L’Italia non riesce a rimontare un primo tempo dominato dalla Svizzera, ma le tante assenze hanno un peso rilevante
L’Italia femminile subisce una brutta sconfitta interna contro la Svizzera in una gara decisiva nel girone delle qualificazioni al Mondiale 2023 in Australia e Nuova Zelanda. Ci sono ancora cinque partite per recuperare: ma il risultato è pesante.
Italia-Svizzera, la partita
Un appuntamento importantissimo che cominciava con presupposti molto complicati considerando sei assenze di rilievo nell’Italia. Ma la partita peggio di così non poteva cominciare.
La Svizzera si conferma una squadra equilibrata, molto ordinata ed estremamente pericolosa in attacco: al 7’  le rossocrociate sono già in gol. Un lungo affondo, dopo un prolungato possesso palla delle elvetiche, trova il colpo di testa di Sow che batte Giuliani.
È una doccia fredda per la squadra azzurra che fatica a riorganizzarsi. Tant’è che sono ancora le giocatrici ospiti a mantenere il possesso palla, a volte in modo sterile, ma con improvvise accelerazioni che finiscono sempre per diventare molto rischiose per la nostra difesa.
Al 21’, un errore del capitano Sara Gama in fase di impostazione, viene sfruttato dalla Svizzera che insacca la seconda rete con la capocannoniere Crnogorcevic.
La partita, iniziata in salita, si fa durissima sotto un vento freddo e fastidioso che nel secondo tempo lascerà spazio a una pioggia sferzante e molto noiosa. Italia che cerca di attaccare, Svizzera pericolosissima in contropiede. Nel secondo tempo la formazione ospite sfiora in almeno due occasioni il terzo gol. Clamoroso un palo colpito dalle elvetiche su un errata gestione difensiva di Giuliani.
Decisivo però il portiere azzurro su un micidiale contropiede di Bachman per salvare il risultato. Poi, finalmente, con un progressivo cambio di mentalità , oltre che di impostazione tattica che vede le azzurre sempre più spinte in avanti, la partita comincia a cambiare.
Anche perché la squadra svizzera, d’altro canto, comincia a pagare in termini di resa fisica e di lucidità la prima ora di gioco, intensissima. É Bonansea a riaprire la partita con un gran tiro che inganna il portiere avversario grazie a una deviazione. Bertolini si affida ai cambi: prima dentro Serturini, poi anche Simonetti, Soffia e Pirone. I cambi portano tantissimo a una squadra che anche dal punto di vista emotivo e di intenstità cresce molto.
Assedio dell’Italia femminile sfortunato
L’assedio finale della nazionale donne è generoso ma confuso.  Sfortunata l’Italia che colpisce una gran traversa a tempo scaduto con Bonansea dopo avere sfiorato il pareggio in almeno un paio di altre occasioni. Un secondo tempo eccellente, ma non basta.  La difesa elvetica regge. Arriva la prima sconfitta dopo tredici mesi che complica il cammino sulla strada per il Mondiale donne. Come per l’Italia maschile la prima classificata passa direttamente, la seconda si affida al complicato meccanismo dei play-off.
Martedì si gioca in Romania, sempre alle 17.30, ma il pensiero va già ad aprile quando l’Italia dovrà cercare di ribaltare questa sconfitta in casa della Svizzera.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.