Quando smettere di allattare e come interrompere l’allattamento senza traumi per il bambino? I consigli dei pediatri e quelli delle mamme che ci sono passate.
La fine dell’allattamento è un momento delicato che spesso riempie di dubbi. Basandoci sulle fonti sanitarie ufficiali e sulle esperienze vere delle mamme, ti spiegheremo quando è giusto smettere di allattare (spoiler: non esiste un “momento giusto” uguale per tutti), quali sono i metodi più efficaci e quelli da evitare, e come gestire le situazioni pratiche più comuni nella fase del distacco dal seno.
Quando si smette di allattare? Le indicazioni OMS
Ti diamo prima di tutto le 5 info fondamentali:
- Puoi interrompere l’allattamento esclusivo solo a partire da quando il neonato ha 6 mesi circa. L’OMS indica che almeno per i primi 6 mesi di vita il neonato dovrebbe essere nutrito solo con latte materno.
- Nei primi 6 mesi puoi allattare solo al seno, oppure dare un po’ del tuo latte e un po’ di latte artificiale, oppure smettere di allattare e dare solo il biberon (segui i consigli del pediatra ospedaliero). Anche il latte artificiale è latte materno!
- Dopo i 6 mesi, se allatti al seno ma non puoi/vuoi proseguire, smettere (gradualmente) non causa problemi di salute.
- Se vuoi farlo, puoi continuare ad allattare fino a 2 anni e oltre: allattare dopo il sesto mese è consigliato dai pediatri (ovviamente il bimbo crescendo mangerà anche altri cibi!). Lo dice il Ministero della Salute: «L’allattamento continua ad avere importanza […] dopo il sesto mese e per tutto il tempo che desiderate proseguire, anche oltre il secondo anno di vita».
- Smettere di allattare non è da “mamma cattiva”: è molto comune provare senso di colpa, ma non lasciarti sopraffare e chiedi aiuto se fatichi a gestire le emozioni. E allattare a lungo non è da “esagerata”: non c’è nessun collegamento dimostrato fra allattamento prolungato problemi psicologici e problemi della crescita.
Ma allora quando è meglio smettere di allattare?
Dopo i 6 mesi, iniziando anche lo svezzamento, puoi stabilire in tranquillità a che mese è il momento di staccare dal seno tuo figlio, prestando ascolto alle esigenze tue e del piccolo.
Non c’è un’età perfetta in cui si smette di allattare senza fatica. Considera però che è diverso smettere di allattare a 8 mesi, oppure a 15, 18 mesi, o con un bimbo di 2 anni: il seno è cibo ma anche conforto, contatto e consolazione.
Inoltre molto dipende dal carattere del bimbo, dalle abitudini, dal tuo stato d’animo. Segui la tua direzione con pazienza, senza forzare e senza aspettarti “miracoli”.
Vedi anche: Cosa succede al corpo quando si smette di allattare
Come smettere di allattare: l’esperienza delle mamme
Esistono vari sistemi per iniziare a smettere di allattare: li trovi qui di seguito. Abbiamo raccolto le esperienze concrete di 6 mamme per descriverli meglio.
Smettere di allattare naturalmente
Se a un certo punto il bimbo non richiede più la poppata, la questione si risolverà da sé! Onestamente, non è la maggioranza dei casi…
«A 18 mesi, Luca ha smesso spontaneamente e di colpo di chiedere la poppata serale, l’unica rimasta. Dopo 3 giorni non avevo già più latte, il ciclo mi è tornato, e tutto si è svolto in modo molto naturale» (Gaia).
Togliere le poppate una alla volta
Via via che il bimbo mangia cibi “da grande” puoi limitare le poppate ai pasti, mantenendo solo quelle “preferite”, per non stressarlo.
«Adele non poteva stare senza la tetta quando tornavo dal lavoro e prima di dormire. Dalla nonna mangiava ormai le pappe ma a casa voleva il seno della mamma! Sono le ultime che ho eliminato, dopo diversi mesi» (Patrizia).
Alternare il seno e il biberon
Se ti trovi nella situazione di smettere di allattare presto, ovviamente dovrai ricorrere al latte artificiale. Iniziare ad alternare le due cose, anche nel corso della stessa poppata (un po’ al seno, un po’ con la tettarella), è di aiuto.
«Sapevo di dover rientrare in ufficio molto presto, e lontano da casa… Dopo il primo mese ho iniziato ad alternare il mio latte alla formula. A 4 mesi allattavo Gabriele solo al mattino e alla sera, e per il resto la babysitter gli preparava il biberon» (Ingrid).
Creare routine alternative
L’allattamento, a richiesta o a orario, diventa anche un’abitudine che il piccolo si aspetta: associa progressivamente alla poppata routine regolari come raccontare una storia, cantare, fare un breve massaggio o un bagnetto. Pian piano, questi rituali sostituiranno l’attaccarsi al seno. Coinvolgi anche il partner!
«Verso gli 8 mesi ho iniziato a raccontare ad alta voce una storia all’ora della poppata, tenendo Christian nella fascia e camminando per casa. Spesso si addormentava così, e pian piano la “passeggiata in fascia” (anche con il papà) ha sostituito la tetta» (Lucia).
