Ecco l’attuale re dei tagli maschili di tendenza: Pompadour, il taglio per uomo che torna sempre di moda (dopotutto è in voga dal Settecento…). Che cos’è, e perché piace tanto proprio adesso? Tutti i modi per portare i capelli alla pompadour oggi.
L’acconciatura per uomo alla Pompadour altro non è che il “ciuffo” alto, pettinato tendenzialmente all’indietro, che vedete ormai dappertutto sulle riviste, su Instagram e sull’autobus e che nell’immaginario comune si associa a un uomo curato, à la page, con un fascino senza età. Impariamo tutto: da dove arriva, come si porta, come scegliere quello giusto.
Tagli maschili di tendenza: Pompadour che cos’è
Se non avete idea di cosa stiamo dicendo, concentratevi sull’immagine di Elvis. Ma se state leggendo questo articolo, probabilmente sapete già di cosa si tratta e siete in cerca di ispirazione, a caccia dell’idea che fa per voi fra i tagli maschili di tendenza.
Anche perché di pompadour non ce n’è solo uno, ne esistono varie versioni fra cui scegliere e da adattare al proprio stile, alla forma del viso, alla barba…
Per prima cosa scopriremo come si porta oggi, ma se siete curiosi di scoprire da dove viene e conoscerne la storia leggete subito alla fine della pagina!
Tipi di tagli capelli alla pompadour
Fra i tagli maschili di tendenza per il 2018, foto ispirative per i capelli alla pompadour proprio non ne mancano: già Instagram ne è spaventosamente pieno, fra profili di modelli, hair stylist e parrucchieri uomo (in foto, un taglio Jean Louis David)! Proprio per questo non è facile capirci qualcosa e trovare il “proprio” stile. Vediamo qualche idea con un’unica premessa: non importa se lisci o ricci, ma di capelli per questo taglio bisogna averne tanti e essere disposti a spendere del tempo per curarne la salute e l’aspetto. Ma ora esploriamo le possibilità…
Pompadur taglio classico
Più corti (ma non troppo) sui lati, i capelli lasciati più lunghi al centro vengono pettinati verso l’alto e all’indietro col phon e fissati con il gel o la cera per durare impeccabili tutto il giorno. Li potete portare così soprattutto se avete un viso regolare e non troppo tondo.
La lunghezza, altezza e precisione del ciuffo dipendono dal vostro gusto e dalla capacità poi di gestire la situazione senza l’aiuto di un professionista: dalle grandi altezze di Mariano di Vaio al più moderato Beckam (quasi un ambasciatore del taglio): il primo osa una capigliatura “esagerata”, fissando i capelli decisamente verso l’alto con un effetto “cotonatura” che non a tutti donerebbe.
David – che ha sfoggiato nel tempo varie versioni del taglio – sceglie uno styling più morbido, senza eccessi e con tanto stile.
Pompadour moderno: scomposto e spettinato
Un’altra rivisitazione del classico ciuffone è il pompadour textured, ossia un po’ disordinato, ma ad arte: anziché lisciare a pettine si tratta di modellare un po’ le ciocche in modo da ottenere un effetto bed-head/scusa pupa viaggiavo senza casco. Si adatta particolarmente a chi ha i capelli mossi o ricci, o particolarmente grossi e difficili da domare, e a chi vuole un aspetto un po’ più selvaggio e irriverente.
Pompadour con la riga
In questo caso la chioma viene spostata verso un lato (del tutto o solo come idea di direzione) evidenziando la “riga”. Come negli altri casi, la lunghezza dei capelli e l’altezza dello styling sono a discrezione. Si può portarlo in versione ordinatissima tirata al compasso o più disinvolta, magari con un accenno di mosso.
Pompadour rasato ai lati (undercut pompadour)
C’è chi preferisce tenere i capelli molto corti ai lati, creando una differenza marcata rispetto alla lunghezza del ciuffo: è l’undercut pompadour. Se vi piace osare, abbandonate l’atmosfera da bravo ragazzo e chiedete linee ornamentali sulla parte corta o, addirittura, una rasatura quasi a zero per ottenere una mohicana.
