Pensioni: scivolo, Quota 100 e incremento al milione. Ecco le ultime novità sulle pensioni 2019
Le ultime novità  in materia di pensioni ci mostrano novità davvero molto significative sia per quanto riguarda l’uscita anticipata dal lavoro e dunque il conseguimento dall’assegno pensionistico, sia per quanto attiene all’aumento riservato a determinate categorie di pensionati.
Andiamo dunque a scoprire qui di seguito le principali novità  sulle pensioni 2019, partendo dal maxi scivolo, approfondendo gli aspetti di quota 100 ed infine trattando l’incremento al milione.
Pensioni, arriva il maxi scivolo di 5 anni per le pensioni: i dettagli
E’ in arrivo il cosiddetto maxi scivolo per le pensioni, si tratta di un provvedimento voluto dal Governo e presente nel decreto crescita di recente approvato, mediante cui le aziende hanno la possibilità di mandare in pensione i lavoratori più anziani con un anticipo di cinque anni, a patto di assumerne di nuovi.
Più nello specifico questa misura riguarderà quelle aziende con organici superiori alle 1.000 unità  che potranno accedere al contratto di espansione, accelerando il ricambio generazionale per quanto riguarda la forza lavoro.
Per fare questo ovviamente i nuovi assunti dovranno essere più giovani rispetto a quelli che si sono avviati alla pensione.
Il contratto di espansione alla base di questa possibilità dovrà avere determinate caratteristiche, da stabilire in sinergia fra l’azienda interessata, il Ministero del lavoro e le organizzazioni sindacali.
In questo ambito saranno determinati ad esempio il numero di lavoratori da assumere, la programmazione temporale delle assunzioni, l’indicazione del contratto a tempo indeterminato che li andrà a coinvolgere e quant’altro. Alternativamente a questa possibilità l’azienda può scegliere di ridurre l’orario di lavoro fino al 30%.
Maxi scivolo pensione: cos’è e requisiti
Il requisito che i lavoratori devono avere, per fruire del maxi scivolo, è la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata con lo scivolo.
In altre parole l’azienda può anticipare l’uscita dal lavoro a coloro a cui mancano fino a cinque anni per andare in pensione.
Questa dunque rappresenta una sostanziosa novità  in tema di pensioni 2019, con l’auspicio da parte del Governo che ciò, oltre ad esaudire il desiderio di coloro che hanno l’intenzione di andare in pensione in anticipo, riesca a risolvere (almeno in parte) anche il problema della disoccupazione, molto forte specie fra i più giovani.
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Pensioni, quota 100 avrà un risparmio di un miliardo
Le ultime news sulle pensioni riportano d’attualità anche gli effetti di quota 100, infatti il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti, che hanno fatto luce sui numeri delle persone coinvolte nel conseguimento della pensione anticipata grazie a questa riforma.
In particolare Tridico ha affermato quanto segue: “A oggi sono 140.000 le domande pervenute per aderire a quota 100, se questo è il trend probabilmente non si giungerà alla platea stimata di circa 300.000 unità e questo porterà inevitabilmente ad un risparmio che il legislatore avrà la facoltà di utilizzare come meglio crede.
Questa dell’uscita anticipata dal lavoro è un’ottima opzione per coloro che hanno un lavoro particolarmente faticoso, mentre altri con un lavoro meno stressante possono scegliere di rimanere, per questo si verificano queste differenze nei numeri”.
Si stima che tali risparmi, sommati a quelli conseguiti nella misura relativa al reddito di cittadinanza, porteranno nelle casse dello stato circa un miliardo di euro, un tesoretto importante che andrà gestito con intelligenza, magari formulando nuove interessanti opportunità per arrivare prima la pensione, tipo quota 61, che è allo studio.
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Incremento al milione 2019, requisiti e modalità di ottenimento
Una delle novità  che potrebbe riguardare le pensioni 2019 e che di certo potrebbe rendere felici moltissimi pensionati, riguarda il cosiddetto incremento al milione della pensione. Vediamo qui di seguito di cosa si tratta e perchè rappresenta un aspetto decisamente positivo per determinate categorie di pensionati.
Innanzi tutto questo incremento, che si applica sulle pensioni, rappresenta una maggiorazione sociale riconosciuta a coloro che hanno compiuto il settantesimo anno di età . Tuttavia tale limite può essere abbassato di 5 anni se il pensionato risulti titolare di trattamenti previdenziali e assistenziali con importo più basso rispetto ad un milione delle vecchie lire, ossia una somma che in euro si aggira intorno ai 638 euro.
Vedi anche: Pensioni invalidità civile: le novità del 2019
Quindi i principali requisiti per ottenere l’aumento sono quello anagrafico e quello legato al valore dell’assegno percepito dal pensionato, come detto in precedenza.
Oltre a questi c’è anche quello del reddito, infatti per beneficiare dell’incremento al milione della pensione non bisogna avere un reddito superiore a 8.443,18 euro, per un pensionato solo, mentre per uno congiunto, oltre al limite individuale, vi è anche quello complessivo, con l’ammontare della somma dei redditi che non può essere superiore a 14.259,18 euro.
Questi sono i requisiti per ottenere l’incremento di pensione, ma a quanto ammonta tale incremento?
In base all’articolo 39 comma 4 della legge 289/2002, tale incremento non può superare l’importo mensile determinato dalla differenza fra 649,65 euro e l’ammontare del trattamento minimo pari a 513,01 €. La somma che ne consegue è di 136,64 euro.
Un altro aspetto rilevante per l’incremento al milione della pensione, riguarda il fatto che tale aumento, come tutti quelli che riguardano questo assegno, viene corrisposto per 13 mensilità , ma non si applica sulla quattordicesima, che viene erogata in base agli importi prestabiliti. Infine, questo incremento non è soggetto a tassazione Irpef e ciò rappresenta un’altra buona notizia per i pensionati che potranno usufruirne.
Questo il quadro aggiornato alle ultime novità riguardo al mondo delle pensioni, sempre in mutamento e, come in questo caso, in grado di regalare anche buone nuove ai percettori.
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