L’attrice Aurora Leone cacciata dal tavolo della Nazionale Cantanti dal dirigente Pecchini perché donna. Ecco il VIDEO dove denuncia l’assurdo episodio.
Una storia che sembra surreale, se non fosse totalmente vera e specchio di una società che – se ne facciano una ragione i negazionisti – discrimina le donne in più campi. Anche in quelli sportivi. Ed è proprio questo il caso.
Aurora Leone, attrice del popolare gruppo comico dei The Jackal, era presente con il collega Ciro Priello alla cena prima della Partita del Cuore. Lei è stata convocata, assieme a Ciro, nella squadra Campioni per la Ricerca (infatti la partita ha lo scopo benefico di sostenere la ricerca contro il cancro). A un certo punto, secondo la ricostruzione dell’attrice, Gian Luca Pecchini, dirigente della Nazionale italiana Cantanti, ha invitato la donna ad allontanarsi dal tavolo, sottolineando che il collega Ciro poteva restare.
Il video
“Lui può restare, tu no”
Insomma, secondo Pecchini lei doveva andarsene “perché donna”. Seguono spiegazioni una più surreale dell’altra, sul fatto che le donne “non giocano a calcio” e via dicendo. I due comici dei The Jackal, comprensibilmente confusi da simili pensieri, fanno notare che la donna è stata regolarmente convocata, tanto che aveva la sua divisa per giocare. Al che si sarebbe sentita rispondere che la divisa l’avrebbe indossata “dalla tribuna”.
A richiesta di ulteriori spiegazioni ai due è stato detto che “Ciro può stare, tu no, non puoi stare seduta qui, sono le nostre regole. Non mi fare spiegare perché”.
Auora e Ciro hanno denunciato l’accaduto in un video su Instagram.
Eros Ramazzotti, che era presente al momento ma non si è accorto di ciò che accadeva, ha deciso di non scendere in campo. Come i due dei The Jackal sosterrà ovviamente la ricerca contro il cancro, ma non parteciperà alla partita. “Sono da sempre contro ad ogni forma di violenza e mi dissocio completamente da ogni atteggiamento discriminatorio. La Nazionale cantanti nasce su altri presupposti e con l’ambizione di essere un modello positivo, ma a queste condizioni, con questa dirigenza, non me la sento di scendere in campo” ha dichiarato Eros.
La Nazionale Cantanti ha risposto invece con un post ufficiale dove in sostanza rispedisce le accuse al mittente, sostenendo di non aver mai fatto discriminazioni e concludendo in maniera misteriosa così: “la Nazionale Italiana Cantanti non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare ARROGANZA, MINACCE, MALEDUCAZIONE E VIOLENZA VERBALE DAI NOSTRI OSPITI”.
Un’ambiguità inspiegabile a cui seguono però le più chiare dimissioni del dirigente della Nazionale italiana Cantanti – direttamente coinvolto nella vicenda – ovvero Gian Luca Pecchini. “Io, Gian Luca Pecchini, dirigente della Nazionale italiana Cantanti, mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone”, così ha comunicato Pecchini.
Il sessismo negli ambienti sportivi
Una piccola vicenda forse, ma che fa riflettere su un problema più grande, e cioè l’innegabile sessismo radicato nel nostro paese e in particolare negli ambienti sportivi. Le cose stanno cambiando, ma molto lentamente, e casi come questi per fortuna saranno sempre più eccezioni. Ovviamente sosteniamo la Partita del Cuore e la ricerca di cure contro il cancro, ma l’episodio resta.
E ricordiamo che le donne a calcio giocano eccome, come dimostrano le bravissime calciatrici della nazionale italiana di calcio e non solo.
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