Inter di nuovo in finale di Coppa Italia, Juventus eliminata giocando male.
Partita senza storia al di là di un risultato di cortissima misura quella di Inter e Juve. Limitandosi a una partita ordinata senza slanci eccessivi, l’Inter conquista la prima vittoria stagionale contro la Juventus e torna in finale di Coppa Italia per la seconda stagione consecutiva.
Pessima, davvero pessima la partita della Juve che è sembrata ancora più in difficoltà e in affanno rispetto alle tre sconfitte consecutive subite in campionato. Un altro obiettivo perso dalla squadra di Allegri a questo punto chiamato a salvare il salvabile in campionato e Champions sanzioni e penalizzazioni permettendo, e in Europa League.
Inter-Juventus, il gol di Dimarco
L’Inter, schierata con Dzeko e Lautaro Martinez, comincia subito la partita con maggiore pressione offensiva nel tentativo di mettere in difficoltà una squadra apparentemente lenta e imballata. Un paio di traversone gettano la difesa bianconera nel panico. E su un pallone filtrante di Barella restano tutti fermi a guardare Dimarco che si inserisce perfettamente nel corridoio e batte Perin. È il gol partita e arriva già al 14’.
Ci si aspetterebbe un minimo di reazione da parte dei bianconeri. E invece niente. L’Inter domina il campo senza nemmeno premere più di tanto. Qualche occasione ma nessuna vera opportunità per il raddoppio. Il paradosso è che l’Inter continui a giocare in equilibrio, senza mai sbilanciarsi. Ma anche senza chiudere definitivamente la partita.
Inter-Juventus 1-0
D’altronde la Juventus non ne sa approfittare. Dopo l’intervallo Kostic resta negli spogliatoi, sostituito da Milik. E non cambia assolutamente nulla. Squadra sfibrata, inconcludente e senza idee. Persino Chiesa e Dimaria, gli unici in grado di giocarsi qualcosa puntando sull’individualità, deludono le aspettative senza mai riuscire a sfondare. Stesso discorso per Paredes, al posto di Locatelli, e per Pogba, l’ultimo a entrare sostituendo Miretti.
L’Inter continua la sua strategia di controllo con un paio di accelerazioni nessuna delle quali decisive. Lautaro Martinez sfiora il raddoppio su un bel contropiede finalizzato da Dumfries. Poi è Perin a evitare una sconfitta ancora più pesante respingendo una bella conclusione di Mkhitaryan. La partita arriva al 90’ quasi per inerzia e la sensazione è che la Juve non abbia spessore né forze per rimetterla in discussione. Un colpo di testa di Di Sciglio, fuori, e un tiro centrale di Dimaria parato da Onana sono le uniche conclusioni della squadra bianconera in tutta la partita. Davvero troppo poco…
Dopo le tensioni della gara d’andata, finita 1-1 tra discussioni, mezze risse e tre espulsi, tutto pure troppo tranquillo.
Inter in finale nel tentativo di conservare il trofeo vinto lo scorso anno in finale proprio contro la Juve ai tempi supplementari. L’altra finalista è la Fiorentina, solo un pareggio per la Cremonese (0-0) che doveva rimontare lo 0-2 della gara d’andata.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.