Spagna vs Olanda, dopo gli USA campioni in carica anche le vicecampionesse dell’Olanda tornano a casa, in semifinale per la prima volta nella sua storia la Spagna
Il mondiale di calcio femminile ha perso tutte le sue regine e si presenta al cospetto delle semifinali completamente detronizzato. Fuori gli Stati Uniti, campioni in carica e super-favoriti, fuori anche le vice campionesse dell’Olanda le cui quote puntavano fino alla finale virgola e forse al titolo.
A dimostrazione di un campionato del mondo di calcio femminile che sta completamente ridisegnando gli equilibri di questa disciplina, la Spagna per la prima volta raggiunge la semifinale grazie a una vittoria ai tempi supplementari.
Spagna vs Olanda 2-1 ai tempi supplementari
Avevamo definito questa partita una vera e propria finale in anticipo. Quasi un peccato che due tra le squadre più tecniche e belle da vedere di questo Mondiale fossero costrette ad affrontarsi fin dai quarti di finale. Squadre con un’impronta di gioco ben chiara, con tanto talento e una visione di gioco creativa e sempre offensiva.
La Spagna conquista il successo grazie a pochi dettagli, ma in modo sostanzialmente meritato per il volume di gioco espresso e per le occasioni create sia nel corso dei 90’ che dei tempi supplementari.
Spagna vs Olanda, le occasioni da rete e i gol
Nessuna delle due squadre va a snaturare quello che è il proprio credo calcistico. Ma la nazionale spagnola è probabilmente quella che si trova nelle condizioni migliori, anche da un punto di vista fisico, per applicarlo in una partita lunghissima ed estremamente faticosa.
Spagna molto più pericolosa già nel primo tempo quando, dopo pochi minuti,  Esther González imbuca in uno contro uno Daphne van Domselaar, in dispetata uscita dai pali, ma spreca una comoda occasione. Dopo un quarto d’ora quando è ancora van Domselaar a deviare provvidenzialmente il colpo di testa di Alba Redondo su palo, un doppio palo… perché anche il secondo tentativo dell’attaccante del Levante UD si stampa sul legno. Quindi un gol di Gonzalez, sempre pericolosissima, che viene annullato per fuorigioco.
Gli equilibri si rompono nel secondo tempo, sempre sotto il dominio spagnolo. Ma solo negli ultimi dieci minuti. L’arbitro Stephanie Frappart prima concede e poi si rimangia un rigore alla juventina Lineth Beerensteyn per un’altra chiamata del VAR. C’è invece il penalty che all’81’ procurato da Salma Paralluelo e concsso da un infenuo fallo di mano di Van der Gragt che Mariona Caldentey non sbaglia. L’ex interista van der Gragt si fa perdonare sfruttando un bellissimo passaggio in profondità di Victoria Pelova e insaccando il pareggio a tempo scaduto. Ma ai tempi supplementari è ancora Salma Paralluelo, giovanissimo e vivacissimo esterno del Barcellona, a trovare il varco giusto e chiudere con un elegante diagonale alle spalle di van Domselaar.
Giusto così. Spagna per la prima volta in semifinale: giocherà ad Auckland martedì contro la Svezia, che ha battuto e eliminato il Giappone.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.