Margaret Bourke-White è stata una delle più grandi fotografe di sempre, testimone di avvenimenti storici e protagonista di una vita avventurosa. Ma sopratutto autrice di stupende fotografie.
Margaret Bourke-White – Biografia – Ha scattato la foto più famosa di Ghandi, gli ebrei nei campi di concentramento, gli orrori delle guerre, ma anche palazzi, ponti, città e ritratti. Margaret Bourke-White è stata una delle più grandi fotografe della storia.
Nata nel Bronx, iniziò a 20 anni scattando scenari industriali che, per sua stessa ammissione, trovava “bellissimi” (una delle sue foto più famose è una diga nel Montana).
Dal 1929 inizia a occuparsi di fotogiornalismo, in particolare per la rivista Fortune e poi per Life.
Inizia a viaggiare e documentare la povertà negli Usa, il lavoro delle donne nei campi, la Depressione, la prima guerra mondiale, e fu l’unica fotografa (donna e straniera) presente a Mosca nel 1943 durante il più significativo attacco americano contro i nazisti.
Margaret Bourke-White fu anche una donna avventurosa: oltre ad aver seguito in prima persona diverse guerre, sparì nell’Artico per diversi giorni in seguito a un atterraggio di emergenza, e qualche anno dopo la nave dove si trovava venne silurata costringendola a passare la notte in mezzo al mare su una scialuppa di salvataggio. Dopo una vita e una carriera intensa dal 1957, dopo l’ultimo servizio per «Life» a causa del Parkinson, smise di lavorare.
Scrisse la sua autobiografia (che consigliamo di leggere) “Il mio autoritratto” e morì in seguito a una banale caduta in casa, nel 1971. Aveva 67 anni. Di lei vogliamo ricordare, oltre alle bellissime foto, una frase:
“In quanto donna è forse più difficile ottenere la confidenza della gente e forse talvolta gioca un ruolo negativo una certa forma di gelosia; ma quando raggiungi un certo livello di professionalità non è più una questione di essere uomo o donna“.
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