Solo un pareggio dell’Italia a Skopje contro la Macedonia del Nord al termine di una partita mediocre
La vittoria era necessaria, magari anche in una partita non bella. Un successo nemmeno netto, ma necessario sufficiente a mantenere l’Italia in corsa nel girone di qualificazione all’Europeo.
E invece l’Italia torna da Skopje con un punto contro una squadra tecnicamente molto inferiore (reduce da una sconfitta 0-7 con l’Inghilterra) ma che lotta in modo feroce su tutti i palloni, tenendo il ritmo altissimo e virgola cosa da non sottovalutare su un campo davvero pessimo e anche un po’ rischioso.
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Macedonia del Nord-Italia 0-1, la prima di Spalletti
É anche la prima partita di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Ma se dovessimo dire di avere visto qualcosa di meglio o di innovativo rispetto alla squadra gestita fino a giugno da Roberto Mancini, non sapremmo davvero che dire. É la solita Italia, che non sa se aggrapparsi alle individualità o al collettivo, in condizioni fisiche non particolarmente brillanti e con l’aggravante di avere ricominciato un percorso che si è fatto rischioso dopo la sconfitta contro l’Inghilterra pieno di insicurezze.
L’avvio non è male: ma tutto si esaurisce a un gol annullato nei primi minuti a Barella, pescato in fuorigioco su un affondo di Di Lorenzo e a due nitide occasioni da gol non concreiìtizzate. Su calcio d’angolo è Dimarco a sfiorare il bersaglio di testa e subito dopo arriva il palo a negare il gol a Tonali. Nel momento migliore l’Italia non passa nemmeno con un’altra micidiale deviazione ravvicinata di Cristante, deviata in qualche modo di Dimitrievski. Nel finale è Politano a calciare a botta sicura: ma la palla si infrange su Alioski.
Botta e risposta
Spalletti decide di mandare in campo fin da subito dopo l’intervallo Zaniolo. É  proprio l’ex romanista a concretizzare una palla vagante in area che Barella calcia sulla traversa e che diventa assist per il colpo di testa vincente di Immobile. Gol pesantissimo. Ma non basta.
Il ritmo dell’Italia si abbassa, la squadra decide di accontentarsi e di gestire troppo presto. Per contro l’azione dei macedoni si fa ancora più frenetica in un clima di confusione generale. Mancini si fa male e chiede il cambio, e i padroni di casa si fanno minuto dopo minuto sempre più intraprendenti.
Uno degli errori dell’Italia è anche quello di ricorrere al fallo. Ne concedono due di troppo gli Azzurri, entrambi del limite, molto pericolosi. Sul primo, che costa l’ammonizione di Tonali, Atanasov conclude direttamente tra le braccia di Donnarumma. Ma sul secondo, giallo anche per Zaniolo, arriva un gran gol di Bardhi, direttamente dal piazzato: pallone teso e violento che sorprende sul suo palo il nostro portiere.
Il finale vede l’Italia in costante angoscia, tra il desiderio di attaccare e il sensibile rischio che le folate offensive di una squadra più intensa continuano a imperversare nella nostra tre quarti. Altri due piazzati tra punizioni e calci d’angolo rischiano di costare carissimi.
L’Italia porta a casa un punticino che non sa di niente e che rende la classifica ulteriormente rischiosa: martedì il match contro l’Ucraina (San Siro, ore 20.45) capace di bloccare in casa l’Inghilterra 1-1 con gol di Zinchenko e pareggio di Walker.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.