«Ero già incinta della sorellina e non me la sentivo proprio più. Tenerla contro la pelle quando cercava il seno la agitava ancora di più, allora ho provato con il bagnetto, che lei adorava. Alla fine Irene era rilassata e stanca, ed era più facile che si addormentasse senza la tetta» (Annamaria).
Cambiare il gesto di conforto
Spesso attaccarsi al seno serve al bambino come rassicurazione, è del tutto naturale. Puoi aiutarlo a trovare gradualmente un’alternativa efficace, come tenere un oggetto, compiere un gesto confortante…
«Tante volte ho pensato “non riesco a smettere di allattare, aiuto!”. Non sembrava mai il momento giusto: prima la dentizione, poi il distacco per andare al nido… Mattia sembrava calmarsi solo col seno e con un bimbo che non vuole il biberon né il ciuccio non era facile. Una sera ha scoperto un pezzo di stoffa morbida che gli piaceva toccare, pian piano ha iniziato a usarla come sistema per calmarsi da solo, pur stando in braccio» (Caterina).
Smettere di allattare: i metodi da evitare
Naturalmente è giusto smettere a un certo punto, ma lasciamo perdere i “vecchi sistemi”…
Smettere di allattare pastiglie e farmaci
La pillola per interrompere l’allattamento esiste, ma viene somministrata subito dopo il parto in caso di esigenze particolari, non va bene prenderla nei mesi successivi e può avere comunque effetti collaterali sgradevoli: non fare di testa tua, chiedi al medico!
Puoi chiedere informazioni su rimedi omeopatici o tisane, ma sii prudente con cosa ingerisci mentre ancora allatti (e in generale).
Smettere di allattare con i cerotti
Un metodo “di una volta” che ancora qualche nonna suggerisce e che invece ci sentiamo di sconsigliare decisamente: far credere al bambino che la mamma “ha la bua” mettendo cerotti sui capezzoli o fingendo di essere ammalata. Decisamente traumatico!
Altra idea infelice: spalmare olio o sostanze di sapore sgradevole sul seno.
Fasciare il seno
Non serve per mandare via il latte, rischia di provocare un doloroso ingorgo mammario e certamente non convincerà il bambino a smettere di desiderare la poppata…
Smettere di allattare improvvisamente
Salvo casi particolari non capita di interrompere l’allattamento di colpo e non è consigliabile né per il bambino, né per la propria salute. Sarà un processo graduale: l’obiettivo di ogni mamma è smettere di allattare senza traumi per i figli ma anche per se stessa, dato che psicologicamente è un passo significativo.
Vedi anche: Neonati e importanza del contatto fisico
Vita pratica e allattamento al seno
Decidere quando interrompere l’allattamento è una scelta personale che dipende da vari elementi, ma a volte si hanno dubbi su quale sia la cosa giusta da fare.
- Devi rientrare in ufficio e non sai come conciliare allattamento lavoro e spostamenti. Devi coniugare con l’allattamento lavoro a rischio o trasferte in cui sei lontana da casa.
Informati sui diritti che hai come neomamma. Se non hai modo di allattare al lavoro, puoi alternare con il latte artificiale o tirarti il latte e lasciarlo a chi si occupa del bambino.
- Devi assumere farmaci vietati in allattamento
Se si tratta di un breve periodo, come smettere di allattare per una settimana o poco più, puoi usare il tiralatte e surgelare via via il tuo latte per fare scorta, e integrare con la formula, secondo il parere del pediatra. Continua a tirare il latte anche durante la terapia, perché non vada via. Chiedi informazioni su farmaci alternativi permessi anche in allattamento.
- Ti senti stanca ed esaurita, hai bisogno di dormire di più e di delegare un po’ le cure del neonato.
Non c’è niente di male! Tuo figlio ha bisogno di una mamma in forma. Magari puoi soltanto smettere di allattare di notte, alterna con il latte artificiale e chiedi aiuto: richiedi più coinvolgimento al partner, rivolgiti a uno psicologo, frequenta un gruppo di auto-mutuo aiuto fra mamme.
- Il bambino mangia le pappe con appetito e ti sembra “pronto”. Non chiede più il seno o quasi.
Perfetto! Forse ti dispiace smettere di allattare? Tranquilla, le cose faranno il loro corso: troverete modi nuovi ed efficaci per essere “una cosa sola” e sarai comunque una splendida mamma.
- N.B. Se pensi che sia meglio smettere perché ti fa male il seno e trovi che attaccare il bambino sia doloroso, o ti sembra di non avere abbastanza latte, prima di “arrenderti” consulta una consulente per l’allattamento (in ospedale, online, nei consultori…): spesso i problemi di allattamento sono risolvibili facilmente!
Speriamo che questo riassunto su come e quando smettere di allattare al seno ti sia di aiuto per gestire al meglio questo importante passaggio. Se hai dubbi, chiedi consiglio al pediatra e alle consulenti per l’allattamento, e facci sapere com’è andata!
Vedi anche:
- Massaggio al pancino del neonato contro la stitichezza
- Dopo quanto tempo il neonato può uscire di casa?