La definizione agevolata permette di pagare cartelle esattoriali di Equitalia senza more e sanzioni. Ecco come richiederla.
Il governo Renzi ha messo in cantiere la chiusura dell’Agenzia Equitalia che si occupava di riscuotere numerose tasse nazionali e locali e di provvedere a solleciti e invii delle famigerate “cartelle” nel caso di inadempienze. Con la chiusura di Equitalia cosa accadrà a tutte le cartelle già emesse?
Fino al 23 gennaio 2017 si potranno rottamare le cartelle Equitalia
Da lunedì 7 novembre e fino al 23 gennaio 2017 di potranno rottamare le cartelle Equitalia. In realtà in termine tecnico si parla di “definizione agevolata”.
Che periodo di tempo copre la rottamazione?
Si potranno rottamare cartelle (“carichi affidati ad Equitalia”) relative al quindicennio 2000-2015: tasse e contributi non versati, Iva non versata, contravvenzioni non saldate. Ovviamente purché esse siano in carico ad Equitalia.
Cosa risparmio con la definizione agevolata?
Tramite la definizione agevolata si pagherà l’importo dovuto (o l’importo residuo da versare, se si tratta di rate) ma senza tutte le sanzioni e i vari interessi di mora. Per le multe stradali invece si potranno pagare gli importi privi di interesse di mora e di ogni maggiorazione prevista dalla normativa vigente.
Si tratta comunque di un ottima possibilità per tornare in regola eliminando tutti i carichi pendenti e contemporaneamente vedere la propria quota da versare parzialmente decurtata.
È prevista anche la possibilità di suddividere il pagamento in rate (massimo 4).
Dove si scarica il modulo per la definizione agevolata?
Il modulo per la definizione agevolata si scarica direttamente dal sito di Equitalia (www.gruppoequitalia.it): già in home page si trovano il modulo DA1 (Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata) e l’elenco delle mail e delle caselle di posta elettronica certificata cui poter inviare l’adesione.
La compilazione è semplice: vanno inserire generalità (della persona fisica o dell’azienda) e indicate le cartelle esattoriali di cui si vuole chiedere la definizione agevolata specificando, se lo si desidera, il numero di rate in cui suddividere il pagamento.
Come si presenta la domanda di definizione agevolata?
Una volta compilato il succitato modulo DA1 lo si consegna fisicamente agli sportelli Equitalia oppure lo si invia tramite mail/Pec agli indirizzi delle Direzioni regionali servizi di riscossione di riferimento. Gli indirizzi, suddivisi per regione, sono già visibili nel modulo stesso ma si trovano anche facilmente sul sito di Equitalia. Anche se non li trovate è molto semplice perché tutti hanno questa estensione: [email protected] o [email protected] (ad es. se abitate in Abruzzo la mail è [email protected], la Pec è [email protected]).
Cosa succede dopo la presentazione della domanda?
Entro il 24 aprile 2017 Equitalia risponderà comunicando l’ammontare totale del dovuto, la scadenza delle eventuali rate e invierà i bollettini per effettuare il pagamento. Si potrà comunque pagare anche con la domiciliazione bancaria o direttamente agli sportelli Equitalia.
E chi sta già pagando a rate?
Pagherà le rate in scadenza fino al 2016 e poi deciderà se pagare in cifra unica o in massimo 4 rate il restante del dovuto, senza more e interessi.
E se si ha all’attivo un contenzioso con Equitalia?
Se si aderisce alla definizione agevolata si rinuncia espressamente a contenziosi sulle cartelle interessate.