Si fa presto a dire che ogni partita è una storia a sé stante. A distanza di cinque soli giorni dalla finale di Coppa Italia in programma a Cesena, venerdì sera, la Roma rifila alla Fiorentina una sconfitta pesante quasi umiliante un’autentica lezione che non può non essere inserita nel contesto della doppia sfida che vedrà di nuovo le due squadre l’una davanti all’altra per giocarsi il secondo trofeo stagionale.
Roma-Fiorentina 5-0
Reduce dalla sconfitta di Biella contro la Juventus, la Roma risponde in modo perentorio a chi aveva giudicato le ultime prestazioni della formazione di Alessandro Spugna lontane dagli standard stagionali che hanno portato alla formazione giallorossa a riconfermarsi campione d’Italia con largo anticipo. Troppi i gol subiti dalla Roma nelle ultime partite, considerando qualche distrazione di troppo è un clima di comprensibile disimpegno dopo la riconferma dello scudetto.
Contro la Fiorentina, per contro, la Roma gioca una partita intensissima nella quale non lascia niente al caso e trasforma l’ultimo impegno casalingo al Tre Fontane in una grande occasione di festa, un vero e proprio biglietto da visita in vista della finalissima di Coppa Italia.
Roma subito brillantissima con la precisa indicazione del suo allenatore di giocare una partita vera, su ritmi sostenuti. L’approccio delle campionesse è davvero intensissimo: subito pericolosa di Guglielmo che si sgancia e calcio è un gran destro verso la porta avversaria, Baldi trattiene in due tempi. Azione mostruosa di Haavi che per ben due volte fa il vuoto sulla corsia di destra mettendo al centro altrettanti palloni uno più pericoloso dell’altro. Sul primo, con Faerge in ritardo, Giacinti fallisce di un nulla il tap-in, sul secondo Baldi salva miracolosamente su una conclusione a botta sicura di Troelsgaard.
Bella partita: anche se la Fiorentina subisce pesantemente. Unica occasione è quella che Boquete calcia sul fondo da ottima posizione punendo una difesa avversaria ancora una volta troppo svagata su una ripartenza dalla propria tre quarti.
Tante le occasioni: Haavi cerca un colpo di testa difficilissimo e va vicino a un gol davvero molto bello. Ma allo scadere, sulla solita palla inattiva pennellata in modo sontuoso da Giugliano, Minami trova un perentorio e meritatissimo gol di testa. Il primo della sua stagione di Serie A.
Il secondo tempo
Primo tempo splendido, soprattutto per merito della Roma, che nel secondo tempo si esalta e di fatto cancella dal campo la Fiorentina. Altro miracolo di Baldi chiude con grande intuizione lo specchio della porta su una pericolosissima incursione di Viens. La Roma colleziona giocate e occasioni: al 52’ azione di Haavi che imbecca prima Giacinti e poi Troelsgaard che si inventa uno spin da giocoliere per concludere con un tiro radente di destro. Addirittura in mischia, da terra, il terzo gol della Roma con Valentina Giacinti, grandissimo istinto sul cross dalla destra della solita Haavi. Il primo tentativo è respinto da Baldi, il secondo è un gol da attaccante superlativa.
La Fiorentina con il passare dei minuti si spegne in mondo preoccupante soprattutto da un punto di vista fisico. La Roma dilaga: arrivano altre occasioni in rapida successione con le incursioni di Haavi e Viens. Ma a fare la differenza è ancora Giacinti: appoggio di Viens e piatto destro dell’attaccante che firma una doppietta e il 12esimo gol stagionale. Roma devastante che va a nozze con i troppi spazi lasciati dalla Fiorentina nella propria tre quarti. Micidiale ripartenza che si sublima in un triangolo che Viense chiede e ottiene da Feiersinger per concludere a rete. Finisce 5-0. Ed è un risultato approssimato per difetto rispetto a quello che la Roma ha saputo mettere in mostra.
In sintesi
Se la Roma voleva in qualche modo correggere i giudizi di chi nelle ultime settimane l’aveva vista appagata e svagata e assolutamente riuscita nel suo intento. Una partita davvero totale quella della formazione giallorossa non solo per numero di gol ma anche per l’incredibile mole di gioco offensivo e di occasioni da rete create. La Roma chiude la stagione battendo i suoi stessi record dello scorso anno: 70 punti (+3), 23 vittorie (1), 74 gol segnati (6). Migliora persino di otto punti la differenza reti a un abissale +50.
La Fiorentina conferma una situazione generale di crisi che ormai perdura da mesi: senza vittorie dal 14 febbraio la squadra viola è rimasta in partita per un tempo, ma senza mai dare l’impressione di poter reggere il peso offensivo della Roma, per poi crollare anche da un punto di vista fisico e dinamico nel secondo tempo. Nelle altre partite di giornata vittoria della Juventus su Sassuolo, successo del Milan che strapazza la Sampdoria e inutile vittoria nel derby campano del Pomigliano sul Napoli.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.