Max Verstappen domina il Gran Premio del Qatar di F1 in una corsa condizionata dalle scelte degli pneumatici
Max Verstappen conquista la sua 14esima vittoria stagionale in un gran premio del Qatar condizionato soprattutto dal problema legato al degrado delle gomme. E dunque anche a una questione di sicurezza.
Ma Verstappen ha ridotto la cronistoria della corsa al solito dominio incondizionato lasciando agli altri il compito di animare la scena. Non sempre positivamente. Il modo migliore per festeggiare un titolo mondiale che era sicuro da tempo e che si è concretizzato dopo la sprint di sabato sera che lo ha visto secondo alle spalle di Piastri. Per Max Verstappen è il terzo titolo mondiale piloti consecutivo che fa coppia con quello costruttori della Red Bull già al sicuro con largo anticipo.
F1 Qatar, Verstappen e poi le McLaren
L’olandese parte a cannone nel tentativo di evitare qualsiasi potenziale contromanovra di Russell. Ma mentre l’olandese si invola, l’inglese viene centrato in pieno dall’altra Mercedes, quella di Hamilton. I due via team radio si incolpano a vicenda. Hamilton finisce nella ghiaia con danni e Russell costretto a partire dal fondo prima dell’arrivo della safety car.
Quando la corsa riparte dal quinto giro Verstappen e davanti a Piastri, Fernando Alonso e Charles Leclerc. Una posizione di rincorsa tutto sommato interessante per la Ferrari che tuttavia non ha assolutamente il passo gara di chi sta davanti. Né di Verstappen né della McLaren.
Tutto si basa su una strategia di gomme ma indipendentemente da tutto Verstappen e Piastri limitano la corsa a un duello che si rincorre sul filo dei secondi senza tuttavia che l’olandese dia mai l’impressione di essere davvero in difficoltà .
L’ordine d’arrivo
Tra una sosta e l’altra la Red Bull valuta correttamente di fornire Verstappen di gomme dure: cosa che gli costa qualche secondo in avvio ma che lo ripaga nell’ultima parte della gara quando Piastri non è più in grado di avvicinarlo e deve anzi guardarsi le spalle dal compagno di squadra Norris, sempre più aggressivo.
Verstappen se ne va a vincere senza incertezze né errori permettendosi il lusso di un ulteriore cambio di gomme in extremis, Piastri porta a casa un secondo posto fantastico difendendosi bene dall’ottimo Norris, non del tutto convinto dalla strategia del suo box, che porta comunque due McLaren sul podio.
Russell recupera un ottimo quarto posto con quattro soste dopo lo scontro alla curva 1 con Hamilton, mettendosi in luce con un gran numero di sorpassi e chiudendo davanti a Leclerc e Sainz.
La Ferrari fa un deciso passo indietro rispetto alla vittoria di Singapore, confermando i valori non esaltanti di Suzuka echiude con un quinto e un sesto posto: da sottolineare la resistenza di Leclerc nei confronti di Alonso, molto aggressivo. A seguire Esteban Ocon settimo, con Valtteri Bottas, Zhou Guanyu e Sergio Perez a completare la top 10.
Malissimo Sergio Perez, partito dalla pitlane, e ripetutamente beccato a violare i limiti della pista, finendo con tre tempi penalizzazioni di cinque secondi.
Con Verstappen riconfermato campione il Mondiale torna negli USA il 22 ottobre sul circuito di Austin, Texas.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.