Quali bonus ci sono per i disoccupati nel 2023? Dalle indennità ai sussidi, fino ai contributi per l’occupazione. Ecco i nuovi aiuti per chi è senza lavoro.
Nel 2023 l’elenco di bonus e sussidi per disoccupati in Italia è cambiato per le decisioni del governo Meloni. Tuttavia i soldi per chi non lavora saranno ancora erogati, ma con requisiti più stringenti. Ad esempio la Naspi o il Rdc hanno una durata inferiore e si perderanno più facilmente. Il reddito di cittadinanza in particolare terminerà a luglio, ma sarà sostituito da un altro sussidio con fasce di reddito e requisiti diversi. Inoltre, non mancano gli aiuti per over 50, donne e giovani, per consentirgli di trovare un lavoro.
Concentriamo quindi la nostra attenzione su quali sussidi economici per disoccupati ci sono nel 2023 e quali arriveranno nei prossimi mesi.
Vedi anche: Agevolazioni assunzioni under 30 2023
Bonus disoccupati 2023 per chi perde il lavoro
Partiamo dai sussidi garantiti a chi non ha più un lavoro per cause che non dipendono dalla propria volontà . Ovvero chi è stato licenziato. In questo caso esistono una serie di indennità che coprono parte dello stipendio che il dipendente percepiva in precedenza.
Per comodità vengono denominati bonus per i disoccupati e sono una cosa diversa rispetto ai bonus con Isee basso 2023, che spettano anche a chi un lavoro c’è l’ha nella maggior parte dei casi. Rientrano fra gli aiuti finanziari per disoccupati la Naspi e le altre forme di disoccupazione erogate dall’Inps.
Disoccupazione Naspi
La nuova assicurazione sociale per l’impiego, nota con l’acronimo di Naspi, rappresenta un’indennità di disoccupazione per chi perde involontariamente il lavoro. Per riceverla bisogna avere i seguenti requisiti:
- avere in precedenza un contratto di lavoro subordinato come dipendente
- trovarsi senza lavoro in modo involontario
- aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti.
In presenza di queste condizioni viene erogato un importo pari al 75% della retribuzione media mensile percepita. L’indennità arriva mensilmente dall’Inps per un numero di settimane pari alle metà di quelle contributive versate negli ultimi 4 anni. In futuro però l’esecutivo potrebbe ridurre la durata della Naspi, per incentivare a trovare un nuovo lavoro in tempi brevi.
Per approfondire leggi: Come cambia la disoccupazione Naspi nel 2023
Indennità di disoccupazione diverse dalla Naspi
I contributi per disoccupati diversi dalla Naspi, sempre erogati dall’Inps, ma ad altre categorie lavorative, sono principalmente 2:
- La DissColl ovvero l’indennità che spetta ai co.co.co., ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca, a patto che siano iscritti alla gestione separata Inps. La prestazione in questo caso è erogata per massimo 6 mesi.
- La disoccupazione agricola, rivolta a coloni, operai iscritti come lavoratori agricoli e piccoli coltivatori diretti. In base ai casi, a coloro che restano senza lavoro, spettano il 30 o il 40% dei giorni contributivi versati nell’ultimo biennio.
Non finisce qui, perché l’esecutivo ha introdotto anche un nuovo sostegno al reddito, detto anche anche bonus Sar 2023. Si tratta di un’indennità fino a 1.000 euro che spetta esclusivamente ai lavoratori che hanno avuto in contratto in somministrazione a tempo indeterminato o determinato, ma che ora sono disoccupati. Rientrano fra i beneficiari di questa misura anche i contratti di somministrazione in apprendistato. Si tratta quindi di un’agevolazione rivolta ai lavoratori precari.
Che aiuti ci sono per chi non lavora?
Per chi non ha un’occupazione e possiede una soglia Isee familiare fino a 9.630 euro c’è il reddito di cittadinanza. Il sussidio nazionale introdotto ormai da qualche anno garantisce un contributo mensile con ricarica su carta Rdc ai beneficiari.
Questo aiuto attualmente si può rinnovare ogni 18 mesi, se non si trova un’occupazione e non si percepiscono altre indennità . Tuttavia il governo Meloni ha stabilito che continuerà ad essere erogato fino a luglio 2023 per gli occupabili, vale a dire per chi ha un’età compresa fra 18 e 60 anni e non ha alcun impedimento per lavorare. Il sussidio invece continuerà ad essere erogato per chi non rientra in questa categoria (pensionati, over 60 o facenti parti di nuclei familiari con disabili).
