Il Milan chiude come si deve: tre gol alla Sampdoria | Highlights

Milan Asllani
Kossovare Asllani chiude la stagione con una doppietta – Credits IPA

Il Milan si congeda da un campionato comunque ricco di rimpianti e di scarse soddisfazioni con una vittoria (3-1) che sottolinea una superiorità piuttosto netta nei confronti di una Sampdoria che tarda a entrare in partita ma lo fa creando diversi pericoli alla porta avversaria.

Milan-Sampdoria 3-1

Classica partita di fine stagione con un pubblico discreto sugli spalti e un po’ di sole dopo ore di pioggia drammatica e di allagamenti in tutta la regione. E come in tutte le partite di fine stagione le emozioni sono molte, a cominciare dall’addio al calcio di Laura Fusetti, premiata all’inizio della sua ultima partita da protagonista e prossima ad assumere un ruolo da team manager della Primavera del Milan che ha appena conquistato il suo primo titolo italiano.

Il Milan di Davide Corti con il passare delle settimane ha acquisito una fisionomia piuttosto evidente. E una delle sue caratteristiche migliori è l’approccio, sempre molto convinto e determinato. Dopo 4’ il Milan è già in vantaggio: azione dirompente di Dompig sulla destra, penetrazione perfetta e cross al centro che scatena il destro di Kosovare Asllani, giocatrice simbolo della squadra rossonera non così certa di far parte del progetto anche per il prossimo anno.

Milan in pieno controllo, Sampdoria del tutto impalpabile. E su un’azione del tutto simile a quella del vantaggio on Dompig a lanciare Guagni per un assist al centro sempre molto preciso, Kosovare Asllani trova la soddisfazione del raddoppio e della sua seconda  doppietta di una stagione che si chiude con sei gol complessivi.

Il Milan gioca proprio bene, in modo arioso e piacevolissimo con azioni che portano molto spesso le rossonere in zona tiro. Appena dopo il raddoppio Dubcova ha una colossale occasione per il terzo gol che Tampieri sventa con un intervento davvero strepitoso. Il monologo del Milan si conclude con Ijeh che impegna ancora una volta Tampieri, brava a chiudere lo specchio della porta con le gambe.

Il secondo tempo.

Corti porta in campo dopo l’intervallo Marinelli al posto di Evelyn Ijeh, meno brillante del solito. Molto divertente il siparietto che nell’intervallo vede la 26enne chiacchierare con i tifosi che la stuzzicano con cori e sostegno. La sua prestazione è adeguata alle aspettative: inserita nel cuore del gioco Marinelli cerca il colpo e il gol. Ma è sempre Dompig a creare problemi alla difesa blucerchiata, infilata ancora una volta da una percussione micidiale dell’olandese che stavolta cerca la soluzione personale: altra risposta prodigiosa di Tampieri.

Per vedere la prima conclusione della Samp bisogna aspettare il 60’: è Taty a cercare la porta trovando la deviazione in calcio d’angolo di Babb. Il terzo gol del Milan è splendido: deliziosa invenzione di Marinelli per Dompig che infila Tampieri. Ma c’è una posizione irregolare davvero minima, e il gol viene annullato.

La vita agonistica di Fusetti si chiude con una standing ovation al 70’: molto emozionante il drappello d’onore che le compagne le concedono all’uscita dal campo della sua 135esima presenza in rossonero. Samp appena un pochino più produttiva: arrivano una gran conclusione dalla distanza di Benoit, ancora una volta deviata da Babb in calcio d’angolo e, dalla bandierina, sempre su cross di Benoit, la perentoria zuccata di Cecilia Re, primo gol stagionale, che rimette le blucerchiate in equilibrio. Babb sempre decisiva a salvare il risultato su una bella conclusione da fuori area di Tori DellaPeruta.

Finale avvincente: la Samp, finalmente davvero insidiosa, esalta ancora una volta Babb che salva una conclusione ravvicinata di DellaPeruta, attentissima e pronta su un errato disimpegno difensivo del Milan.

Poi a tempo scaduto, su un velocissimo contropiede che trova la difesa della Sampdoria notevolmente disequilibrata, è Marinelli a firmare il 3-1 grazie a una splendida azione di Bergamaschi.

A fine stagione

Milan che chiude con un bilancio di gran lunga inferiore alle aspettative della vigilia del campionato ma comunque in netto recupero rispetto a una situazione semplicemente disastrosa ereditata da Davide Corti a novembre. La squadra, sesta assoluta e dominatrice dei play-off con un ruolino di marcia da favola che si chiude con 11 vittorie e una striscia di 10 vittorie consecutive, si toglie la soddisfazione di marcare 41 punti, ben 7 in più dell’Inter, a ridosso della quota che ha comunque portato la Fiorentina in Champions League. Una squadra che si è notevolmente rilanciata ma che chiude anche con il rimpianto di aver perso una clamorosa occasione per tornare in Europa.

La Sampdoria, dal canto suo, inevitabilmente dovrà cambiare molto. Tante giovani, diversi prestiti che rientreranno alla base un progetto ancora da definire intorno a una guida tecnica, che per ora, resta incerta.

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