Australia vs Francia si conclude con una interminabile serie di calci di rigore dopo una partita di assoluto equilibrio
Forse un pochino meglio la Francia nel corso del primo tempo, sicuramente Australia più efficace nella ripresa e nei tempi supplementari con Peyraud-Mangnin più volte impegnata a mantenere inviolata la propria porta.
Ma il pareggio che chiude 120′ di una sfida assolutamente equilibrata e che consegna la decisione finale ai calci di rigore e il verdetto più sensato al termine nel terzo quarto di finale dei campionati del mondo di calcio femminile tra Australia e Francia.
Australia vs Francia 7-6, rigori
Non una bella partita, va detto. Ci si sarebbe aspettato qualcosa di più sia dalla Francia, che aveva dominato a suon di gol e le ultime partite, che dall’Australia, trascinata da oltre 50mila spettatori nello stadio di Brisbane ma alle prese con non pochi problemi di concretezza in fase offensiva e con qualche incertezza di troppo anche in difesa.
Samantha Kerr parte solo dalla panchina; le sue condizioni non danno garanzie nel lungo periodo e il tecnico Gustavsson preferisce preservarla per il secondo tempo e gli eventuali extra. Nel primo tempo, tuttavia, è ancora una volta Fowler ad andare vicino al bersaglio nonostante un sostanziale predominio della Francia, molto insidiosa soprattutto sui calci piazzati.
Australia vs Francia, supplementari e rigori
Sprecate due occasioni in avvio, La Francia subisce il ritorno dell’Australia che spreca una clamorosa opportunità ancora con Mary Fowler che conclude a botta sicura dopo un pasticcio difensivo nella difesa della Francia: stratosferico l’intervento difensivo disperato di Élisa De Almeida che si immola e salva la porta in spaccata.
Secondo tempo ancora più equilibrato del primo nonostante l’ingresso di Sam Kerr con una partita che via via si fa più contratta e nervosa. La sensazione è che senza una prodezza o un errore clamoroso nessuna delle due squadre possa chiudere la partita prima del termine. Nel corso dei tempi supplementari solo la nuova entrata Cortnee Vine, che poi diventerà protagonista assoluta, riesce ad andare vicino al bersaglio con un bel movimento sul primo palo, imbeccato da una delle pochissime iniziative di Foord. Per il resto sia Kerr che Diani, le due attaccanti più attese, sono ben controllate e incidono poco. Si va ai rigori con l’esperto Hervé Renard che manda tra i pali Soliène Durand (Sassuolo) al posto di Peyraud-Magnin in un cambio evidentemente organizzato e concordato con le due giocatrici.
I rigori, come spesso accade, si rivelano un’autentica lotteria. Subito un errore della Francia, poi quello di Catley che due rigori li aveva trasformati nella fase a girone e sbaglia quello più importante. Quindi il palo di Perissinet e Arnold, portiere che salva tre penalty ma conclude sul legno quello della vittoria. L’errore decisivo è quello di Vicki Bècho, 19 anni, che manda sulla base del palo il decimo penalty prima della trasformazione decisiva di Cortnee Vine che diventa l’eroe di giornata.
L’Australia, che pure non convince e continua ad attendere Samantha Kerr, ancora lontana dalla sua forma migliore, accede alle semifinali che giocherà in casa nel gigantesco Stadium Australia di Sidney davanti a 75mila persone. Nell’altra semifinale la Spagna, che ha eliminato l’Olanda ai tempi supplementari, affronterà la Svezia, vittoriosa sul Giappone.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.