Ma a partite dal mese di settembre dovrebbe entrare in vigore Mia (Misura di inclusione attiva) che sostituirà il reddito di cittadinanza. Ma i requisiti di accesso dovrebbero essere più stringenti e gli importi erogati più bassi (fra 375 e 500 euro mensili a nucleo familiare beneficiario). I dettagli di questo nuova misura saranno definiti dal governo nei prossimi mesi tramite apposito decreto legge.
Bonus una tantum per disoccupati
Chi non lavora e magari percepisce la disoccupazione o altri sussidi, ha comunque diritto a ricevere le indennità una tantum previsti dal governo. Ovviamente però in questo caso bisogna avere anche i requisiti reddituali stabiliti di volta in volta dalla legge.
Quindi per fare un esempio il bonus 150 euro (così come quello da 200 euro in precedenza) spettano anche ai percettori di Naspi e Rdc. Questi soldi per disoccupati vengono accreditati direttamente dall’Inps all’interno del pagamento mensile. Tuttavia ci sono differenze temporali visto che i percettori della disoccupazione o di altre forme di sostegno al reddito hanno ricevuto o riceveranno questi aiuti in mesi diversi del 2023. Per quanto riguarda il futuro invece questi incentivi rientrano fra i bonus bloccati e sospesi da Meloni, in altre parole non ce ne saranno altri.
Aiuti per disoccupati over 50, donne e giovani
Fino ad ora abbiamo visto quali sono i sussidi per i disoccupati, ma lo Stato prevede anche incentivi per consentire a determinate categorie di trovare un’occupazione. Questo attraverso sgravi contributi verso chi assume lavoratori:
- con più di 50 anni di età e disoccupati da almeno 12 mesi, in questo caso il datore di lavoro ha uno sconto del 50% sui contributi da versare. Ciò per una durata di 12 mesi per i contratti a tempo determinato e di 18 mesi per gli indeterminati.
- Donne (con il cosiddetto bonus donne senza lavoro) che consiste una decontribuzione del 100% fino a 6.000 euro, per donne disoccupate da almeno 12 mesi e con più di 50 anni. Di qualunque età invece se residente al sud o senza impiego da almeno 2 anni.
- Giovani, per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori under 36 (ovvero fino a 35 anni) con sgravi contributivi del 100% per i datori di lavoro privati. La durata dell’agevolazione è di 3 anni e fino ad un massimo di 6.000 euro.
Queste le principali agevolazioni per le assunzioni prorogate anche nelle legge di bilancio 2023.
Aiuti per disoccupati senza reddito
Chi ha reddito zero e quindi non lavora, può beneficiare di buona parte dei sussidi e degli incentivi visti fin qui. Ad eccezione della disoccupazione Naspi, a meno che non abbia perso il lavoro di recente. Per il resto i nuovi aiuti per disoccupati spettano anche a chi non ha reddito.
Quindi se sei fra questi ti consigliamo di rivolgerti ad un caf, per capire quale sussidio puoi richiedere già da ora oppure approfittare degli sgravi contributivi per trovare un’occupazione.
Bonus 2023 per disoccupati come richiederli
Abbiamo visto l’elenco di aiuti e sussidi per chi è disoccupato. Passiamo ora a cosa fare quando non si ha un lavoro per ricevere queste indennità . Semplicemente bisogna fare domanda all’Inps nei tempi e nei modi comunicate dalle circolari dell’Istituto. Ovviamente se percepite già la Naspi o il reddito di cittadinanza l’erogazione continuerà anche nel 2023, almeno fino alla scadenza del diritto.
Ma per ogni aiuto sono previste regole ben precise, che potete consultare sul sito ufficiale dell’Inps. Inoltre, ricordiamo che nei prossimi mesi il governo potrebbe cambiare alcune delle leggi attuali. Motivo per cui vi invitiamo a rimanere sempre aggiornati su Donnesulweb.it, dove vi forniremo tutte le novità di economia, per disoccupati, lavoratori, professionisti e pensionati.
Vedi anche: Pagamenti Inps aprile 2023 Naspi pensioni rdc assegno unico
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web