Nobel per la letteratura nel 2009, è una scrittrice di origine romena che fuggì al regime di Ceausescu e che si rifiutò di collaborare con la Securitate
Herta Müller Nasce il 17 agosto 1953 a Nitzkydorf, un piccolo villaggio nel Banato Svevo, una regione di cultura tedesca passata, dopo la seconda guerra mondiale, sotto il controllo della Romania. La sua famiglia faceva parte della minoranza tedesca del Paese e nel 1945 molti tedesco-romeni (tra cui la madre di Herta) furono deportati in Unione Sovietica, internati nei campi di concentramento messi in piedi nell’area del Bacino del Donek (oggi Ucraina). Dramma questo raccontato nel suo ultimo romanzo, Atemschaukel.
Tra il 1973 ed il 1976 studia letteratura tedesca e romena a Timisoara, legata ad un gruppo di scrittori e poeti romeno-tedeschi che praticava la letteratura come opposizione culturale al regime sociale di Ceausescu. Dopo la laurea lavora come traduttrice in un’azienda, viene licenziata quando si rifiuta di fare l’informatrice per la polizia segreta e da allora è costantemente perseguitata dalla Securtate.
Il libro del suo esordio, Niederugen, pubblicato a Bucarest nel 1982 in forma censurata, esce due anni dopo in Germania in edizione integrale, in Italia è stato tradotto da Fabrizio Rondolino nel 1987 con Bassure, titolo che mette in evidenza un doppio significato, quello di “bassopiano” e quello di “bassezze della vita”. Nell’opera, la Müller rivela i tratti distintivi della sua letteratura, con tendenza alla miniatura e alla rappresentazione autobiografica della provincia del Banato, collusa al regime hitleriano e passata senza soluzione di continuità sotto il feroce regime comunista di Nicolae Ceausescu.
Nell’84 pubblica Drückender Tango. Anche in questo caso la Müller descrive la condizione della gente in un piccolo centro a minoranza tedesca, la corruzione, l’intolleranza e la repressione dominanti. La stampa romena è fortemente critica, tanto che le si proibisce di pubblicare nel Paese.
Nel 1987 la Müller si trasferisce a Berlino – dove vive tuttora – con il marito Richard Wagner, anche lui scrittore. Da allora la Müller non è più riuscita a tornare in patria, nemmeno dopo la caduta del regime. Perseguitata anche all’estero, ha continuato a narrare in maniera sistematica la catastrofe di una società.
Il romanzo più importante di Herta Müller si intitola Herztier (letteralmente “bestia del cuore”). Il romanzo racconta la storia di quattro amici perseguitati per le loro idee dalla polizia politica di Ceausescu. Questo libro è stato tradotto in taliano nel 2008 con il titolo “Il paese delle prugne verdi” dove si sofferma anche sul tema della violenza subita dalle donne.
In tutta la sua opera letteraria Herta Müller, affronta in maniera costante il problema delle minoranze e l’oppressione sotto il regime comunista in Romania, basandosi prevalentemente sulla storia della propria regione: villaggi visti come un “inferno” morale e materiale, ed il terrore della dittatura che traspare in tutte le sue opere.
In italiano sono stati tradotti Bassure (Roma, Editori Riuniti, 1987), In viaggio su una gamba sola (Venezia, Marsilio, 1992), Il paese delle prugne verdi (Rovreto, Keller, 2008), oltre ad un racconto nell’antologia “Fuoricampo” (Avagliano 2000).
Riconoscimenti
- 1984 – Premio Aspekte
- 1987 – Premio Ricarda Huch della città di Darmstadt
- 1989 – Premio Marie Luise Fleiber della città di Bad Gandersheim
- 1991 – Premio letterario Kranichstein
- 1994 – Premio Kleist
- 1995 – Premio letterario europeo “Aristeion”, e il Premio letterario della città di Graz, nello stesso anno viene eletta all’Accademia Tedesca per la Lingua e la Poesia.
- 1998 – Premio Impact Dublin Literary Award e il Premio Ida Dehmel
- 1999 – Premio Franz Kafka
- 2001 – Premio degli oratori “Cicerone” dell’editore “Verlag fur die deutsche Wirtschaft”
- 2002 – Medaglia Carl Zuckmayer del Land Renania-Palatinato
- 2003 – Premio Joseph Breitbach, assegnatole dall’Accademia delle Scienze e della Letteratura di Mainz
- 2004 – Premio Konrad Adenauer (Konrad-Adenauer Literaturpreis)
- 2006 – Premio letterario “Walter Hasenclever”
- 2009 – Nobel per la Letteratura con la seguente motivazione: «Con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa ha rappresentato il mondo dei diseredati».
Vedi anche:
Immagine: da http://it.wikipedia.org/wiki/File:Herta_Müller_2007.JPG
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