acquistati Fay e Roger Vivier. Il filo conduttore, nelle linee diverse e negli stili identitari, resta il legame con la materia prima e l’attenzione per la qualità delle lavorazioni. Il tutto per dare ai clienti dei prodotti di alta usabilità ed eleganza.
I Marchi Della Valle: Tod’s, Fay, Roger Vivier
Il marchio Tod’s è legato alle scarpe e ai prodotti in pelle di lusso. Tutti i prodotti sono realizzati in modo artigianale e sono apprezzati anche da svariati vip.
Fay invece produce i capi di qualità ma che possono essere portati in ogni situazione, dalla più formale allo stadio. Fay ha collezioni uomo, donna e bambino. Roger Vivier ha inventato il tacco a spillo negli anni ’50. Le sue scarpe erano opere d’arte con molti accessori, vere e proprie sculture indossabili.
Il brand è stato acquistato da Diego Della Valle e oggi continua a sfornare scarpe, borse, piccola pelletteria, ma anche gioielleria e occhiali. Hogan rappresenta il lusso dinamico urbano. Commercializza scarpe, calzature interactive, pelletteria, accessori ed abbigliamento
Della Valle: i numeri del gruppo
Della Valle, o per meglio dire Tod’s (il nome della holding capogruppo) ha una spettacolare sede centrale ad Ancona, dove trionfa il marmo bianco. 25 mila metri quadrati in un’edificio a pianta quadrata contornati da 65 mila metri quadrati di parco.
La produzione di elevata qualità è portata a termine nei 6 poli produttivi dedicati alle calzature e nei 2 invece riservati alla pelletteria.
Della Valle: fatturato
Il fatturato di esercizio 2018 è stato di 958,3 milioni di Euro. Qui di seguito il grafico relativo ai ricavi dei singoli marchi del gruppo.
Tra i vari brand quello più in salute è Tods che ha segnato un aumento di fatturato anche nel 2018 mentre gli altri segnavano leggeri segni meno.
Il settore di vendita più corposo per il gruppo resta quello delle calzature con 743 milioni di fatturato, con a seguire la pelletteria (128), l’abbigliamento (67).
I marchi Tod’s sono presenti in tutto il mondo: il primo mercato è l’Italia con quasi un quarto del fatturato (282 milioni) del gruppo. Segue la Cina (con una buona crescita annuale pari al 3,2%), poi il resto d’Europa, le Americhe e i resto del mondo.
La collezione Tod’s ad Ancona
Tod’s è anche fortemente legata al mondo dell’arte. La sede centrale di Ancona ha una vasta collezione di opere d’arte contemporanea, tra le quali la scala ad onda progettata da Ron Arad, opere aeree in carta di riso dell’artista giapponese Jacob Hashimoto, gigantografie di Giovanni Gastel, un volto di donna di Igor Mitoraj posto nel grande parco.
Diego Della Valle oltre la moda
Diego Della Valle non è solo un imprenditore di successo: nella sua vita ha anche finanziato per 25 milioni il restauro del Colosseo. E’ il patron della Fiorentina che con la sua gestione ha ottenuto buoni risultati sportivi ed è saldamente in serie A. Ha inoltre avuto 2 mogli e ha due figli, Filippo ed Emanuele che sono attivamente impegnati nelle varie attività del gruppo.
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© copyright (12/03/2019)