Ieri la prima conferenza stampa stampa ufficiale di Massimiliano Allegri dopo il suo ritorno alla Juventus a distanza di due anni dall’esonero. E come allora, al suo fianco, Andrea Agnelli
Fa una certa impressione vedere uno vicino all’altro Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri. Proprio come quando due anni fa la società decise di cambiare interrompendo il rapporto con il tecnico che aveva vinto tutto in Italia sfiorando due volte la Champions League. Il ricordo di quell’ultima conferenza stampa è di un Allegri dimesso, silenzioso, che si esprimeva con frasi di circostanza. A reggere la scena era stato Andrea Agnelli esponendosi in modo molto ‘politically correct’ ma, di fatto, esonerando il tecnico.
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Allegri chiama Cristiano Ronaldo e Dybala
Le parti a distanza di due anni si sono completamente invertite: è Agnelli a esprimersi in modo dimesso, con frasi ben soppesate, lasciando il centro della scena ad Allegri. Che ha tenuto banco parlando molto delle sue idee e del futuro e sottolineando subito alcune parole chiave. La prima è responsabilità. E a maggior senso d responsabilità il tecnico chiama soprattutto Cristiano Ronaldo e Dybala.
“Cristiano Ronaldo è un grandissimo campione e un ragazzo intelligente. Ha una responsabilità maggiore rispetto a tre anni, perché quando è arrivato era circondato da giocatori di maggiore esperienza. Da lui mi aspetto molto su questo piano”.
Allegri punta forte su Paulo Dybala: “É tornato con grandi motivazioni e stimoli. Sarà un anno importante anche per lui, si è presentato molto bene fisicamente e mentalmente. L’ho trovato molto maturato. Su di lui punterò molto, ma pretenderò anche molto”.
Allegri fa i conti
Il tecnico suona la sveglia a tutti. A Rabiot: “Ha segnato tre gol per le qualità che ha sono pochi”.
McKennie: “Ha l’istinto del gol, ha qualità, è freddo e lucido. Ma se alla fine dell’anno servono 75 gol bisogna segnare di più”. Bonucci: “La fascia da capitano viene decisa in base all’anzianità. Chiellini è sempre stato qui, Bonucci no. Quindi la sua anzianità è azzerata”. Il che significa due cose: che Allegri dà per scontato il rinnovo di Chiellini e che Bonucci non sarà il vicecapitano deputato. Evidentemente al tecnico non è piaciuta la sua deviazione sul Milan.
Quanto agli obiettivi Allegri parte da quello più sostenibile: “Per il titolo i nerazzurri sono favoriti, hanno vinto e al momento sono superiori. Noi dobbiamo essere bravi a costruire un percorso che ci porti a fine maggio a vincere lo Scudetto”.
La Champions League è qualcosa di diverso rispetto a un obiettivo immediato… “Deve essere un desiderio per tutti. Ma per vincerla ci sono tanti componenti”.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.