Giappone vs Norvegia, con una vittoria forse anche più netta di quanto non dica il risultato, il Giappone è il secondo iscritto ai quarti di finale del mondiale di calcio femminile
Australia e Nuova Zelanda incoronano definitivamente quello che potrebbe diventare uno dei nuovi prospetti fondamentali del calcio femminile internazionale. Hinata Miyaazwa è il volto sorridente della vittoria del Giappone netta, e non tanto sotto l’aspetto del risultato quanto piuttosto sotto il profilo della qualità del gioco.
Primo in classifica, tre vittorie e 11 gol senza nessuna rete al passivo, il Giappone si presentava a questa sfida forte del netto 4-0 alla Spagna, che poco prima aveva conquistato l’accesso ai quarti di finale battendo nettamente la Svizzera.
Giappone vs Norvegia 3-1
Un netto predominio del Girone C dunque, che qualifica entrambe le squadre che verosimilmente ora potrebbero ritrovarsi l’una contro l’altra già in semifinale. Il Giappone conferma la sua netta superiorità sotto l’aspetto delle statistiche e dei precedenti sulla Norvegia che viene battuta per la terza volta consecutiva.
Decisiva, ancora una volta, la prestazione di Hinata Miyazawa, talento totale di 23 anni, in forza al MyNavi Sendai che a questo punto ci si augura di vedere quanto prima in un campionato europeo. Attaccante letale che agisce prevalentemente in una posizione di trequartista e che ha davvero tutto per ritagliarsi uno spazio nel calcio femminile internazionale di prima grandezza già nell’immediato futuro.
Giappone vs Norvegia, brave e di talento
Imponendo il proprio gioco, molto più tecnico che fisico, impostato sulla logica del singolo tocco e di triangolazioni rapidissime, il Giappone è una delle cose più divertenti viste nel corso di questo Mondiale. Contro la monumentale difesa norvegese il Giappone dimostra che la sua velocità di idee e di azioni può davvero diventare letale pericolosissima, quasi in gol fin da subito, con due colpi di testa ravvicinati di Risa Shimizu e Mina Tanaka sui quali la Norvegia si salva a stento con Sophie Romàn Haug costretta a immolarsi salvando il risultato sulla linea.
Miyazawa diventa decisiva con uno dei suoi cross tagliatissimo, carichi di effetto, che ingannano persino un difensore esperto come Ingrid Syrstad Engen, il cui intervento molto maldestro anticipa tutti ma si trasforma in autorete.
La tempestiva reazione della Norvegia è l’unica cosa davvero convincente di una squadra che il campo evidenzia in modo decisamente inferiore: azione standard con il cross di Vilde Bøe Risa che confeziona un imperioso colpo di testa vincente di Guro Reiten.
In avvio di ripresa una micidiale triangolazione stretta ai limiti dell’area manda di nuovo in tilt la difesa norvegese il cui disimpegno sbagliato di Bøe Risa diventa un assist vincente per Risa Shimizu che insacca dopo uno splendido controllo a seguire da distanza ravvicinata.
Stavolta la reazione della Norvegia non c’è. É il Giappone a fare la partita con il presupposto di chiuderla quanto prima possibile: nonostante un paio di occasioni di Haug e Sævik vadano vicino al bersaglio è sempre il Giappone a creare le azioni più belle e pericolose concretizzando la propria superiorità a tempo quasi scaduto ancora una volta con Miyazawa – ancora una doppietta – freddissima davanti alla porta avversaria in contropiede, lucidissima nell’anticipare una difesa troppo alta mal posizionata.
La Norvegia esce in modo tutto sommato meritato da un mondiale nel quale non ha impressionato e ha ottenuto la sua unica vittoria in ben 7 partite. Giappone femminile che con schemi, individualità e un gioco piacevolissimo può davvero puntare al massimo risultato, una squadra in condizione fisica e mentale stratosferica che adesso attende la propria avversaria dalla supersfida tra Stati Uniti e Svezia.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.