Fase 2 Covid, ecco in cosa consiste, dagli spostamenti tra regioni, ai viaggi agli studi medici, ai centri commerciali . Date e regole sul ritorno alla quasi normalitĂ .
(Aggiornato al 20 aprile)
Quando inizia la fase 2 in Italia in cosa consite e cosa prevede? E’ la domanda che tormenta tutti noi, visto che siamo chiusi in casa ormai da molto e non vediamo l’ora di tornare, seppur gradualmente, alla normalità .
Non è perĂ² l’unica, per questo abbiamo raccolto qui le principali, provando a dare delle risposte. Si va dalle date del governo per la fase due, passando per quando ci si potrĂ spostare fra regioni e nell’intera Italia, fino ad arrivare alla riapertura degli studi medici.
Governo fase 2 date e cosa riapre
La volontĂ del governo è quella di partire con la fase 2 dal 4 maggio, il giorno dopo la fine delle restrizioni attualmente in vigore. Per farlo sarĂ perĂ² necessario che la curva dei contagi da covid-19 si abbassi e l’R0 sia stabilmente prossimo allo zero, come ricorda il comitato tecnico scientifico.
Se così fosse la data dell’inizio della fase 2 sarebbe il 4 maggio, con gli italiani che tornerebbero ad uscire di casa, non piĂ¹ solo per motivi di necessitĂ . Quindi si potrĂ tornare a fare sport da soli, alcune attivitĂ produttive potranno riprendere, e forse verranno riaperti i parchi per i bambini. Ma tutto questo nel pieno rispetto delle regole fondamentali:
- l’obbligo di indossare le mascherine e i guanti nei luoghi in cui si viene a contatto con altre persone.
- Mantenere sempre la distanza di almeno 1 metro.
- Scaglionare ingressi nei negozi, negli uffici e in altri luoghi.
- Regole per le uscite di chi ha superato i 70 anni.
Oltre a tutte le altre misure specifiche per ogni tipologia di attivitĂ .
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Quando ci si potrĂ spostare tra regioni?
Per quanto riguarda gli spostamenti fra le regioni, non è detto che l’inizio della fase 2 consenta di spostarsi liberamente da una all’altra. Infatti, bisognerà valutare lo sviluppo dell’epidemia nei vari territori.
Ci sono regioni, come ad esempio la Lombardia e il Piemonte, dove i casi di contagio sono ancora molti, altre invece che ne hanno meno. Quindi secondo alcuni non è da escludere un’iniziale riapertura che parta prima dalle regioni meno colpite. In quel caso non ci si potrebbe ancora spostare fra queste e le piĂ¹ a rischio.
Se invece la curva dei contagi dovesse scendere in tutte le regioni, allora la riapertura sarebbe uguale per tutta Italia e ci si potrĂ spostare fra regioni all’inizio della fase 2. Tuttavia ci si puĂ² sempre spostare con autocertificazione per motivi di lavoro o salute. La decisione comunque spetta al governo.
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Fase 2 sport e palestre
Saranno consentito probabilmente solo lo jogging e lo sport all’aria aperta da soli anche lontano da casa, magari non troppo.. Le palestre invere resteranno ancora chiuse. Mentre gli atleti professionisti secondo quanto riportato da Ansa news potrebbero tornare ad allenarsi. Prevista, ma non certa la riapertura dei parchi per far giocare i bambini sempre secondo le regole del distanziamento sociale.
Quando riaprono gli studi medici?
Gli studi medici, come ad esempio quelli dei dentisti, possiedono un rischio elevato di contagio e difficilmente riapriranno all’inizio della fase due. Quindi il 4 maggio è improbabile come data.
Tuttavia non si puĂ² escludere che a determinate condizioni alcuni possano riaprire durante il mese di maggio. PerchĂ© questo possa avvenire sarĂ perĂ² necessaria una specifica autorizzazione, che testimoni il rispetto delle norme di sicurezza. E’ dunque possibile che le riaperture per i medici siano scaglionate.
Fase due si potrĂ viaggiare in Italia?
Non è detto che si potrà viaggiare in Italia a partire dall’inizio della fase 2 o dal 4 maggio. Questo perché i rischi di contrarre il virus ci saranno ancora a lungo.
Secondo l’infettivologo del Policlino Gemelli, Professor Roberto Cauda, intervistato da ilmessaggero.it, non raggiungeremo immediatamente la normalità nei viaggi. Questo perché il virus si trasmette per via aerea e rende il controllo molto difficile, ma i giusti comportamenti aiuteranno a velocizzare i processi.
Il governo ha mostrato la volontĂ di adottare provvedimenti, insieme ai gestori delle attivitĂ turistiche, per consentire i viaggi, appena possibile. Ad esempio si pensa a misure di sicurezza per rendere fruibili e sicure le spiagge, a conferma che nei prossimi mesi si potrĂ viaggiare in Italia, utilizzando sempre le precauzioni del caso.
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Fase 2, quando riaprono bar, negozi e centri commerciali
Abbiamo detto che la data probabile per l’inizio della fase 2 è quella del 4 maggio. Se così fosse verrebbero allentate le misure restrittive che ci costringono a restare a casa e dunque terminerebbe la quarantena degli italiani.
In questa fase riapriranno molte aziende ma non è c’è ancora chiarezza sull’apertura dei negozi, mentre è quasi certo che resteranno chiusi ancora i centri commerciali. Chiusi anche i luoghi a rischio affollamento come bar, ristoranti, discoteche, stadi, cinema e teatri, non saranno subito accessibili. Si dovrĂ inizialmente rinunciare anche all’attivitĂ sportiva di gruppo e alla movida tipica delle serate estive, come ad esempio la musica nei lidi.
Riapertura scuole materne e scuola
Per le scuole il governo ha previsto una fase due con la didattica a distanza, in grado di permettere di completare l’anno in corso. Il ritorno nelle scuole è previsto per settembre, come consigliato dagli esperti e lasciato intendere dal ministro dell’istruzione Azzolina. In questa fase, con la pandemia ancora in corso, non si vogliono correre rischi. Non è escluso che la didattica a distanza prosegua parzialmente anche in futuro.
Pure per le scuole materne si dovrebbe ripartire a settembre, anche se il mantenimento delle distanze e delle altre regole qui appare piĂ¹ difficile. Per farlo potrebbero tornare a scuola inizialmente solo quei bambini che hanno entrambi i genitori al lavoro o ci potrebbe essere un’implementazione di strumenti come i congedi parentali straordinari o i voucher baby sitter.
Una proposta del Comitato Nazionale EduChiAmo, è quella della didattica all’aperto, visto che per i piĂ¹ piccoli è impossibile pensare al distanziamento sociale. Così facendo si autorizzerebbero gli asili a portare i bambini in parchi o giardini pubblici, come avviene giĂ in alcuni paesi esteri. Al momento comunque si tratta solo di ipotesi, che dovranno essere vagliate dagli esperti, per ora il ritorno a scuola resta lontano.
Insomma, la fase 2 non garantirĂ un ritorno totale alla normalitĂ , ma perlomeno ci farĂ riassaporare un minimo di libertĂ , perduta durante questo periodo di quarantena dovuta al covid – 19
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’UniversitĂ G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualitĂ per Donne Sul Web