Il Milan viene battuto in casa dal Liverpool, a punteggio pieno dopo sei partite, e finisce quarto nel girone, fuori anche dall’Europa League
Milan eliminato. Il sogno di centrare un secondo posto nella fase a gironi che valeva un insperato aggancio agli ottavi di finale di Champions League si infrange contro una squadra più forte, il Liverpool, anche sulle notizie che arrivano da Porto dove la vittoria dell’Atletico Madrid costa l’accesso all’Europa League.
Milan-Liverpool 1-2
Brucia. Ma sostanzialmente, analizzando sia la partita contro i Reds che, soprattutto, le gare perse nella prima fase del girone, tutto sommato è giusto così. Troppe le difficoltà dei rossoneri che dovranno crescere, e molto. Non solo e non tanto sotto un aspetto di prestazione e mentalità . Ma di organizzazione. Gli infortuni, e le conseguenti assenze, sono costati moltissimo a una squadra che tornava in Champions League dopo diversi anni con il desiderio di dimostrarsi davvero competitiva. Il Milan, sostanzialmente, lo è stato: nonostante tutto. Rinviando il verdetto fino all’ultima giornata e giocandosela alla pari sempre e comunque, ottenendo forse meno di quello che avrebbe meritato.
Anche contro il Liverpool, il Milan gioca un primo tempo abbastanza coraggioso, pur rischiando moltissimo sulle ripartenze di una squadra micidiale in fase offensiva e attentissima in difesa. Servirebbe qualche prodezza personale. Magari di Ibrahimovic, unica risorsa offensiva, considerando le assenze di Giroud è quella dell’ultima ora di Rafael Leao. Ma Zlatan fa poco. E
i rossoneri hanno il grande problema di concretizzare contro una squadra che in difesa non quasi nulla. Il vantaggio del Milan è illusorio: è Tomori, con una gran conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a trovare il bersaglio che, a metà primo tempo, vede il Milan clamorosamente secondo nel girone e dunque qualificato agli ottavi.
Il pareggio del Liverpool, per la verità , è immediato e porta la firma di Salah, rapidissimo a sfruttare una brutta indecisione del portiere rossonero Maignan. Nel secondo tempo le speranze del Milan tracollano nel giro di pochi secondi. Arrivano prima il gol del vantaggio dell’Atletico Madrid a Porto, che di fatto precipita i rossoneri in Europa League ma pur sempre davanti alla formazione lusitana.
Poi arriva anche il gol del vantaggio del Liverpool con un colpo di testa ravvicinato di Origi, anche lui bravo a sfruttare un’altra indecisione di Maignan alle prese con un’autentica serata nera. Il Milan ci prova, ma con scarsa coerenza e poche idee. Il Liverpool di fatto non rischia quasi niente mentre a Porto l’Atletico Madrid dilaga vincendo 0-3 e vanificando anche le speranze di una coda europea per i rossoneri che chiudono il girone a pari punti con il Porto che accede all’Europa League grazie agli scontri diretti.
Milan eliminato
Un vero peccato. Sarebbe bastato pochissimo, forse anche un po’ di fortuna in più. Il Milan raccoglie gli applausi di un San Siro generoso nei confronti dei propri giocatori e si concentra su campionato e Coppa Italia in attesa di riaprire le sue velleità europee, magari con una rosa più ampia e ancora più competitiva, l’anno prossimo.
Il tabellino
MILAN – LIVERPOOL 1-2
29′ Tomori, 36′ Salah, 55′ Origi
Milan (4-2-3-1): Maignan; Kalulu (65′ Florenzi), Tomori, Romagnoli, Theo Hernandez; Tonali (59′ Saelemaekers), Kessie; Messias, Brahim Diaz (59′ Bennacer), Krunic (82′ Bakayoko); Ibrahimovic.
Liverpool (4-3-3): Alisson; Williams (93′ Bradley), Phillips, Konaté, Tsimikas; Morton, Oxlade-Chamberlain, Minamino (93′ Woltman); Salah (64′ Keita), Origi (80′ Fabinho), Mané (64′ Gomez).
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.