Quando ti manca il fiato di Gianluca Grignani. Testo, video e cosa significa la ballata rock dedicata al suo controverso rapporto con il padre.
Gianluca Grignani, con “Quando ti manca il fiato” è tornato al Festival di Sanremo per la settima volta in carriera, chiudendo al dodicesimo posto assoluto. A 51 anni, Grignani è uno dei pochi veri rocker in attività in Italia, deve moltissimo al Festival di Sanremo che lo ha tenuto a battesimo nel 1995 quando partecipò alla competizione Sanremo Giovani piazzandosi sesto con “Destinazione Paradiso”. Per questo è tornato presentando la sua nuova ballata rock intensa ed emotiva dai forti contenuti personali.
Approfondiamo allora qual è il reale significato dell’ultima canzone di Grignani, dando uno sguardo al testo del brano, ma prima ascoltiamolo di seguito.
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Video Gianluca Grignani – “Quando ti manca il fiato”
Questo il video ufficiale della sua canzone, girato da Grignani negli studi Multiset della Bicocca in un gioco di chiaro scuro, tra fumo, bizzarre inquadrature in una bacinella d’acqua (dove sicuramente manca il fiato) e un gran finale con pioggia catartica e liberatoria.
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Quando ti manca il fiato, testo nuova canzone di Grignani
Mio padre tornava la sera
Ed era forte quando era in vena
Questo lo ricordo bene
Sì questo lo ricordo bene
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Vivevamo ancora insieme
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(Mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Sì ci ho pensato su
Ciao papà o addio papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Tu accettala la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Perché chi ha troppa libertà
Non ha parole,
Quando fa male ma male davvero
Sono coltelli che cadon dal cielo
Fan sanguinare anche l’uomo più duro
Anche se son cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà o addio papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
E chi sa la verità
Mi dica perché faccio fatica a staccare le dita
Oh oh
A smettere di suonare
Quando la musica è finita
È questo che devo imparare… da te
Forse non volevi o me lo hai insegnato?
Non fare accordi con i ricordi
Quando ti manca il fiato
Grignani, “Quando ti manca il fiato”, il significato
Come sua abitudine il cantautore milanese mette in gioco tutto se stesso in una canzone generosa ed estremamente emotiva. Qui vengono fuori tutte le sue insicurezze di quando, da ragazzo, subisce la separazione dei suoi genitori e l’allontanamento di suo padre Paolo.
Ora, cinquantenne, a sua volta separato dopo oltre vent’anni di relazione con la donna che gli ha dato quattro figli, Grignani fa i conti con i ricordi. Lo spunto è una telefonata del padre che dopo molti anni si fa vivo per chiedergli se – quando accadrà l’irreparabile – andrà al suo funerale…
Il testo è una intensa seduta analitica che fa luce su un rapporto difficile che si alza a un nuovo livello e che a poco a poco si risolve con comprensione e tenerezza reciproca. Il figlio comprende gli errori del padre, e forse attraverso quelli inizia a capire anche i propri: “Non fare accordi con i ricordi” dice il testo che ha un paio di passaggi di straordinaria intensità poetica: “l’amore che c’è non finisce mai”. E ancora “ti amo lo stesso, e per il resto… che ognuno giudichi solo se stesso…”
L’arrangiamento della canzone è di rara bellezza. Soprattutto grazie a un gioco di chitarre rock e di archi che si chiude in un crescendo orchestrale che prelude a un grandioso finale.
Gianluca Grignani, album e tour
“Quando ti manca il fiato”, secondo nella classifica del premio della critica Mia Martini della stampa per soli sei punti, è stato pubblicato fino ad oggi come singolo. Ma il cantautore sarebbe al lavoro su molto materiale realizzato dal 2014 a oggi, e dunque dal suo ultimo album in studio “A Volte Esagero”.
Grignani, dopo dieci dischi sta pensando addirittura a una trilogia. Ma al momento non ci sono notizie su quello che sta realizzando, né concerti in programma.
La sua ultima data, un concerto evento al Fabrique di Milano per celebrare i 25 anni del suo secondo album “La Fabbrica di Plastica” – show rinviato di quasi due anni a causa della pandemia – è stato qualcosa di incredibile tra improvvisazioni, scaletta stravolta e una enorme intensità ed empatia. Ma Grignani è così. Prendere o lasciare. Anima sicuramente tormentata, molto rock: e imprevedibile.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.