L’Inter gioca bene ma non concretizza contro il Real Madrid e registra una sconfitta accontentandosi del secondo posto in Champions League
L’Inter attacca, ci prova sfiora il gol a più riprese. Ma la differenza nella sfida tra i nerazzurri e il Real Madrid è proprio tutta qui: la concretezza. La squadra di Carlo Ancelotti ne ha da vendere, quella di Simone Inzaghi, invece, sotto questo aspetto deve ancora crescere.
Real Madrid-Inter, la partita
L’approccio dei nerazzurri alla gara è davvero eccellente. L’Inter attacca fin dal primo minuto sviluppando trame di gioco interessanti e sfiorando il gol a più riprese. I più pericolosi sono Brozovic e Perisic. Ma pur dominando per larghi tratti nel corso della prima mezz’ora, l’Inter ha il grande difetto di sfiorare il gol senza riuscire a trovarlo. In una trama narrativa del genere, purtroppo, Il Real Madrid al primo affondo va in vantaggio.
Precisissima conclusione di Kroos appena fuori dall’area di rigore che sorprende nettamente la difesa nerazzurra. Allo scadere del primo tempo, considerando le uniche due azioni in cui i padroni di casa si rendono davvero pericolosi, il Real Madrid coglie anche un palo.
Avvio di ripresa simile a quallo del primo tempo, con l’Inter che attacca e impensierisce la difesa avversaria: ma senza riuscire a segnare. Stavolta è Barella a sfiorare il gol del pareggio. Poi, però, è lo stesso Barella a complicare la vita a se stesso e alla squadra con una espulsione molto ingenua. Il nerazzurro colpisce con un pugno la gamba di Eder Militao dopo un contrasto piuttosto vivace. Ne nasce una rissa che rischia di costare due giornate di squalifica in vista degli ottavi di finale al giocatore di Inzaghi.
L’Inter, progressivamente, si spegne e il Real Madrid guadagna campo trovando, legittimamente, il gol del raddoppio. Lo firma con una conclusione strepitosa da 25 metri Asensio: pallone violento e imprendibile che conclude la sua corsa dove Handanovic non riesce nemmeno a pensare di riuscire ad arrivare.
L’Inter si deve accontentare di un bilancio comunque positivo in questa fase a gironi di Champions League: in un gruppo non trascendentale, sicuramente inferiore per qualità e competitività rispetto a quello del Milan, i nerazzurri conquistano un secondo posto che vale il ritorno agli ottavi di finale della principale competizione europea dopo dieci anni di assenza.
Vedi anche: Real Inter Champions quanto conta il primo posto
Il Real Madrid, due vittorie contro i nerazzurri sia a San Siro che al Santiago Bernabeu, è ancora superiore. Per quanto l’Inter abbia dimostrato di potersela giocare alla pari sia a Milano che a Madrid. Per ora va bene così.
Il tabellino
REAL MADRID – INTER 2-0
17′ Kroos, 79′ Asensio
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militao, Alaba, Mendy; Kroos (78′ Valverde), Casemiro (71′ Camavinga), Modric; Vinicius (81′ Hazard), Jovic (78′ Diaz), Rodrygo (77′ Asensio). All. Ancelotti.
INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries (46′ Dimarco), Barella, Brozovic (60′ Vidal), Calhanoglu (60′ Vecino), Perisic; Lautaro Martinez (66′ Gagliardini), Dzeko (60′ Sanchez). All. Inzaghi.
Espulso: Barella
Ammoniti: D’Ambrosio, Militao, Bastoni
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.