L’ingresso del Fondo Mercury 13 nel Como Women assume una importanza strategica fondamentale per tutto il calcio femminile italiano. Chi c’è dietro e chi è Victoire Cogevina Reynal
In un contesto che ha visto il calcio femminile evidenziare difficoltà non da poco, l’arrivo di investitori è da salutare con entusiasmo e ottimismo. Il fatto che gli investitori, e in particolare il fondo Mercury 13 diretto da Victoire Cogevina Reynal e Mario Malavé, abbia scelto il Como Femminile non deve sorprendere.
Perché il Fondo Mercury ha scelto il Como Femminile
Il Como Women rappresenta una realtà che dal poco è riuscito a dimostrare moltissimo. Salita dalla Serie C alla massima serie con un programma molto serio, il Como Femminile è riuscito a portare gente allo stadio di Seregno organizzando eventi anche di una certa importanza. Si è salvato nel suo primo anno di Serie A arrivando a sfiorare la poule scudetto nel secondo, per valorizzare numerose giovani e confermarsi un porto sicuro per giocatrici alla ricerca di visibilità.
Il tutto mantenendo un occhio molto attento al bilancio. Di qui l’appetibilità di un progetto che è costato investimenti e tempo: ma che vale. E una volta tanto chi investe in Italia non lo fa per costruire un centro commerciale o lucrare su un fallimento…
Chi c’è dietro il fondo Mercury
Da tempo Victoire Cogevina Reynal esprime una visione del calcio femminile che non è solo imprenditoriale: ma di sistema. La sua volontà è quella di investire il gruzzolo del fondo – a disposizione non meno di 100 milioni di euro – in realtà sostenibili e in fase di crescente sviluppo. L’obiettivo, come per qualsiasi fondo, è quello di creare valore. Che non è solo finanziario o immobiliare ma anche di pensiero. Al punto da far diventare il calcio femminile un asset. Che è esattamente lo stesso pensiero che aveva Stefano Verga, proprietario del Como Femminile fin dalla sua fondazione, quando con pochi soci decise di giocare una scommessa non facile. Soprattutto in Italia.
L’investimento del fondo Mercury 13 è il primo rientro di questa scommessa…
L’operazione è nata la scorsa estate. Il club ha ottenuto tutte le garanzie che chiedeva: il fatto che la società avrebbe continuato a lavorare tra capoluogo e provincia e che la sua impostazione non sarebbe stata stravolta.
A lasciare ulteriore tranquillità il fatto che Victoire Cogevina Reynal e Mario Malavé entreranno nel consiglio di amministrazione ma lasceranno tutti i ruoli direttivi all’attuale gruppo di Verga, che resterà presidente esecutivo.
Victoire Cogevina Reynal, molto attiva in numerose campagne sociali per l’uguaglianza sociale e di genere, una delle personalità più considerate dall’ONU quando si parla di sport al femminile, è convinta che Como in Italia sia la scelta giusta: “Attraverso il calcio, siamo fiduciosi di poter diventare un paradigma di successo e un esempio importante di ciò che accade quando la società dà alle donne il posto e le opportunità che meritano. Qui abbiamo trovato talento, dentro e fuori dal campo e una rete virtuosa di volontari e sponsor davvero invidiabili. Cresceremo insieme”.
Chi è Victoire Cogevina Reynal
Victoire Cogevina Reynal è una imprenditrice e non una benefattrice. Anche se preferisce investire i suoi soldi in contesti ‘sostenibili e non solo profittevoli’. Il calcio femminile, anche se in Italia questo aspetto non è ancora rimarchevole, è uno dei migliori investimenti possibili per chi guarda a una passione sportiva. Basti pensare a società come l’Angel City, la squadra femminile di Los Angeles nella quale hanno investito personalità come Serena Williams, Christina Aguilera, Eva Longoria e Billie Jean King. Un affare da 180 milioni di dollari…
Tra i business che Victoire Cogevina Reynal ha iniziato a imbastire ci sono partnership come aziende di bellezza e moda, prodotti farmaceutici, prodotti per l’infanzia e cliniche per la fertilità. Como è una delle città italiane più famose del mondo per accoglienza e turismo. Lo scopo del fondo è essere presente dove possa essere possibile portare giocatrici che diventino testimonial del progetto: “Cerchiamo grandi calciatrici che vogliano giocare per noi l’unico nostro interesse è il calcio femminile. Ed è qualcosa che il calcio maschile ha perso”.