Pompadour con la barba
Il dilagare dell’estetica hipster ha portato alle nozze (fortunate) di barba e baffi con il taglio pompadour. Vanno d’accordissimo, a patto di considerare l’equilibrio delle lunghezze, che dovrebbero essere proporzionate fra barba e chioma per dare equilibrio al viso.
Tagli maschili di tendenza over 50
Può sembrare il tipico taglio capelli uomo giovanile, che si vede in testa ai ragazzini in disco o fuori dalle scuole, ma non è solo roba da pivelli modaioli: il fascino di un pompadour vintage portato con stile, senza eccessi, sui capelli grigi è impareggiabile (e gli esempi da seguire oggi non mancano, a partire da Greg Berzinsky).
Cosa serve per un perfetto pompadour style
Portare un taglio pompadour oggi è come preparare una ricetta classica: la puoi fare come nonna, oppure rivisitarla, alleggerirla, fare il figo e sostituire il pepe nero coi semi di chia. Ma ci sono ingredienti che non possono comunque mancare. Per il taglio vero e proprio è indispensabile un barbiere esperto e aggiornato. Per mantenere l’acconciatura occorrono spazzola e phon, per “tirare” il ciuffo, e un kit di qualità per un grooming perfetto: cera o gel, spray per fissare, e non dimenticate di curare la salute del capello trattandolo periodicamente con prodotti per il nutrimento!
La storia del taglio pompadour: da dove viene?
Come abbiamo visto ora furoreggia fra i tagli maschili 2018, ma viene da molto, molto lontano. Madame de Pompadour, favorita di Luigi XV, era nel diciottesimo secolo ciò che oggi definiremmo un’influencer: colta e brillante, influenzò le arti e la moda di allora e ispirò quello stile di acconciarsi i capelli che incredibilmente è sopravvissuto fino a noi, vivendo in questo momento un grandioso ritorno, soprattutto per quanto riguarda, appunto, i tagli di capelli maschili.
Scomparsa a lungo, l’abitudine di lasciar crescere un ciuffo voluminoso cominciò a riaffiorare nel secondo Dopoguerra, in parte come reazione alle necessità drastiche del taglio militare, cui nessuno aveva più voglia di pensare.
Se negli anni ’40 e ’50 l’acconciatura alta al centro della testa restava una questione soprattutto femminile, la moda fu sdoganata in modo esplosivo con l’avvento del rock and roll, del rockabilly in particolare, e di un certo tipo di mitologia musicale e cinematografica: primo fra tutti Elvis (imitato poi dai nostri Little Tony e Bobby Solo, per i quali siamo abituati a parlare scherzosamente della “banana” o della “cofana”), ma anche Johnny Cash e James Dean per citare soltanto le icone note proprio a tutti.
Fra i ’50 e i ’60 il taglio pompadour era anche la cifra della sottocultura greaser (da grease, “brillantina”, non per niente anche titolo del celeberrimo musical con un impomatato John Travolta), dal contenuto in origine sociopolitico poi – come spesso accade – sfociato in moda e rinfrescato anche negli anni ’70: capelli “alti” e pettinatissimi, tatuaggi, coltello a serramanico (!) come ornamento, abiti e scarpe italiani (proprio così: il richiamo a un’origine italiana reale o millantata faceva parte del pacchetto. Se ci pensate, Fonzie sta per Fonzarelli, per chi sa di cosa stiamo parlando).
Negli anni ’80 l’acconciatura si contaminò con le atmosfere punk, con riferimento specifico al movimento musicale psychobilly, per trasformarsi in pratica in una vera e propria cresta.
L’idea fu abbandonata per un po’, ma già 5 o 6 anni fa ha ricominciato a serpeggiare, soprattutto al femminile (Katy Perry, Scarlett Johansson), per poi risorgere e invadere tutti i barber shop.
Ora conosci tutto sui tagli maschili di tendenza per il 2018, e tu quale di questi sceglierai?
Vedi anche: Taglio capelli uomo 100 tagli foto