Non in molti la conoscono, ma una volta scoperta, questa pianta ha delle proprietà eccezionale ed è ottima anche in cucina in molte ricette. Ecco i segreti dell’aneto.
L’aneto ha note proprietà curative e benefiche per la salute dell’uomo, ed è anche un’ottima spezia da utilizzare in cucina, grazie al sua sapore particolare. Si possono mangiare ed usare sia le foglie essiccate sia i semi. Vediamo le proprietà della pianta e dei semi, e come si usa.
L’aneto possiede note proprietà depurative, infatti viene usato molto per alleviare i dolori dovuti a gonfiori di stomaco, a coliche od ad altri disturbi dell’apparato digerente, come meteorismo e flatulenza.
Per chi ha il fiato pesante, l’aneto è un ottimo rimedio per rendere il vostro alito più gradevole: masticatene per un po’ una manciata di semi e sentirete subito la differenza.
Questa pianta è inoltre conosciuta per avere delle ottime proprietà rilassanti: se assunta in tisana prima di andare a dormire, concilia il sonno e un riposo tranquillo. Può essere utile anche in caso di funghi virali.
Per quanto riguarda il versante cosmesi, per le signore che desiderano rafforzare le unghie deboli, sono sufficienti alcuni impacchi di questa pianta per migliorare la condizione delle vostre unghie.
Aneto in cucina: le ricette
L’aneto è prevalentemente una spezia propria della cucina indiana, infatti è una pianta tipica del sud-ovest asiatico. Tuttavia, si è ampiamente diffusa anche nel continente europeo, Italia inclusa, e viene molto utilizzata anche in paesi come la Germania o tutti quelli della penisola scandinava. Assomiglia molto a piante come il finocchio e l’anice, ma dal sapore leggermente più forte. Viene soprattutto usata per insaporire il pesce, ma anche per preparare deliziose salse, come quella tzatziki, tipica della penisola greca. Il sapore dell’aneto si sposa perfettamente con quella del salmone, dell’arrosto di carne, del branzino, di tonno. In più, è l’ideale come ingrediente base di liquori e confetture.
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Controindicazioni
A meno che non ci siano allergie specifiche, difficilmente una spezia come l’aneto può comportare qualche seria controindicazione. Tuttavia, si consiglia di evitarne l’uso durante la gravidanza e l’allattamento. Evitatene l’uso anche se vi sottoponete eccessivamente al sole.
Coltivare l’aneto
L’aneto non è una pianta difficile da coltivare. E’ sufficiente mettere a dimora i semi prima dell’inizio dell’estate, scegliendo un posto che sia ben soleggiato. Piantate i semi in file non troppo in profondità ed innaffiate bene, facendo in modo però che non si creino ristagni: l’aneto ama i terreni asciutti e ben drenati. Assicuratevi che il terreno sia ben fertilizzato. Quando vedete crescere le prime piantine, eliminate le più piccole per consentire una crescita robusta e ottimale della pianta e per evitare che si afflosci. Le piante saranno pronte circa due mesi dopo la semina.
Cos’è l’aneto
L’etimologia di aneto è da ricercarsi in “anethon”, una parola greca che a sua volta deriva da un termine dell’Antico Egitto. Considerate le notevoli proprietà benefiche e curative di questa pianta, che appartiene alla famiglia delle Apiaceae, non ci sorprende che il significato di questa antica parola sia “ciò che scaccia i malori”. L’aneto è pianta sorella dell’anice.
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