Assegno di maternità dei comuni 2019: un importante aiuto alle madri senza occupazione. Vediamo come si ottiene e a quanto ammonta l’importo.
L’assegno di maternità dei comuni 2019 è un importante pilastro di aiuto per le famiglie che vedono arrivare un nuovo figlio. E’ riservato a tutte le mamme prive di impiego o che comunque non possono accedere alla classica maternità Inps e che potranno così usufruire di una sorta di “maternità” alternativa a quella classica. Vediamo i requisti, quando chiederlo e come.
Assegno di maternità dei comuni 2019: quando si richiede
L’assegno va chiesto al comune di residenza all’atto della nascita o dell’avvenuta adozione (o affidamento) di un figlio che abbia meno di 6 anni (18 se si tratta di adottato o in affido).
Chi ne ha diritto
Possono richiedere il trattamento:
- cittadine italiane,
- cittadine della Comunità Europea purché residenti sul suolo italiano,
- cittadine extracomunitarie in possesso di regolare Carta di Soggiorno e di Permesso di soggiorno di lungo periodo, purché residenti sul nostro territorio.
In assenza della madre il sostegno potrà essere richiesto dal padre o dal genitore affidatario.
Requisti, limiti di reddito Isee
Non tutti hanno diritto all’assegno. C’è un limite di reddito della famiglia che richiede il bonus: nel 2018 questo limite era pari a 17.142 Euro. Per quanto riguarda il 2019 ancora non abbiamo il tetto che comparirà in un’apposita nota di aggiornamento (solitamente entro il mese di febbraio) ma probabilmente la cifra resterà la medesima.
Vedi anche: Bonus asili nido 2019.
A quanto ammonta l’assegno di maternità comunale 2019
Ci riferiamo di nuovo a cifre relative, per ora, al 2018, in attesa della comunicazione di quelle del prossimo anno. L’assegno si suddivide in 5 mensilità da 342,6 Euro per mese. L’Inps eroga queste mensilità in un’unica soluzione da 1713 Euro (previo riconoscimento da parte del comune del diritto).
Se si hanno più figli si percepiscono più assegni: quindi l’assegno si moltiplica per il numero dei nati o degli adottati (o affidati).
Assegno maternità dei comuni 2019: come fare domanda?
Entro il primo semestre dalla nascita (o dall’adozione/affidamento) del bambino si deve presentare la richiesta per il bonus al proprio comune di residenza che provvede a consegnare la seguente modulistica da allegare:
- dichiarazione sostitutiva unica che certifichi i redditi dal nucleo familiare nell’anno antecedente quello della domanda,
- autocertificazione che dichiari la cittadinanza e che non si percepisce la maternità Inps,
- carta di soggiorno se cittadine non comunitarie.
Vedi anche: Reddito di cittadinanza 2019. Chi ne ha diritto e come si può spendere.
Elenco degli uffici cui chiedere modulistica per l’assegno maternità comuni
- Il comune di Genova si appoggia ai Caf convenzionati (elenco su sito istituzionale);
- il comune di Milano si appoggia ai Caf convenzionati (elenco su sito istituzionale);
- il comune di Torino riceve la domanda alla Direzione Politiche sociali e Rapporti con le Asl, Ufficio Assegni alle famiglie, Via Bruino, 5 (tel. 800.732040, orari lunedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12) o nelle sedi Caf convenzionate;
- il comune di Roma si appoggia a Caf convenzionati (elenco su sito istituzionale). Per info Ufficio L. 4478/97 ANF-MAT, Viale Manzoni 16, primo piano (tel, 06.67105354), orario di apertura martedì e giovedì 8.30-12.30 e 14.00-17.00;
- per il comune di Napoli ci si deve rivolgere all’Ufficio Assegni Sociali, Via S. Tommasi, 19 (tel. 081 56274027);
- per il comune di Bologna la domanda va inoltrata al Protocollo Generale del Comune di Bologna (Via Ugo Bassi, 2 – orari: da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle 13.00; martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17; sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30; tel 051/2193304 – 2194542 – 2193731 oppure Piazza Liber Paradisus, 6 – piano 6 Torre C – orari: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13; lunedì e mercoledì anche dalle 15 alle 17; tel. 051/2193413 – 2193469).
Nei centri minori ci si può rivolgere direttamente agli uffici anagrafe o Urp.
In caso di valutazione positiva della domanda il comune di residenza darà il via libera all’erogazione dell’importo all’Inps che sarà l’ente che materialmente verserà i soldi sull’Iban indicato al momento della domanda.
Vedi anche: Bonus bebè 2019.
© copyright (11/12/2018)