Zona arancione rafforzata. Regole limiti e restrizioni sono diversi da regione a regione. Ecco quali sono e cosa cambia rispetto alla zona arancione.
Zona arancione rinforzata o zona arancione scuro, è la novità introdotta da alcune regioni per fronteggiare la crescita dei contagi da covid -19, dovuti principalmente alla diffusione delle varianti. Si tratta di una zona che non prevede misure restrittive come una rossa, anche se le limitazioni sono più incisive rispetto a quella arancio.
Inoltre, essendo state decretate a livello locale, le restrizioni cambiano secondo la regione. Cerchiamo quindi di capire meglio quali sono queste differenze, confrontando due territori che la applicano, cosa cambia rispetto all’arancione e cosa si può fare in zona arancio scuro.
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Che differenza c’è tra zona arancio e arancione rinforzata? Divieti e limitazioni
In sostanza la differenza fra la zona arancione e quella arancio scura o rinforzata, adottate solo per alcune località o province, riguarda le ulteriori restrizioni applicate.
In primo luogo per quanto riguarda la scuola, dove le chiusure sono più rigide. Infatti, la zona arancione prevede la didattica distanza solo per le superiori, mentre quella rafforzata anche per elementari, medie e in alcuni casi per quelle d’infanzia. Ma ci sono anche ulteriori limiti, come quelli agli spostamenti o alle visite a parenti o amici.
Tuttavia queste nuove zone arancio scure prevedono regole diverse a seconda della regione. Quindi bisogna verificare cosa prevedono le singole ordinanze regionali per capire quali restrizioni specifiche ci sono.
Per chiarire meglio il concetto citiamo il caso di Emilia Romagna e Lombardia, due delle regioni più popolose d’Italia che hanno decretato zone arancioni rinforzate sul loro territorio.
Zona arancione rinforzata limiti, regole: Emilia e Lombardia a confronto
La Lombardia nelle zone arancio rinforzate ha chiuso tutte le scuole di ogni ordine e grado, come si legge sul sito della regione nell’ordinanza del governatore Fontana.
Viceversa in Emilia, la zona arancione rafforzata a Bologna, prevede la didattica a distanza per le scuole, ma non per i servizi educativi 0-3 anni e le scuole d’infanzia.
Inoltre l’Emilia Romagna, prevede lo stop agli spostamenti, anche all’interno del proprio comune, se non in caso di necessità . Viceversa nella fascia arancione rinforzata lombarda gli spostamenti all’interno del proprio comune sono possibili, anche se c’è la raccomandazione di evitare quelli non necessari.
Quindi come si può notare da questi esempi, ci sono significative differenze fra le due zone arancioni rafforzate adottate. Insomma, non è detto che l’eventuale formazione di località arancio scuro in altre regioni, determinino le stesse regole.
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Cosa fare in zona arancione rinforzata
Detto delle differenze fra zone arancioni rafforzate, possiamo comunque sintetizzare in linea generale le cose che si possono fare e non, in questi territori.
Le disposizioni per quanto riguarda bar e ristoranti sono invariate (è permesso solo l’asporto), così come per negozi e attività commerciali. L’attività sportiva resta consentita, ma in forma individuale e in prossimità della propria abitazione.
Queste è ciò che emerge dopo le ordinanze regionali di Lombardia ed Emilia Romagna. In buona sostanza la regione di Fontana ha imposto chiusure più rigide per le scuole, mentre quella di Bonaccini prevede maggiore rigidità per gli spostamenti. Per il resto valgono le restrizioni della zona arancio.
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L’approccio è dunque diverso, ma l’obiettivo per entrambe è quello di contenere la crescita dei contagi coronavirus. Come sempre però poi sono i comportamento delle persone e il rispetto rigoroso delle regole che fanno la differenza.
Queste in sintesi, le info utili sulla zona arancione rinforzata e le restrizioni che cambiano secondo le regioni.
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