Aumenti luce e gas, pane e pasta, a quanto ammontano e perché. Ecco le ipotesi del governo per ridurre l’aumento delle bollette.
Bollette luce e gas aumenti. I prezzi dell’energia potrebbero crescere fra il 30% e il 40% dal primo ottobre, se il governo non riuscisse a ridurre le voci che influiscono sul costo finale. Di conseguenza anche i generi alimentari, come ad esempio pane e pasta, rischiano di subire un’impennata dei prezzi.
Cerchiamo allora di capire quali sono i motivi di questi aumenti e come l’esecutivo potrebbe frenarli.
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Perché aumentano le bollette di luce e gas?
Dal primo ottobre i consumatori domestici, industriali e professionali subiranno un aumento delle utenze di elettricità e gas. Il motivo principale è la crescita del costo delle materie prime.
Questo problema non riguarda solo l’Italia, ma in tutta Europa e in tutto il mondo la domanda di energia cresce a ritmi superiori rispetto alla disponibilità di materie prime. Quindi, la minore disponibilità di queste ultime ne fa lievitare il prezzo.
Il rincaro ad inizio del prossimo mese, dovrebbe scattare perché in quella data inizia il periodo contrattuale di fornitura industriale dell’energia. In particolare, i contratti di fornitura a rinnovo annuale sono arrivati all’aggiornamento di prezzo, inevitabile da inizio ottobre 2021.
Quanto aumentano luce, gas, pane e pasta
Come detto il rincaro di luce e gas dovrebbe oscillare fra il 30 e il 40%, di conseguenza anche i generi alimentari e i trasporti costeranno di più.
Ma esattamente quanto in termini numerici? Secondo un calcolo realizzato da Assoutenti e Movimento Consumatori l’incremento potrebbe arrivare a 1.300 euro l’anno a famiglia. Di questi 500 euro in più solo per le bollette, mentre il resto dagli effetti indiretti degli aumenti (ad esempio 140 euro solo per pane, pasta e gli altri generi alimentari).
Insomma, con stangate di questo genere in arrivo, si rende necessario un intervento dell’esecutivo, quantomeno per ridurre l’impatto degli aumenti.
Soluzioni del governo per ridurre l’aumento delle bollette
Secondo Il sole 24 ore, per calmierare l’incremento delle utenze di luce e gas, il governo starebbe pensando alle seguenti soluzioni:
1- sterilizzazione dell’Iva sull’incremento tariffario. In particolare intervenendo sull’Iva relativa alla differenza fra l’ultima quotazione del costo dell’energia e quella del primo ottobre.
2- Intervento una tantum per ridurre gli oneri in bolletta. Con un provvedimento simile a quello già realizzato a luglio 2021, il cui costo però potrebbe essere consistente.
I tempi per realizzare queste soluzioni sono stretti, visto che i rincari scatteranno dal primo ottobre. Quindi una di queste potrebbe essere adottata all’interno del nuovo decreto fiscale in arrivo. Viceversa una riforma più ampia, che riduca le voci che contribuiscono al costo finale delle utenze, potrebbe arrivare nella Legge di Bilancio 2022.
Abbiamo visto perché da ottobre le bollette di luce e gas aumentano e quali sono le soluzioni allo studio per evitarlo. In sintesi, gli incrementi previsti sono pesanti, specie per le famiglie, visto che a cascata impattano anche sul prezzo dei beni di prima necessità . Per questo un intervento governativo è necessario, anche se non semplice.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web