Pace fiscale 2018: conviene o non conviene il nuovo condono?

Pagare fino a solo il 6% (a rate, in due anni) ed estinguere il debito con il Fisco: ecco cosa prevede la pace fiscale 2018

pace fiscale 2018

Uno dei punti in programma più discussi nel nuovo governo è stato quello relativo alla pace fiscale 2018. Ecco di cosa si tratta e, soprattutto, quali vantaggi potrà portare alle tasche degli italiani.

Cosa dice il contratto Lega-Cinque Stelle

Nel contratto di governo stipulato dalle due forze attualmente in maggioranza si legge: “È opportuno instaurare una “pace fiscale” con i contribuenti per rimuovere lo squilibrio economico delle obbligazioni assunte e favorire l’estinzione del debito mediante un saldo e stralcio dell’importo dovuto, in tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica”.

In sostanza pare di leggere che verranno aiutati i cittadini incapaci a fare fronte a tasse o adempimenti con il fisco a causa di situazioni eccezionali e non volontarie di dimostrata difficoltà economica.

Poco più sopra nel contratto stesso si rimarcava che l’utilizzo delle rate e di una riduzione del debito era un modo efficace per fare riscuotere pendenze altrimenti difficilmente riscuotibili e per non instaurare uno stato di paura tra contribuente e fisco.

Cos’è veramente la pace fiscale?

Come tutti i programmi, anche quello relativo alla pace fiscale è abbastanza generico. In particolare andrà definito in modo più esatto in cosa consiste il “disagio economico”, a quanto corrisponda effettivamente lo stralcio e in che modo si possa rateizzare.

Tutto questo non è specificato nel contratto di governo ma in altre proposte di legge era delinato meglio.

Vedi anche: Rottamazione cartelle esattoriali Equitalia: come aderire alla definizione agevolata.

La pace fiscale farà recuperare 35 miliardi all’anno

Nell’ottica del nuovo governo i provvedimenti legati alla pace fiscale dovrebbero incidere moltissimo sul bilancio pubblico. Matteo Salvini ha parlato di 35 miliardi di Euro nel primo anno di maggiori entrate.

La pace fiscale dovrebbe diventare il serbatoio da cui attingere per pagare il taglio delle tasse connesso all’introduzione dalla flat tax.

Versare anche solo il 6% del dovuto

Troviamo, come detto, maggiori dettagli in un disegno di legge presentato dalla Lega nel 2016, a firma Fedriga. Esso a grandi linee è la struttura della futura “pace fiscale” e prevede un versamento del 6% del totale dovuto nel caso di:

  • un debitore senza immobili,
  • un imponibile relativo all’annualità precedente sotto i 18 mila euro,
  • la presenza di un familiare che avesse perso il lavoro o avesse chiuso la partita Iva o la società nello stesso anno.

Il versamento passava al 10% del totale con:

  • un immobile di proprietà adibito ad abitazione principale,
  • reddito sotto i 24 mila Euro.

In tutti i restanti casi si sarebbe pagato un 25% del totale.

Si intuisce da queste proposte che la quota di ribasso per un debito con lo stato poteva arrivare persino persino poco oltre il 5%.

Un esempio. Immaginiamo un debito con il fisco di 15 mila euro, restando queste soglie se ne potrebbero versare anche solo 900 per chiudere definitivamente tutto il contenzioso, magari anche rateizzando in due annualità. Certamente molto conveniente.

Vedi anche: Equitalia, rottamazione cartelle online don Fai D.A. Te.

Un limite massimo ma molto flessibile

Il ministro Salvini ha parlato di un limite massimo per le somme da “condonare”: 200 mila euro a cartella e ad anno di imposta.

L’Agenzia delle Entrate ha tuttavia stimato il bacino di incassi potenziali da debiti non riscossi a 41 miliardi: calcolando un massimale del 25% (che comunque è la fascia superiore, date le altre due più basse) si arriverebbe così ad un incasso massimo di 10 miliardi, in due anni, 5 miliardi anno, ben lontano dalle attese del governo.

Conviene rottamare/condonare?

Guardiamo il tutto dall’occhio del contribuente.

Naturalmente viste le basse (se non bassissime) soglie di pagamento per chiudere il pregresso e vista la possibilità di saldare a rate, in due anni, conviene sicuramente sistemare le pendenze col Fisco. La pace fiscale dovrebbe essere approvata anche a livello legislativo entro fine anno: vi terremo informati.

Vedi anche: Ft, Italia una bomba economica a tempo pronta ad espoldere

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