Champions League, Juventus-Dinamo Kiev 3-0. Chiesa sblocca la partita col suo primo gol in bianconero. Nella ripresa, reti di Cristiano Ronaldo e Morata. La sfida fra Messi e CR7 deciderà il primo posto nel girone.
La Juventus vince 2-0 contro la Dinamo Kiev in Champions League e – almeno per una sera – si mette alle spalle le ultime deludenti gare di campionato. Quello contro gli ucraini è un successo che conta più per il morale che per il proseguo del cammino europeo visto che il Barcellona, impegnato in Ungheria, si è sbarazzato 0-3 del Ferencvaros e ha lasciato invariata la distanza dai bianconeri.
Per passare agli ottavi di finale come primi nel girone G, dunque, i bianconeri dovranno riuscire in un’impresa ai limiti dell’impossibile, vincere con tre o più gol di scarto al Camp Nou contro Lionel Messi e compagni. Al di là di calcoli e pronostici, alla Juventus serviva una prova convincente e il 3-0 finale fa il pieno d’entusiasmo in vista del derby di sabato contro il Torino. Sperando di vedere anche in campionato la stessa Juve “bella di notte” scesa in campo contro la Dinamo.
Juventus-Dinamo Kiev: la partita
La Juventus sblocca la partita nel primo tempo e la chiude nella ripresa. Gli uomini di Andrea Pirlo partono subito forte e impongono il loro ritmo alla Dinamo Kiev. Al 22′, Alex Sandro sfonda a sinistra e disegna uno splendido cross sulla testa di Federico Chiesa che, aiutato dal portiere ucraino Bushchan, trova il suo primo gol in bianconero e in Champions League.
La Juve potrebbe chiuderla già alla mezz’ora con protagonista – ancora una volta – il brasiliano ex Porto che controlla un preciso lancio di Demiral e appoggia per Cristiano Ronaldo: il tiro del portoghese sbatte però sulla traversa. Il quasi colpo del ko sveglia la Dinamo che chiude il primo tempo in crescita. L’occasione migliore arriva al 41′ quando de Ligt sbaglia l’intervento e apre un’autostrada per Tsyngankov: l’ucraino viene murata da un super intervento di Szczensy in uscita.
La ripresa è tutta nel segno della Juventus e dei record di Cristiano Ronaldo. I bianconeri, infatti, vanno sul 2-0 al 57′ quando Morata si avventa su un cross di Chiesa: lo spagnolo la tocca quel tanto che basta per offrire a CR7 il più facile dei tap in per il suo 750° gol in carriera fra club e nazionale portoghese, il 65° nella fase a gironi di Champions League.
Con il risultato in cassaforte, la Juve gioca sul velluto e trova anche il 3-0 con la sesta rete europea di Alvaro Morata che raggiunge Haaland del Borussia Dortmund e Rashford del Manchester United in cima alla classifica marcatori. Ancora una volta ci mette lo zampino Chiesa che sfrutta un buon break di McKennie per servire un assist d’oro all’ex Atletico Madrid.
Con tre reti di vantaggio, la Juventus si limita a gestire il finale di gara con il possesso palla, mentre Pirlo lancia nella mischia anche Radu Dragusin, difensore centrale del 2002. Unico a spronare la squadra a cercare il 4-0 è – indovinate un po’ – Cristiano Ronaldo: d’altronde, non si raggiungono per caso record così.
Juventus-Dinamo Kiev: l’analisi
Una partita che, se sul piano di questa Champions League valeva poco, conta invece tanto per Andrea Pirlo. Dopo i troppi pareggi in campionato e la Juventus scivolata a -6 dal Milan capolista, l’allenatore bianconero era finito nel mirino delle critiche. Non vincere oggi avrebbe lanciato un brutto segnale in vista del derby contro il Torino di sabato e – per questo – è ancora più importante che il successo sia stato così convincente.
Risposte positive arrivano anche da un Federico Chiesa finalmente decisivo. Non solo per il suo primo gol, una bella girata di testa, ma per come è entrato in tutte le azioni più pericolose della Juve. Con i suoi strappi a destra, fatti di strapotere fisico e velocità , l’ex Fiorentina potrebbe rivelarsi – finalmente – la freccia in più all’arco di Pirlo.
Ancora promossa l’intesa fra Cristiano Ronaldo e Morata: i due si cercano (e si trovano) continuamente e lo spagnolo, con i suoi movimenti ad attaccare la profondità e a liberare gli spazi, si sta dimostrando sempre più il partner di cui CR7 aveva bisogno. Pollice insù anche per Alex Sandro. Dopo aver saltato tutta la prima parte della stagione, il terzino brasiliano è tornato ad arare la fascia sinistra e – contro la Dinamo – ha messo in mostra un piede decisamente più educato rispetto a quello del generoso Frabotta. Se a destra Cuadrado sta facendo un ottimo campionato, alla Juventus serve proprio un suo “gemello” sull’out mancino.
Invece, si rivedono i soliti problemi in fase difensiva. Anche contro il modesto attacco della Dinamo Kiev, dietro i bianconeri sbandano ed è solo merito di un super Szczensy se la Juventus si porta a casa uno dei pochi clean sheet stagionali. Il reparto non guadagna in compattezza con il ritorno di Bonucci (che, anzi, rischia di causare un clamoroso rigore per una trattenuta nel primo tempo) e, rispetto al solito, anche de Ligt è meno preciso. Fin qui, il progetto di Pirlo ha una grossa falla. Un buco chiamato fragilità difensiva.
Juve-Dinamo Kiev voti e pagelle
Buona prova dei bianconeri che raccolgono sufficienze e applausi. Balla la coppia difensiva (Bonucci e de Ligt da 5,5), mentre McKennie si mette in mostra con una prova da 6,5 pieno. Nonostante l’ennesimo record di Ronaldo, il migliore – con un gol e un assist – è però Federico Chiesa. Ecco tutti gli altri voti della partita:
Szczensy 6,5, Demiral 6 (Dragusin 6), de Ligt 5,5, Bonucci 5,5 (Danilo 6), Alex Sandro 6,5, Bentancur 6 (Arthur sv), McKennie 6,5, Ramsey 5,5 (Bernardeschi 6), Morata 6,5, Cristiano Ronaldo 6,5. Il migliore: Chiesa 7 (Kulusevski sv). All. Pirlo 6.
Con il 3-0 sulla Dinamo Kiev, i bianconeri salgono a 12 punti nel girone, dietro ai blaugrana a punteggio pieno. Il prossimo appuntamento in Champions League sarà proprio la gara del Camp Nou che deciderà il primo posto nel girone: Barcellona-Juventus, martedì 8 dicembre, ore 20:55.
Vedi anche: Juventus Champions League calendario gironi avversarie
Prima di volare in Spagna, Ronaldo e compagni sono attesi, però, dalla sfida con il Torino, in calendario sabato 5 dicembre, ore 18:00. Una partita che, al di là della forte rivalità calcistica, è fondamentale per non perdere contatto con Milan e Inter. Alibi ed esperimenti sono finiti anche per un esordiente della panchina come Pirlo: se la Juventus vuole puntare allo scudetto (e con un Cristiano Ronaldo così impossibile pensare altrimenti), il derby dovrà colorarsi – per forza – di bianconero.
Vedi anche Juventus quando gioca la Juve date partite serie a