Le più belle canzoni di Lou Reed hanno fatto la storia della musica e della cultura americana. Con la sua morte viene a mancare una delle più grandi voci del rock’n’roll di tutti i tempi, che ha lasciato ai posteri un modo di fare musica sempre in bilico fra poesia, sperimentazione e spirito decadente. Ecco dieci canzoni per ricordarlo, tratte in ordine sparso da tutta la sua carriera iniziata nel 1964 e terminata ieri a 71 anni. Le ricordate tutte?
1) Heroin (1967)
La descrizione di una vita con la droga come unica e insostituibile compagna. Una canzone dura e senza troppi giri di parole, che ai tempi provocò scandalo e portò la stampa ad accusare i Velvet Underground (la band in cui Reed militò fino al 1970) di invitare all’utilizzo di eroina. Nel tempo è diventata un classico ed è stata rifatta da tantissimi altri artisti. Tutt’oggi è una delle canzoni-simbolo di Lou Reed e della sua idea “selvaggia” di rock’n’roll.
2) Candy says (1969)
Da adolescente Lou Reed venne sottoposto ad elettro-choc per curare la sua bisessualità . Anche per questo motivo la tematica sessuale ritorna spesso nelle sue canzoni, descrivendo la vita di personaggi emarginati per le loro scelte di vita. Come questa ballata dedicata al transessuale Candy Darling, che secondo lo stesso Reed è uno dei suoi brani migliori.
3) Sweet Jane (1970)
Tra i pezzi più famosi di Lou Reed, in questo periodo ancora nei Velvet Underground. E’ la dimostrazione che il grande poeta americano sapeva scrivere anche belle melodie. E difatti il brano è sempre stato fra i più richiesti dal pubblico durante i concerti. Non si contano i rifacimenti, fra cui quello del cantautore italiano Enrico Ruggeri.
4) Perfect Day (1972)
Uno dei grandi capolavori di Lou Reed. La giornata perfetta a cui si riferisce il titolo è quella passata in compagnia della donna che si ama. Ma qualcuno vi ha letto anche una lode disperata all’eroina. Nel 1996 il brano ha avuto nuovamente successo all’interno del film Trainspotting. E non tutti sanno che la prima versione della canzone, come di tutte quelle del disco Transformer, venne incisa da David Bowie.
5) Walk on the Wild Side (1972)
Sempre da Transformer uno dei massimi esempi dello stile di Lou Reed. Il testo non viene cantato con forza ma quasi recitato in modo dimesso ed è per questo motivo che la canzone sembra attraversata da una dolce malinconia. I personaggi citati sono quelli dello studio del celebre artista americano Andy Warhol. E verso la fine il celebre assolo di sax entrato di diritto nella Storia del rock.
6) Berlin (1973)
La carriera di Lou Reed è legata anche all’Europa e in particolare a Berlino. A questa città il cantautore dedicò un disco intero che racconta la storia triste di due amanti schiavi della droga. L’album quando uscì non venne ben accolto, forse per la sua eccessiva drammaticità . Ma poi conquistò i favori del pubblico. Nel 2007 Reed lo propose in un tour con un coro di voci bianche.
7) Kicks (1975)
Un disco di canzoni d’amore e di droga, che in molti brani vede lo stesso Reed come protagonista. Non in questo caso però, dove il principale attore del brano è un serial killer descritto con toni molto reali e sanguinari su una musica rock altrettanto tesa. Un vero colpo al cuore per chi ascolta e durante il brano si immagina facilmente la scena.
LINK YOUTUBE: http://youtu.be/PcBc-P5Hiz0
8) Dirt (1978)
La fine della storia d’amore di Lou Reed con il travestito Rachel ispira il disco Street Hassle. Questo è il secondo brano in scaletta, dove il gruppo che accompagna il cantautore americano suona volutamente scordato e anche fuori tempo. Il testo è un atto d’accusa verso qualcuno che sembra avere tradito chi parla. I toni furiosi dell’intero album faranno di Reed uno degli idoli della scena punk che proprio in quegli anni si stava sviluppando.
9) Satellite of love (1984)
Questa canzone era stata registrata nel 1972 per il disco Transformer. Qui è in una versione tratta da un disco dal vivo registrato in Italia dal titolo Live in Italy. Lou Reed ha sempre avuto un rapporto privilegiato con il nostro Paese, di cui amava la cultura e i paesaggi.
10) NYC Man (1996)
Gran parte della musica di Lou Reed è legata alla città di New York. In questa canzone il protagonista chiede alla sua donna di essere sincera con lui. E nel finale l’uomo si rivolge alla Grande Mela, che nella sua mente si confonde proprio con l’amata, chiedendo se deve sparire per sempre dalla faccia della terra.
Vedi anche: Quali sono le canzoni del momento?