Victoire Cogevina Reynal, ha 32 anni. É nata a Boston da una famiglia di origine greca e argentina. Suo padre era un diplomatico. Sua madre è stata la prima donna a diventare agente della FIFA. Appassionatissima di calcio è ovviamente una tifosa caldissima: ma rispetto a una intera famiglia che tifa River Plate, la sua squadra è il Racing Avellaneda.
Cogevina Reynal era l’imprenditrice alle spalle di Gloria, un’app dedicata al calcio venduta lo scorso a OneFootball. E prima di Gloria, aveva co-fondato l’agenzia calcistica SR All Stars.
Che cos’è Mercury 13
Il nome stesso del Fondo, Mercury 13, dice molto. Il Mercury 13 è stato il primo programma spaziale della NASA dedicato alle donne. Nato nel 1961 il progetto aveva l’ambizione di preparare e portare nello spazio donne astronauta. A finanziarlo fu l’allora presidente Eisenhower a dirigerlo era William Randoph Lovelace, leggendario ricercatore e specialista della NASA che raccolse le migliori 25 potenziali astronaute che poi dare vita al cosiddetto Mercury 13, tredici donne che riuscirono per la prima volta a superare gli stessi test fisici, emotivi e attitudinali proposti alle squadre maschili. Tra queste una delle prime donne astronauta della storia.
Jerrie (Geraldine) Cobb è la protagonista del bellissimo film Mercury 13 e del romanzo They Promised Her the Moon dal quale sono tratti diversi racconti che hanno ispirato racconti di fantascienza (persino Star Trek) e la serie TV For All Mankind.
Il fondo finanziario, insomma, prende il nome da donne destinate a fare la storia. Nello sport come nello spazio e nella cultura sociale. Un obiettivo ambizioso.
La notizia dell’arrivo di Victoire Cogevina Reynal a Como è diventata di grande importanza all’estero. Ieri sul Guardian spiccava un grande articolo dedicata a lei e al suo investimento italiano.
Il Como Women, del quale Mercury 13 ha assunto la quota di maggioranza, è la seconda grande acquisizione del fondo dopo il Lewes FC, club del Sussex (nei pressi di Brighton) che gestisce sia una squadra di calcio maschile che una femminile con fondi raccolti dai tifosi. Una società piccola, sana, eticamente perfetta: “Un club che ci ha dimostrato come una società femminile dovrebbe essere gestita” ha detto Cogevina Victoire Reynal presentando l’acquisto.
Il club è un gioiellino: gioca la lega locale e la Isthmian League su un piccolo campo la cui hospitality è in alcuni bungalow attrezzati sulla spiaggia. Il settore femminile è sta lottando per salvarsi nel Championshup, la seconda divisione inglese: la squadra pochi giorni fa ha giocato in FA Cup contro il Manchester United portando al campo un record di quasi tremila spettatori.
Un segnale per il calcio femminile
L’ingresso di un investitore straniero nel calcio femminile italiano è un segnale di importanza enorme. Pensiamoci… Il campionato di Serie A è partito senza dirette televisive: non c’era un accordo. La Nazionale per diverso tempo ha rischiato di non essere trasmessa sulla RAI.
La stessa Coppa Italia al momento era visibile grazie a un canale in streaming su You Tube. E in tutto questo, in un campionato di dieci sole 10 squadre, il Pomigliano lo scorso anno aveva minacciato di ritirarsi e la Sampdoria, in estate, aveva deciso di non iscriversi. In un calcio femminile mondiale che macina interessi e introiti l’Italia è ancora ai margini. E in un paese dove il calcio è il 95% del business alle competizioni femminili non restano che le briciole. Chi investirebbe in una realtà del genere? Evidentemente qualcuno che ci crede c’è. Il segnale è importante, davvero molto importante. E la speranza è quella che non sia un segnale destinato a restare isolato.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.